• Home
  • Cinema
    • News
    • Recensioni
    • Ultime uscite al cinema
    • Prossimamente al cinema
  • Serie
    • News
    • Recensioni
    • Serie TV in uscita
  • TV
    • News
    • Recensioni
  • Streaming
    • Apple TV+
      • Ultime uscite su Apple TV+
      • Prossime uscite su Apple TV+
    • Disney+
      • Ultime uscite su Disney+
      • Prossime uscite su Disney+
    • Netflix
      • Ultime uscite su Netflix
      • Prossime uscite su Netflix
    • NOW
      • Ultime uscite su NOW
      • Prossime uscite su NOW
    • Prime Video
      • Ultime uscite su Prime Video
      • Prossime uscite su Prime Video
  • Personaggi
Facebook Instagram YouTube TikTok
CinemaSerieTV.it
Facebook Instagram YouTube TikTok Twitter Twitch
  • Home
  • Cinema
    • News
    • Recensioni
    • Ultime uscite al cinema
    • Prossimamente al cinema
  • Serie
    • News
    • Recensioni
    • Serie TV in uscita
  • TV
    • News
    • Recensioni
  • Streaming
    • Apple TV+
      • Ultime uscite su Apple TV+
      • Prossime uscite su Apple TV+
    • Disney+
      • Ultime uscite su Disney+
      • Prossime uscite su Disney+
    • Netflix
      • Ultime uscite su Netflix
      • Prossime uscite su Netflix
    • NOW
      • Ultime uscite su NOW
      • Prossime uscite su NOW
    • Prime Video
      • Ultime uscite su Prime Video
      • Prossime uscite su Prime Video
  • Personaggi
CinemaSerieTV.it
Home » Serie TV » Recensioni serie TV » Triptych, la recensione della miniserie thriller su Netflix

Triptych, la recensione della miniserie thriller su Netflix

La recensione di Triptych, la serie thriller messicana che si incentra sul passato inquietante di sorelle trigemine.
Valeria MaiolinoDi Valeria Maiolino22 Febbraio 20235 min lettura
Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn Email Pinterest
Triptych, la locandina della serie
Condividi
Facebook Twitter WhatsApp Email LinkedIn Telegram Pinterest

La serie: Triptych, del 2023. Creata da: Leticia Lopez Margalli. Regia: Leonardo D’Antoni. Cast: Maite Perroni, David Chocarro, Nuria Bages. Genere: drammatico, thriller. Durata: 42 minuti ca./8 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.

Trama: Messico. Becca conduce una vita tranquilla fin quando non scopre di avere due sorelle gemelle, Tamara e Aleida, su cui scoprirà un inquietante passato.


Netflix è oramai diventata una grande finestra sul mondo. Un canale attraverso cui fruire opere di diverso genere e stampo, e che a volte si discostano dai prodotti che siamo abituati a vedere sulla piattaforma. Sul versante della serialità il colosso mainstream propone ai suoi abbonati un lavoro messicano: Triptych. Un thriller – drama il cui racconto prende ispirazione da fatti realmente accaduti, seppur ci siano scarse informazioni a riguardo. Facendo una ricerca si è potuto però ipotizzare che la storia da cui la serie si articola prende spunto da Three Identical Stranger. Il documentario citato riporta sullo schermo il caso, diventato mediatico, di tre gemelli separati alla nascita che a distanza di anni si incontrano inaspettatamente. Un’ipotesi dunque plausibile. Nella nostra recensione di Triptych vedremo come la narrazione prende però una piega ben lontana dal thriller, sfociando in un racconto la cui struttura propende più alla telenovela.

Triptych, la trama: dentro un inquietante esperimento

Triptych, un'immagine delle protagoniste

Becca (Maite Perroni) conduce una vita di per sé normale, fra casa e procura, fin quando una donna identica a lei, di nome Aleida, non viene uccisa. Un incontro sconvolgente, che inizia ad attanagliare i suoi pensieri. Aiutata dall’intuito e da una serie di connessioni psichiche che sembrano legarla ad Aleida, Becca scopre di avere due sorelle gemelle: lei e Tamara, una cubista dal trascorso sospetto. Decisa a cercare più informazioni possibili, chiede l’aiuto del collega Umberto (David Chocarro), con il quale condivide anche il passatempo sotto le lenzuola. Nel frattempo, Becca decide di farsi affiancare da Julia (Nuria Bages), la psicologa che aveva in cura Aleida, con la speranza di poter capire cosa si celi dietro il loro passato. Le sue indagini la condurranno però ad un oscura verità e un inquietante esperimento.

Una fragilità strutturale per una storia accattivante

triptych, un'immagine della protagonista

Cosa faresti se scoprissi di avere uno o più fratelli gemelli? Triptych costruisce il suo discorso narrativo partendo da questa domanda. Una domanda all’apparenza semplice, ma che assume sfumature complesse e un taglio inquietante se inserita in un thriller psicologico. La serie messicana si presenta così al suo pubblico, eppure sin dalle prime battute affiora la sua natura ibrida, in cui la componente thriller si fonde alla telenovela, dalla quale prende in prestito tutte le peculiarità: ritmo, cliffhanger, melieu narrativo. Le prime inquadrature risultano cruciali: una donna cammina sconvolta verso un edificio, visivamente sotto effetto di droghe, pronta a rivelare al mondo qualcosa che lo sconvolgerà. La storia vuole incalzare subito il suo spettatore, servendosi di un ritmo caotico che conduce nell’immediato al cuore della trama: la conoscenza di una verità sconcertante. Una verità che appare chiara già dalle prime immagini, quando la vera protagonista, Becca, irrompe nella scena accorgendosi di avere di fronte a sé una donna identica a lei.

Triptych fornisce così il punto di vista attraverso cui capire gli eventi che andranno snocciolandosi: sarà Becca a filtrare con il suo sguardo, spesso angosciato, le dinamiche di cui sarà partecipe. Una protagonista la cui corazza dura lascia spazio, nel giro di pochi beat, al solo involucro troppo debole. Becca diventa il centro da cui si ramifica una macro-trama di per sé accattivante, che però viene scandita in maniera molto lenta nei primi episodi, tanto da agganciare il pubblico solo verso la fine. Molta della carne messa al fuoco riguarda la sfera sentimentale di Becca e Umberto, a cui è legata la trama adulterina, e che rallenta la progressione della narrazione. Non c’è un giusto equilibrio. Si indugia troppo sui rapporti sessuali dei due, la cui rappresentazione sempre identica dà l’impressione di sfruttarli al solo scopo di riempimento, inficiando sulla dimensione thriller-crime. Il ritmo compassato non permette un coinvolgimento completo nella storia, nonostante porti con sé un contenuto interessante. È solo verso la fine che si inizia ad avere un disegno della vicenda, seppur si evinca la scrittura frettolosa del climax finale a cui seguono dei grossi buchi di trama e una mancata – vera – spiegazione.

Maite Perroni, un’opportunità sfiorata

Triptych, l'immagine di una scena

Triptych cerca, seppur in vano, di raccontarsi sotto due piani: uno orizzontale, rappresentato dal mistero delle trigemine, e uno verticale, caratterizzato dalla ricerca del vero Io, in questo caso di Becca. Il flusso di informazioni riguardo il caso che Becca decide di seguire, in parallelo alla scoperta del suo passato, è scandito da numerosi flashback, e sia questi che le scene del presente sono pregni di una drammaticità troppo spesso sopra le righe per essere considerata autentica. Un eccesso che con molta probabilità è uno strascico dell’esperienza teatrale di Maise Perroni, palcoscenico che l’ha vista formarsi come attrice e che poi le ha dato la visibilità per sbarcare nel mondo delle telenovelas. Nel contesto mistery – drama risulta però una nota stonata, un contrasto marcato che appesantisce i momenti di pathos più salienti.

Perroni, poi, presta il volto a ben tre personaggi differenti: Becca, Aleida e Tamara. Tre donne con un taglio caratteriale differente, che però l’attrice non riesce a restituire in termini attoriali. Una resa dunque grigia, priva di sfumature che ne possano caratterizzare le singole identità e che inficiano inevitabilmente sulla progressione del racconto individuale delle gemelle. Un peccato per Perroni, che avrebbe potuto sfruttare l’occasione per perfezionarsi, decidendo invece di lavorare sul piano istrionico senza adattarlo al formato seriale, il quale implica – da sempre – un approccio più calibrato.

Conclusioni

5.5 Mediocre

Triptych si presenta con una storia thriller interessante che però nella sua evoluzione si perde in digressioni e ritmi compassati, concludendosi con un finale privo di spiegazione e pregno di buchi di trama.

  • Voto CinemaSerieTv 5.5
  • Voto utenti (0 voti) 0
Facebook Instagram YouTube TikTok Twitter Twitch
  • Home
  • Chi siamo
  • Contattaci
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Preferenze Privacy
  • Privacy Policy
© 2023 CinemaSerieTV.it proprietà di Digital Dreams S.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.