La serie: The 8 show, 2024. Regia: Han Jae-rim. Cast: Ryu Jun-yeol, Chun Woo-hee, Park Jeong-min, Lee Yul-eum, Park Hae-joon, Lee Zoo-young, Moon Jeong-hee, Bae Seong-woo . Genere: drammatico. Durata: 40-50 minuti ad episodio. Dove l’abbiamo visto: Netflix.
Trama: 8 giovani coreani sommersi dai debiti si ritrovano in un reality show che potrebbe risolvere tutti i loro problemi.
A chi è consigliato? Agli amanti dei k-drama e a chi ha amato Squid Game.
Scritto e diretto da Han Jae-rim, il 17 maggio è arrivato su Netflix un nuovo k-drama che, come vedremo nella nostra recensione di The 8 show sembra essere il fratello minore di Squid Game. Il prodotto streaming in questione, infatti, vede per protagonisti 8 giovani sfortunati coreani, tutti intenzionati a vincere questo misterioso gioco che potrebbe salvarli da una vita in miseria. Tutti i concorrenti hanno una cosa in comune: debiti da capogiro, tanto che alcuni di loro avrebbero addirittura tentato il suicidio. Chi vincerà? Ma soprattutto, quale sarà il prezzo?
Con il continuo scorrere del tempo, i concorrenti iniziano presto a capire che il gioco che li vede protagonisti non è tanto semplice quanto poteva sembrare all’inizio. Ad ogni minuto essi guadagnano migliaia di won utili a saldare i propri debiti, ma non è tutto oro quello che luccica: successivamente, infatti, capiscono che all’interno dell’edificio-parco giochi in cui sono rinchiusi tutto è finto: la piscina, il cibo e addirittura il bagno. Ogni cosa necessaria alla loro sopravvivenza va comprata con i soldi aggiunti nel conto durante la giornata, con il piccolo dettaglio che gli oggetti richiesti vengono fatti pagare circa cento volte il loro valore sul mercato. Ecco che un semplice pacchetto di Marlboro da 5 mila won arriva a costarne 500. La questione morale è dietro l’angolo e ben presto si ritrovano davanti a scelte difficili, che riguarderanno non solo le cifre da spendere ma anche altre vite da salvare.
Una serie per riflettere
The 8 show non mira ad essere migliore di Squid Game, ne prende evidentemente spunto ma cerca anche di distanziarsene immediatamente. In questo senso, si noterà come ogni puntata si divida tra momenti comici e drammatici, ma senza entrare davvero in riflessioni profonde o situazioni strappalacrime. Il tutto si mantiene sulla superficie, insinuando nello spettatore alcune riflessioni sulla contemporaneità che in diversi casi risultano scontate, ma che è sempre bene mettere in luce. Concetto chiave all’interno della serie è quello di tempo, del suo scorrere e del suo valore. Quanto vale un minuto, un’ora o un giorno della vostra vita? La cifra è uguale per tutti?
The 8 show, come ci dice il titolo ma gli stessi concorrenti tendono a dimenticare, è pur sempre uno reality. Come ogni reality che si rispetti, infatti, il divertimento primario degli spettatori non sta nel vedere i concorrenti superare le sfide assegnate dagli sceneggiatori, ma in tutto ciò che “il bello della diretta” comporta: liti, escamotage, alleanze, incidenti di percorso. Con il passare degli anni, lo spettatore è diventato esigente, desideroso di vedere sullo schermo sempre di più. Il risultato? Molto spesso a rimetterci sono proprio i concorrenti e la loro dignità. Quante volte ci siamo trovati di fronte a un numero indefinibile di famosi per caso o ex personaggi costretti a mettersi davanti alle telecamere, in situazioni ridicole, per recuperare la popolarità perduta?
The 8 show è meglio di Squid Game?
Ogni episodio si aggira intorno ai 40 minuti effettivi e tolto qualche tempo morto o inutile divagazione, la serie sembra scorrere più spedita di tutte quelle uscite nell’ultimo periodo sulla piattaforma. Ciò che aiuta in maniera particolare la narrazione è la decisione del regista di inserire ad ogni puntata un nuovo elemento sorpresa. Non vediamo solamente i personaggi evolvere in una nuova versione di loro stessi, ma subentra sempre qualche nuovo dettaglio utile a farci capire quale sia il fine ultimo dell’architetto di questo gioco perverso.
A The 8 show mancano sicuramente due elementi importanti: l’introspezione dei personaggi (che qui risultano comunque un po’ troppo macchiettistici) e momenti di drammaticità vera. The 8 show è un ottimo k-drama ma, a causa di qualche piccolo limite, non riesce ad uscire dagli stereotipi del suo genere e trasformarsi in un vero dramma rivoluzionario. Un giusto finale (scontato, ma non per questo meno intelligente) per un un esperimento sociale con un’incontestabile morale alla Cuore di tenebra.
La recensione in breve
Una buona serie che, nonostante qualche tempo morto ormai distintivo dei k-drama degli ultimi anni, è comunque capace di coinvolgere lo spettatore e stupirlo continuamente con colpi di scena interessanti. Un finale forse un po' troppo semplice ma comunque necessario per una conclusione coerente con il racconto.
Pro
- Il modo in cui viene sviscerato il concetto del tempo
- Il finale intelligente
Contro
- Scarsa introspezione dei personaggi
- Voto CinemaSerieTv.it