La serie: Sex Education 4, 2023. Creata da: Laurie Nunn. Cast: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Alistair Petrie, Mimi Keene, Aimee Lou Wood. Genere: Dramma adolescenziale. Durata: 60 minuti circa/8 episodi. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix
Trama: Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis, Eric e i loro amici devono abituarsi alla nuova vita al Cavendish Sixth Form College. Nel frattempo, Maeve frequenta un programma per alunni plusdotati negli Stati Uniti.
Fin dalla sua prima stagione, Sex Education è stata una delle serie Netflix più popolari e apprezzate, riscuotendo successo a livello mondiale ed entrando a tutti gli effetti nell’immaginario culturale della generazione Z. Creata da Laurie Nunn, la serie si concentra su un gruppo di liceali alla scoperta di se stessi e della sessualità, affrontando temi importanti come l’amor proprio, le relazioni LGBTQIA+, la disabilità, la guarigione dal trauma e la genitorialità, sempre con un approccio schietto e privo di qualsiasi forma di retorica.
Fin qui, è stato un viaggio emozionante, capace di sorprenderci, divertirci e farci commuovere, ma che, soprattutto, ci ha tenuti col fiato sospeso mentre seguivamo impazienti tutte le relazioni nate e poi finite nel corso di questi quattro anni e mezzo di show. Ora, con l’arrivo della quarta nonché ultima stagione – disponibile su Netflix dal 21 settembre – sono tante le domande alle quali desideriamo trovare risposta: come sarà la vita nel nuovo liceo dopo la chiusura della Moordale? Quali strade intraprenderanno i singoli personaggi? E, soprattutto, come andrà a finire la storia d’amore tra Otis e Maeve ora che sono vicini più che mai ma lontani fisicamente?
Come vedremo nella nostra recensione di Sex Education 4, l’ultimo capitolo della serie risponderà a tutti questi interrogativi (ma noi non vi faremo spoiler!), mantenendo intatti il suo inconfondibile umorismo nel raccontare il mondo estremamente sfaccettato degli adolescenti e la sua estetica vintage così accattivante. Tutti gli archi narrativi dei personaggi principali sono ben sviluppati e lo spettatore potrà osservare i suoi beniamini crescere e trovare se stessi, mentre affrontano gli ultimi momenti della loro vita da adolescenti.
La trama: nuova scuola, nuova vita
Dopo la chiusura della Moordale High, Otis (Asa Butterfield), Eric (Ncuti Gatwa) e i loro amici Aimee (Aimee Lou Wood), Ruby (Mimi Keene), Jackson (Kedar Williams-Stirling), Viv (Chinenye Ezeudu), Cal (Dua Saleh) e Isaac (George Robinson) devono affrontare il primo giorno di scuola al Cavendish Sixth Form College. Questo nuovo liceo, però, è molto più progressista del precedente: gli studenti si autogestiscono nelle attività extracurriculari, praticano yoga nel giardino comune, non promuovono la competizione scolastica e sembrano essere tutti incredibilmente gentili. Quale posto migliore per aprire una nuova clinica di terapia sessuale? Peccato che il Cavendish abbia già la sua terapeuta e Otis dovrà farsi in quattro per far emergere quelle che sono le sue doti innate. Non solo: dovrà anche imparare a gestire la relazione a distanza con Maeve (Emma Mackey), che si trova negli Stati Uniti per frequentare un corso per allievi plusdotati. Nel frattempo, gli altri reduci della Moordale dovranno imparare a trovare la propria strada, cercando di affrancarsi dai tentativi di omologazione degli anni precedenti e perseguendo le proprie reali inclinazioni.
Otis e Maeve: un amore non allineato
Nel corso delle precedenti stagioni di Sex Education, Otis e Maeve non hanno fatto altro che rincorrersi senza riuscire mai a raggiungersi: nonostante i chiari (ma forse non per loro) sentimenti che provavano l’uno per l’altra, numerosi ostacoli si sono frapposti sul loro cammino, tra imbarazzi sessuali, incomprensioni e relazioni con altre persone. La storia tra i due è stata caratterizzata da un pessimo tempismo e continui fallimenti fino alla fine della terza stagione quando, complice un imprevisto durante l’ultima gita scolastica dell’anno, è finalmente scoccato quel bacio tanto atteso, anche dagli spettatori dello show. Ma ovviamente le cose non potevano essere così semplici: Maeve è stata infatti accettata in un programma per studenti plusdotati negli Stati Uniti.
Un’occasione imperdibile per la ragazza che, dopo un iniziale tentennamento, ha deciso di partire, mantenendo con Otis una sorta di relazione a distanza. Nella quarta stagione vediamo, quindi, i due adolescenti cercare di far funzionare un amore che, però, sembra non essere allineato con le loro vite: Maeve, da sola in un nuovo paese, cerca di mettersi alla prova e di perseguire i propri sogni consapevole di poter contare solo sulle proprie forze, mentre Otis si sente vulnerabile a causa della lontananza e sembra avere qualche difficoltà nel gestire il sesso via telefono. Con così tanti cambiamenti, il destino della coppia sembra ora più incerto che mai ed è naturale chiedersi se, una relazione che non ha funzionato quando i due si trovavano nella stessa scuola, possa avere anche solo una possibilità con un oceano che gli divide.
Perdersi per trovare se stessi
In questa ultima stagione di Sex Education, osserviamo i singoli personaggi intraprendere la strada che finalmente potrà condurli alla scoperta di se stessi; Otis e i suoi amici smettono di aspirare all’omologazione, cercando a tutti i costi l’approvazione altrui, e iniziano a perseguire quelle che sono le proprie reali inclinazioni. Questo fa anche sì che, soprattutto nei primi episodi, vada un po’ a perdersi il concetto di gruppo al quale eravamo stati abituati: l’arrivo in una scuola così queer e progressista spinge gli ex studenti della Moordale ad aprirsi a nuove prospettive e a intraprendere un processo di ricerca persole. Eric sembra finalmente aver trovato un luogo accogliente nel quale potersi esprimere senza timore, al fianco di persone che condividono i suoi stessi interessi e il medesimo approccio alla vita. Aimee, ancora impegnata nel proprio percorso verso la guarigione dal trauma dell’abuso sessuale, si avvicina alla pittura per dar forma alle proprie emozioni, aiutata da Isaac con il quale inizia a sviluppare un’inaspettata intesa.
Adam ha invece deciso di non tornare a scuola, una decisione coraggiosa che lo condurrà a scoprire la sua vera aspirazione, la cura dei cavalli. Cal è alle prese con i cambiamenti provocati dal suo percorso di transizione, Viv scopre che un liceo senza competizione può tradursi in una vita scolastica finalmente felice e Jackson prova a dimenticare Cal esplorando la propria sessualità. E Otis? Oltre a quello che abbiamo già detto in relazione al suo rapporto con Maeve, il ragazzo è impegnato a conciliare la sua clinica di terapia sessuale, espressione del suo vero io, e il nuovo ruolo di fratello maggiore, una mansione di grande responsabilità vista la condizione della madre Jean (Gillian Anderson), single ma determinata più che mai a ricominciare subito a lavorare.
Vogliamo però tranquillizzarvi: i ragazzi, dopo essersi allontanati per trovare se stessi, avranno modo di riavvicinarsi tra loro in modo ancora più sincero e consapevole, andando a ricostituire quel gruppo al quale tanto ci siamo affezionati negli ultimi anni.
Un saggio uso dell’ironia
La quarta stagione dello show mantiene intatta quella caratteristica che aveva contribuito in gran parte al successo delle precedenti: un saggio uso dell’ironia – mai canzonatoria – nel cogliere le mille sfaccettature del mondo adolescente, senza scadere nella retorica o nelle generalizzazioni. Il modo in cui Sex Education ha dimostrato di sapere dosare l’umorismo per raccontare con una certa leggerezza (che non è superficialità) anche le situazioni più complesse – come l’abuso, il bullismo, la malattia – è ciò che, da sempre, ci ha fatto innamorare di questo show. E adesso che i nostri protagonisti si ritroveranno ad affrontare sfide sempre più difficili (ovviamente non vi sveliamo quali), questo approccio risulta ancora più efficace. Sì, la quarta stagione rappresenta il capitolo della maturità, l’ingresso per i ragazzi nell’età adulta con tutte le responsabilità e le incertezze che essa comporta; ma ci insegna anche che è sempre possibile scegliere da quale prospettiva guardare alla vita, anche nei suoi momenti più duri.
La forza dell’estetica
Un altro punto di forza delle show rimane sicuramente la sua estetica vintage così accattivante. Pur essendo ambientato ai giorni nostri (anche se manca un preciso riferimento temporale), l’abbigliamento dei protagonisti di Sex Education va a pescare a piene mani dagli anni Settanta, Ottanta e Novanta, inserendosi in quel filone della nostalgia iniziato nel 2016 con Stranger Things. Questa scelta, oltra ad essere visivamente appagante grazie a una palette super colorata e a un mix di stili differenti, rende la serie totalmente universale, non classificabile con precisione nello spazio e nel tempo. Una libertà che si traduce nell’occasione, per Otis e i suoi amici, di sperimentare e creare il proprio personalissimo look: in questo senso, è soprattutto Eric ad essere protagonista, libero – più di quanto non fosse prima – di esprimersi attraverso i vestiti, ora che si trova finalmente in un contesto stimolante dal quale poter recepire sempre nuove influenze.
Insomma, anche nella sua (purtroppo) ultima stagione, Sex Education si conferma un balsamo per gli occhi e per il cuore che, siamo sicuri, non deluderà il suo affezionato pubblico.
La recensione in breve
Sex Education 4 mantiene intatti il suo inconfondibile umorismo nel raccontare il mondo estremamente sfaccettato degli adolescenti e la sua estetica vintage così accattivante. Tutti gli archi narrativi dei personaggi principali sono ben sviluppati e lo spettatore potrà osservare i suoi beniamini crescere e trovare se stessi, mentre affrontano gli ultimi momenti della loro vita da adolescenti.
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Voto CinemaSerieTV