La serie: Unseen, del 2023. Creata da: Travis Taute e Daryne Joshua Cast: Gail Mabalane, Vuyo Dabula, Brendon Daniels, Hein de Vries.
Genere: thriller, crime Durata 45 minuti/6 episodi. Dove lo abbiamo visto: su Netflix, in lingua originale.
Trama: Un’addetta delle pulizie scopre che il marito è uscito di prigione, sparendo nel nulla. Per ritrovarlo dovrà immergersi nelle torbide acque della criminalità.
C’è qualcosa di affascinante e interessante nelle premesse di questa nuova serie crime thriller disponibile su Netflix. Al di là degli stilemi del genere, ormai davvero troppo abusato e sviscerato nel corso di questi anni, che non offrono chissà quali colpi di scena narrativi, non si può dire che Unseen, la serie creata da Travis Taute e Daryne Joshua, basata sulla serie tv turca (sempre disponibile su Netflix) Fatma, non abbia dalla sua un’idea particolare e interessante. Perché, come il titolo lascia intendere, protagonista di questa serie è l’invisibile (o l’insignificante) donna delle pulizie Zenzi, che partendo dalla ricerca del marito si ritroverà a interpretare un ruolo sempre più importante in un intrigo di criminalità. Ma, di conseguenza, anche a riscoprire un proprio ruolo forte e dominante.
In questa nostra recensione di Unseen vi racconteremo i punti di forza di questa serie in sei episodi su Netflix che trova nell’attrice protagonista il vero collante, capace di mantenere alta l’attenzione dello spettatore nonostante una storia non particolarmente convincente e riuscita.
La trama: giù in profondità

Zenzi è un’addetta delle pulizie la cui vita sembra averle voltato le spalle. Il figlio è morto, il marito Max è da anni in carcere per aver fatto parte di una rete di criminali e il lavoro non le dà abbastanza sicurezza per poter pagare l’affitto al viscido padrone di casa Enrico. Le cose, però, stanno per cambiare: Max ha scontato la sua pena ed è finalmente arrivato il giorno di libertà dalla prigione. Arrivata nei pressi del carcere per accoglierlo a braccia aperte, Zenzi scopre che il marito ha già abbandonato la prigione nelle ore precedenti. Nessuna telefonata, nessun messaggio, è semplicemente sparito in libertà. La nostra protagonista inizierà, quindi, a indagare per cercare di capire dove Max possa essere andato, temendo un regolamento di conti tra bande criminali.
Più Zenzi scava in profondità per arrivare alla verità, più la sua natura inizierà a cambiare. Perché inoltrarsi in questa rete di criminalità, doppi giochi e segreti la introdurrà in un mondo sempre più sporco, maschile e violento. Tanto da trasformarla a poco a poco in un’assassina. Una trasformazione che Zenzi vivrà mutando il proprio comportamento, diventando una persona diversa, ma sempre all’apparenza invisibile.
L’animo sporco delle persone
Il grande fascino di questa serie, che riesce a catturare lo spettatore sin dalle prime battute, grazie a un ritmo efficace e una durata dei singoli episodi limitata (anche se, lo ammettiamo, una volta iniziata è difficile fermarsi) è nel rappresentare la quotidianità e il carattere di Zenzi per poi, lentamente, farla scivolare sempre di più in una spirale violenta. Come è, di fatto, violento il mondo in cui è immersa. La casa fatiscente, il proprietario ubriacone che vuole possederla con la forza, la morte in famiglia che ha segnato il suo passato, i segreti del marito disperso, ma anche il lavoro quotidiano o le poche amicizie che ha: Zenzi vive nello sporco, passa le giornate a pulire il passaggio della vita degli altri, cercando in tutti i modi di restare senza macchia.
Unseen riesce nella difficile impresa di far percepire allo spettatore la maniera in cui Zenzi, passo dopo passo, inizia a sporcarsi. E il fattore più interessante è quello di scoprire che la protagonista lo fa consapevolmente, rinnegando quella natura clean che da sempre la contraddistingueva (e i flashback dalle tonalità molto calde lo dimostrano, denotando un paradiso perduto) per abbracciare quella cattiveria e quel carattere violento che sembra appartenere a tutti i personaggi della serie. In tutto questo, Gail Mabalane si dimostra un’attrice di carattere: le basta la prima scena, in cui la notiamo già trasformata, chiusa in una dura corazza, per rendersi subito interessante agli occhi dello spettatore. Subito ripercorreremo i cinque giorni precedenti a quel prologo d’apertura, dove troveremo una Zenzi diversa, fragile e disorientata. Si presuppone, quindi, uno sguardo abbastanza voyeuristico che ci fa godere della mutazione della donna, da buona a cattiva, da innocente ad assassina.
Macchie sulla pagina
Queste premesse piuttosto interessanti non sempre vengono valorizzate da una scrittura all’altezza. Nonostante il mistero principale dosi bene i propri indizi, gli episodi indugiano parecchio su un cast di personaggi poco taglienti, incapaci di elevare la caratura morale (e quindi appassionante) del racconto. I numerosi colpi di scena a volte non sembrano incidere quanto vorrebbero sulla carta e la struttura degli episodi rischia di risultare un po’ troppo ripetitiva (al terzo episodio con il finale molto simile ai precedenti due si perde parte del fascino).
Sia chiaro: la narrazione funziona, al netto di qualche dialogo funzionale solo a rispolverare la memoria allo spettatore, eliminando in questo modo ancora di più i chiaroscuri che renderebbero l’opera sicuramente più affascinante, e lo spettatore più rilassato può godersi questo viaggio in sei episodi senza riflettere troppo su quanto sta osservando, ma a noi rimane un po’ l’amaro in bocca nel constatare che una discreta miniserie si sia accontentata di una veloce passata anziché cercare la pulizia più cristallina.
La recensione in breve
Unseen è una serie in 6 episodi di stampo crime thriller che si fa forza sull'interpretazione dell'attrice protagonista. Dalle premesse molto interessanti (un'invisibile addetta delle pulizie che si inabissa in un mondo violento diventando un'assassina), la serie funziona nel ritmo e nei colpi di scena, anche se la scrittura non brilla particolarmente. Così, Unseen si deve accontentare di essere un discreto prodotto d'intrattenimento, anche se aveva le potenzialità di poter essere qualcosa di più.
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Voto CinemaSerieTv