Titolo episodio: Capitolo 23: Le spie. La serie: The Mandalorian 3, del 2023. Regia di: Rick Famuyiwa Cast: Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Emily Swallow, Giancarlo Esposito.
Genere: fantasy, avventura, azione Durata 50 minuti. Dove lo abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: I Mandaloriani si uniscono per riprendersi il proprio pianeta natale, ma ad aspettarli ci sarà una sorpresa…
“È il momento di riprenderci Mandalore“. Chissà se questa frase l’hanno pensata anche Jon Favreau e Dave Filoni, mentre scrivevano il settimo episodio della terza stagione di The Mandalorian, forse la serie per eccellenza targata Star Wars, che in questo nuovo ciclo di episodi sembra non aver fatto breccia come un tempo. La storia di Din Djarin (Pedro Pascal) e del piccolo Grogu, così emotivamente potente nel finale della seconda stagione, non è riuscita a replicare quel successo che aveva reso il Mando uno dei personaggi più affascinanti della recente serialità. Finito l’effetto novità o la conseguenza di una direzione imprecisa in sede di scrittura?
In realtà, come vedremo nella nostra recensione di The Mandalorian 3×07, questo penultimo episodio dell’anno rende il piano di Favreau e Filoni chiaro e limpido, studiato e organizzato. Le varie sottotrame raggiungo un primo punto d’incontro, regalando 50 minuti molto densi, in cui avventura, epica, divertimento e tragedia danzano insieme in perfetto equilibrio. Eppure non manca quel sentore di qualcosa di mancante, di un vero e sincero trasporto emotivo (che probabilmente arriverà con l’ultimo episodio), di un’urgenza creativa che pare adagiarsi su tutto ciò che è consolidato e a cui ormai siamo abituati.
La trama che non ti aspetti?
Questo settimo episodio, intitolato Le spie, fa di tutto per sorprendere lo spettatore e preparare il terreno per il finale che si preannuncia parecchio esplosivo. Moff Gideon (Giancarlo Esposito) è vivo e, insieme a un gruppo di nostalgici dell’Impero (tra cui una vecchia nostra conoscenza comparsa nella trilogia sequel), sta preparando un definitivo attacco ai danni della Nuova Repubblica. Rimane un problema da risolvere: l’esercito di Mandaloriani che sembra deciso più che mai a riprendersi il loro pianeta natale.
Infatti, diversi clan di Mandaloriani, sotto la guida di Bo-Katan, riescono a mettere da parte i loro attriti e le loro differenze per viaggiare verso Mandalore, un pianeta che sembrava maledetto, le cui distese nascondono rimpianti e sensi di colpa, e riconquistarlo.
Con l’aiuto di Greef Karga (che regalerà un interessante strumento al piccolo Grogu), i Mandaloriani giungono sul pianeta d’origine, ma troveranno una sorpresa inaspettata: una base imperiale pronta a tendere loro un’imboscata tragica.
Favreau e Filoni, che co-sceneggiano l’episodio, vogliono far felici i fan della serie. Tra rimandi alla saga cinematografica e alle serie animate, Le Spie si carica di un peso inedito per questa stagione: quello di tenersi sulle spalle la mitologia di Star Wars, di riunire i fili di una macrotrama sempre più estesa e, allo stesso tempo, premere sull’acceleratore in vista della prossima settimana. Paradossalmente, le sorprese si possono chiamare tali fino a un certo punto, perché tutto procede come vuole la tradizione, con gli eroi che devono affrontare il momento più difficile della loro quest e un nemico che appare davvero pericoloso.
Piccoli sacrifici
La terza stagione di The Mandalorian è stata, sino a questo momento, parecchio particolare. Si è discostata dalle precedenti due, si è inserita in maniera più esplicita nella mitologia di Star Wars e, per raccontare una storia di scala più epica e possente, è stata costretta a rinunciare a quello che forse davvero funzionava di più nei precedenti 16 capitoli: il rapporto tra Din e Grogu, che trovava un suo apice in quel commovente saluto nel finale della seconda stagione.
Poi qualcosa è cambiato, con l’evento della reunion raccontato in un’altra serie (ben più dimenticabile e peggio riuscita come The Book of Boba Fett e incredibilmente mai citato nei riassunti di inizio episodio) e il corso della storia che si è concentrato sulla riconquista di Mandalore. Bo-Katan ha preso il posto di Grogu che, anche in questi 50 minuti, appare – ahinoi – superfluo. Certo, in questo preciso episodio il piccolo Baby Yoda è protagonista di due momenti tra i migliori della stagione (uno divertentissimo, l’altro potentissimo), ma la sua presenza in questa storia sembra più un obbligo verso lo spettatore, nella maggior parte dei casi nascosto sullo sfondo o perfetto per le transizioni.
È un sacrificio nei confronti della natura stessa della serie, che ha perso il suo mood western e crepuscolare per infrangersi contro la pura epopea fantasy delle serie animate (Star Wars: Rebels in primis), puntando di più sull’azione e sulle ambientazioni. Ma rinunciando, infine, a ciò che rendeva The Mandalorian qualcosa di veramente particolare. Non inficia il piacere della visione, ma raffredda facilmente gli entusiasmi.
Il piacere della visione
Ciò che rimane e, anzi, migliora sempre di più, è l’aspetto visivo. Mai come in questo episodio, già a partire dalla visione dei primi droidi che si interfacciano con le persone, il mondo di Star Wars è apparso imponente. Tra navi gigantesche che oscurano il sole, creature dal sapore mitologico, echi di storie d’avventura di pirati e una cura nella costruzione dei set, The Mandalorian è una vera e propria gioia per gli occhi. Un risultato tutt’altro che scontato e che sicuramente rispetta l’eredità di George Lucas, più attento alle immagini che alla pura e semplice narrazione.
The Mandalorian 3 è bello da vedere. E per ora, al netto di un affetto sincero che sembra continuare a mancare, tanto basta per proiettarci verso il finale di una stagione incerta, che deve riscaldare al meglio i nostri cuori e, soprattutto, la nostra passione. Non è per questo che alziamo lo sguardo per vedere le stelle?
La recensione in breve
Il settimo episodio della terza stagione di The Mandalorian accelera e unisce la trama generale con un paio di colpi di scena ben assestati e un finale che eleva l'episodio. Sempre perfetto dal punto di vista visivo, Le spie conferma però un cambiamento di identità della serie, più legata alla mitologia di Star Wars e al tono fantasy action delle serie animate, perdendo a volte di vista la sua natura più sincera e irresistibile.
- Voto CinemaSerieTv