La serie: The Veil, 2024. Creata da: Steven Knight. Cast: Elisabeth Moss, Yumna Marwan, Dali Benssalah, Josh Charles, Thibault de Montalembert. Genere: Thriller. Durata: 60 minuti circa/6 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Disney+.
Trama: Due donne – di cui una con un indicibile segreto – si ritrovano alle prese con un complesso gioco di verità e bugie mentre viaggiano tra Istanbul, Parigi e Londra.
A chi è consigliato? A chi è più interessato alla complessità delle dinamiche umane che a una vera e propria storia di spionaggio.
Miniserie in 6 episodi disponibile su Disney+, The Veil è una serie che promette tanto con la sua intrigante premessa spionistica, ma che trova il suo vero punto di forza nelle due protagoniste e nel complesso rapporto che si sviluppa tra loro. La trama segue Imogen (interpretata da una meravigliosa Elisabeth Moss), un’agente dell’MI6 incaricata di catturare Adilah (Yumna Marwan), sospettata leader dell’ISIS, e di scortarla fino a Parigi. Mentre il viaggio le porta a confrontarsi con il loro passato e le loro convinzioni, emerge una dinamica affascinante e carica di tensione emotiva. Tuttavia, l’elemento spionistico della serie zoppica, con una trama prevedibile e alcuni colpi di scena forzati, che non riescono a mantenere costantemente alta la tensione.
In viaggio col nemico
In un campo profughi sperduto tra le montagne al confine tra Siria e Turchia, Adilah El Idrissi (Yumna Marwan) viene identificata da alcuni rifugiati come Djinn Al Raqqa, una leader dell’ISIS. Venuta a conoscenza della sua presenza, l’intelligence francese incarica Imogen (Elisabeth Moss), un’agente dell’MI6 specializzata in missioni sotto copertura, di intercettare Adilah per scortarla fino a Parigi; un compito non facile, che richiede alla donna tutta la sua abilità nell’arte della manipolazione per ottenere la fiducia della sospettata e scoprire dettagli cruciali su un imminente attacco terroristico, previsto entro poco più di una settimana. Durante il loro viaggio da Istanbul a Londra prima di arrivare nella capitale francese, Imogen e Adilah avranno modo di sviluppare un legame sempre più stretto, alimentando un complesso gioco fatto di bugie e sospetti. Chi sta veramente usando chi?
Missione: sopravvivere
The Veil esplora le intricate dinamiche tra Imogen e Adilah, due donne apparentemente su fronti opposti ma unite in realtà dal medesimo obiettivo: sopravvivere in un mondo spietato, dove la moralità risulta più che mai ambigua e la distinzione tra amici e nemici appare labile. Quella che infatti inizia come una missione per sventare un attacco terroristico si trasforma presto in un viaggio carico di tensione emotiva: mentre la trama si snoda tra fughe pericolose e missioni segrete, la serie mette in luce il crescente legame tra le due protagoniste, un rapporto complesso, basato su un precario equilibrio di fiducia e sospetto, che diventa ben presto il cuore pulsante della narrazione.
E, nonostante questo braccio di ferro tra le due, entrambe si renderanno presto conto di essere pedine in un gioco molto più grande, nel quale devono da un lato proteggersi a vicenda e, dall’altro, comprendere le reali intenzioni dell’altra. Intenzioni che anche il pubblico scopre poco a poco: gli indizi strategicamente posizionati fanno luce in modo graduale sulle vite passate di Adilah e Imogen, mantenendo alto l”interesse e, allo stesso tempo, ci ricordano che nella vita non esistono solo il bianco e il nero, ma spesso le nostre scelte nascono da zone grigie.
Una perfetta protagonista
Elisabeth Moss è semplicemente perfetta nel ruolo di Imogen: armata di un accento inglese decisamente credibile, l’attrice riesce a conferire al suo personaggio una profondità straordinaria, rendendola uno degli elementi più memorabili della serie. Imogen è un’agente dell’MI6, una professionista abile e calcolatrice, ma anche un personaggio intriso di umanità; nei rari momenti di quiete, quando è sola con i propri pensieri, emergono le ombre del suo vero io e i frammenti del suo passato. Questo contrasto tra la sua freddezza professionale e la vulnerabilità personale è reso in maniera magistrale dalla Moss, che riesce a evitare che Imogen appaia mai robotica o insensibile, nonostante le sue esperienze traumatiche e il suo mestiere spietato.
Una spy story un po’ sottotono
Se le protagoniste e il loro complesso rapporto rappresentano il punto di forza dello show, a zoppicare un po’ è l’elemento spy. La trama può infatti spesso sembrare prevedibile, con colpi di scena che appaiono forzati e privi dell’originalità necessaria per mantenere alta la tensione. I personaggi secondari, pur interpretati abilmente, spesso non aggiungono un valore significativo alla narrazione principale e sembrano essere inseriti solo per aumentare la tensione senza un vero sviluppo. Inoltre, la rappresentazione delle dinamiche di potere tra i vari servizi segreti risulta confusionaria, lasciando gli spettatori disorientati e rendendo difficile seguire la complessità degli intrighi. Tutti aspetti che finiscono per minare l’efficacia del racconto, rendendolo meno avvincente rispetto alle intense dinamiche personali tra le protagoniste.
La recensione in breve
Se The Veil trova il suo punto di forza nella performance delle due protagoniste e nel complesso rapporto che si instaura tra loro, l'elemento spionistico della serie zoppica, con una trama prevedibile e alcuni colpi di scena forzati, che non riescono a mantenere costantemente alta la tensione.
Pro
- Le complesse dinamiche tra le due protagoniste
- La performance di Elisabeth Moss
Contro
- L'elemento spy, un po' zoppicante
- Voto CinemaSerieTV