La serie: The Night Agent, del 2023. Creata da: Shawn Ryan Cast: Gabriel Basso, Luciane Buchanan, Hong Chau.
Genere: thiller, azione, spionaggio Durata 55 minuti/10 episodi. Dove lo abbiamo visto: su Netflix, in lingua originale.
Trama: Un agente dell’FBI deve aiutare una giovane ragazza di nome Rose, ritrovandosi invischiato in una cospirazione spionistica che sembra arrivare fino alla Casa Bianca.
Cospirazioni, colpi di scena, intrighi e azione. Ci sono veramente tutti gli ingredienti per catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico in The Night Agent, nuova serie disponibile su Netflix in dieci episodi, creata da Shawn Ryan. Una serie, tratto dal romanzo omonimo di Matthew Quirk, che un po’ a sorpresa regala una delle visioni più divertenti e appassionanti di queste settimane, almeno a giudicare dai primi episodi che abbiamo visto. Perché sì, la serie di stampo thriller action non inventa nulla di nuovo, ma funziona a dovere regalando una storia che più procede e meno si ha voglia di fermare. Un vero e proprio inno al bingewatching, complice un ritmo alto, ma bilanciato tra le scene action e i momenti in cui serve riprendere le fila del discorso.
Come racconteremo in questa nostra recensione di The Night Agent, la serie ha tutte le carte in regola per diventare perfetta visione del weekend, a patto di lasciarsi trascinare – senza farsi troppe domande – in una narrazione di doppiogiochisti, talpe nell’FBI e imprevedibilità.
La trama si svela
Rose Larkin (Luciane Buchanan) ha perso tutto: lavoro, soldi e amicizie. Quello che credeva un amico l’ha tradita rovinandole irrimediabilmente la vita e lasciandola sul lastrico. Tornata dagli zii, Rose non farà in tempo ad ambientarsi che la sua vita verrà ancora una volta cambiata. Senza possibilità di spiegazione, una notte vedrà i suoi parenti venire uccisi da alcuni sicari. Rose riuscirà a fuggire e a chiedere aiuto a un Night Agent, Peter Sutherland (Gabriel Basso), un agente dell’FBI costretto a rispondere alle telefonate notturne di altri agenti che agiscono nell’ombra del controspionaggio. Il motivo del suo ruolo dimesso è presto detto: un anno fa Peter fu testimone di un attentato nella metropolitana. Nonostante fece di tutto per salvare la vita delle persone innocenti ed evitare una strage, gruppi di cospirazionisti continuano a credere che sia stato proprio lui a lasciare l’ordigno esplosivo nel vagone. Proprio come fece suo padre, agente dell’FBI che risultò un traditore.
Rose e Peter dovranno fare squadra non solo per salvarsi la vita, ma anche – con l’aiuto del capo di gabinetto del Presidente Diane (Hong Chau), protettiva nei confronti di Peter – per portare alla luce un grande intrigo che sembra provenire direttamente dall’FBI e dalla Casa Bianca. Raccogliendo indizi, fuggendo dai sicari che vogliono eliminare qualsiasi tipo di prove e testimonianza e costretti a vivere in costante pericolo, Peter e Rose scopriranno che non potranno fidarsi di nessuno mentre cercheranno di smascherare il vero colpevole.
Un cast dall’ottima alchimia
The Night Agent non vuole rivoluzionare il mondo delle spy stories, né ergersi a qualcosa di più di un ottimo prodotto seriale di grande intrattenimento. Con un ritmo che non annoia mai, gli episodi non lesinano in sequenze d’azione adrenaliniche (in questo senso il primo episodio è un ottimo biglietto da visita), in colpi di scena che giocano con lo spettatore, mettendolo alla prova sullo scoprire l’identità del traditore, e in un piacevole divertimento della visione che fa sentire subito “a casa”.
Perché attraverso la coppia di attori protagonisti (a cui si aggiunge una perfetta Hong Chau, che abbiamo visto recentemente in The Whale), capaci di creare un’alchimia immediata, The Night Agent rassicura subito lo spettatore nei suoi elementi basilari, dando vita a due personaggi che, per quanto rispettosi dei ruoli che la storia necessita, sanno come entrare nel cuore del pubblico. Complici alcune sequenze ambientate nel passato, il carattere e la personalità dei protagonisti si andrà a scoprire a poco a poco, legando ancora di più gli spettatori ai protagonisti in maniera quasi magnetica.
Tematiche oltre lo spionaggio
La serie riserva più di una sorpresa (basti pensare che alla fine del secondo episodio già assistiamo a un forte cambiamento nella storia) tanto da sentire l’innaturale bisogno di soddisfare le proprie curiosità e proseguire nella visione ogni volta che si arriverà ai titoli di coda. Ma quello che funziona davvero in The Night Agent, e che compensa alcuni difetti di messa in scena o qualche ingenuità di scrittura di troppo, è un sottotesto davvero contemporaneo che sembra un argomento sempre più necessario all’interno delle opere di finzione degli ultimi anni. Ciò che dona profondità a una divertente storia di spionaggio e misteri è, ancora una volta, il rapporto conflittuale tra padri e figli.
In questo il personaggio di Peter sembra parlare direttamente a un pubblico giovane, specchio di quell’insicurezza nel rapporto col genitore (che sia quello biologico o putativo) che ne mina la completa realizzazione identitaria. E, di contro, la visione del mondo che The Night Agent dà è quella di una società incapace di fidarsi del prossimo, soprattutto delle generazioni successive a quelle a cui il mondo appartiene. Non rimane, quindi, che lottare, tradirsi, smarrirsi e mettersi in fuga, fino a quando non si viene a scoprire la verità. Che, in questo caso, corrisponde al sapere chi siamo davvero.
La recensione in breve
The Night Agent è una serie thriller d'azione in dieci episodi su Netflix che non intende rivoluzionare il genere, ma offrire una buona storia, affascinante e intrigante quanto basta. Obiettivo centrato visto che, complice l'ottima alchimia tra i protagonisti e un buon ritmo equilibrato tra azione e spionaggio, lo spettatore non potrà fare a meno che rimanerne incuriosito, in attesa di scoprire la verità dell'intrigo.
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Voto CinemaSerieTV.it