La serie: Sunny, 2024. Creata da: Katie Robbins. Cast: Rashida Jones, Hidetoshi Nishijima, judy Ongg, Jun Kunimura. Genere: Commedia, umorismo nero. Durata: 35 minuti circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Apple Tv+.
Trama: La vita di una donna americana che vive a Kyoto, in Giappone, viene sconvolta quando il marito e il figlio scompaiono in un misterioso incidente aereo.
A chi è consigliato? A chi vuole lasciarsi cullare dall’estetica A24, senza rinunciare a una narrazione di qualità.
Da qualche tempo la casa di produzione A24 si occupa anche di serie televisive: Bronca, Irma Vep, Ramy ed Euphoria sono solo alcuni dei titoli a cui ha lavorato. Il suo ultimo progetto serialeè approdato da qualche giorno su Apple TV+, che ha una certa predilezione per i titoli che non hanno paura di andare oltre i confini. Dopo il sorprendente mix di generi di Sugar, la piattaforma propone un’altra serie con episodi da mezz’ora che alterna commedia nera, mistero, dramma sulla perdita di una persona cara e persino alcuni tratti del thriller mafioso. La serie con questa improbabile ricetta corrisponde al titolo di Sunny.
Con Rashida Jones protagonista, esplora elementi di commedia dark, fantascienza e thriller, creando una narrazione stratificata sui temi del dolore, della solitudine e della sfiducia nell’intelligenza artificiale. Come vedremo nella nostra recensione di Sunny, la showrunner Robbins ha costruito un mondo che, pur essendo ambientato nel futuro, non è troppo lontano dalla nostra realtà attuale. Robot domestici, dispositivi di traduzione istantanea e altre innovazioni tecnologiche sono presentati, infatti, in modo assolutamente credibile.
It’s (not) always sunny in… Kyoto
Suzie è un’americana che vive in Giappone, a Kyoto, e riceve la notizia che l’aereo su cui viaggiavano il marito e il figlio è precipitato. L’azienda tecnologica del marito le invia un robot domestico per aiutarla a superare il lutto, ma Suzie non ama queste macchine e non capisce perché le dicano che il marito ha progettato il robot quando era un produttore di frigoriferi. Da lì, la donna entra in un mondo che le era totalmente estraneo e cerca disperatamente delle risposte; se capisce chi era veramente suo marito, forse può anche prepararsi ad affrontare tutte le persone che improvvisamente si interessano a lei. Questo significa andare più d’accordo con la suocera ossessionata dalle tradizioni, che potrebbe sapere più di quanto non lasci intendere. Questo androide, progettato dall’azienda tecnologica per cui lavorava Masa, diventa il catalizzatore di una serie di rivelazioni che mettono in discussione tutto ciò che Suzie pensava di sapere sulla sua vita in Giappone.
Efficace equilibrio tra intrattenimento e riflessione
L’interpretazione di Rashida Jones nel ruolo di Suzie è uno dei punti di forza della serie: il suo ritratto di una donna che affronta il dolore e la confusione mentre cerca di scoprire la verità sul marito è convincente e ricco di sfumature. Riesce a trasmettere la complessità emotiva di Suzie, dall’iniziale antipatia che prova verso il robot a una graduale accettazione e una sorta di dipendenza. Il rapporto tra Suzie e Sunny è il fulcro della serie, che esplora il modo in cui la tecnologia può sia allontanare che unire le persone: quando inizia a fidarsi del robot, vengono prese in esame anche le complessità dell’interazione uomo-macchina e il modo in cui la tecnologia può aiutare a elaborare il lutto e la perdita.
Sunny, pur giocando talvolta con l’autocoscienza e strizzando l’occhio al pubblico, affronta con molta serietà tematiche quanto mai attuali. Innanzitutto, ancora la componente fantascientifica in un Giappone che appare a Suzie sia mondano che esotico, una terra di modernità e tradizione, ma anche con aspetti meno piacevoli radicati nelle tradizioni secolare. Di estrema rilevanza è poi il rapporto di Suzie con il suo robot, specialmente nella difficoltà di affrontare la perdita del marito e del figlio. Sunny offre a Suzie un legame con Masa, personaggio che ci appare misterioso e, in qualche misura, sconosciuto anche alla moglie, ma che sviluppa una propria personalità grazie alle espressioni facciali e alla performance vocale di Joanna Sotomura. Insieme, creano un mix di commedia nera, dramma, storia di mafia e mistero che funziona molto meglio di quanto possa sembrare inizialmente, sostenuto dalla dualità nella vita di Suzie, legata non solo alla sua condizione di occidentale in Giappone, ma anche alla discrepanza tra i suoi ricordi e la realtà della sua famiglia.
Sunny emerge per la sua sperimentazione creativa
Sunny va oltre il semplice giallo, esplorando temi come l’etica dell’intelligenza artificiale, l’alienazione culturale e la natura dell’identità nel corso dei suoi dieci episodi. La trama è costruita per mantenere alta la curiosità dello spettatore, rivelando gradualmente i segreti che circondano Masa e il suo lavoro, sospesi in un futuro che appare sia familiare sia alieno, con una tavolozza di colori e un’estetica sposano perfettamente il tono della narrazione. Allo stesso tempo, la colonna sonora, composta da musiche degli anni ’60 e ’70, contribuisce all’atmosfera retro-futuristica della serie, sottolineando il divario culturale e temporale che Suzie cerca di colmare.
Sunny non ha paura di sperimentare anche dal punto di vista formale: alcuni episodi rompono con la struttura narrativa tradizionale, offrendo prospettive uniche che approfondiscono la psicologia dei personaggi o esplorano aspetti specifici dell’universo creato, distinguendosi per la loro creatività e per l’arricchimento che apportano alla narrazione complessiva. Al di là di alcuni piccoli difetti, come un ritmo a tratti irregolare e alcune storyline che avrebbero potuto essere sviluppate meglio, Sunny riesce a mantenere vivo l’interesse dello spettatore fino alla fine, sollevando domande intriganti sulla natura della coscienza, dell’identità e della connessione umana in un’epoca di rapido progresso tecnologico.
La recensione in breve
Sunny è un'interessante aggiunta al catalogo di Apple TV+. La serie combina elementi di fantascienza, dramma e mistero in modo fresco e coinvolgente. Grazie all'esplorazione di temi complessi, all'estetica unica e alle ottime interpretazioni, offre un'esperienza di visione che fa riflettere.
Pro
- Riesce a mantenere un equilibrio tra intrattenimento e profondità tematica
- Combina elementi di fantascienza, dramma e mistero in modo fresco e coinvolgente
Contro
- Un ritmo a tratti irregolare
- Alcune storyline dei personaggi secondari potevano essere sviluppate meglio
- Voto CinemaSerieTv