Il film: What We Do in the Shadows 5, 2024. Creata da: Jemaine Clement e Taika Waititi. Cast: Kayvan Novak, Matty Berry, Natasia Demetriou, Harvey Guillèn, Mark Proksch e Kristen Schaal. Genere: Commedia, horror, mokumentary. Durata: 30 minuti circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Disney+ in lingua italiana
Trama: Nandor, Laszlo, Nadja e Colin sono quattro vampiri che vivono in una casa a Staten Island insieme al loro famiglio Guillermo, che brama a sua volta di diventare anche lui un vampiro. Una troupe televisiva li segue passo dopo passo nella loro vita quotidiana per realizzare un documentario.
A chi è consigliato? Agli appassionati di serie comedy e vampiri. In particolare, chi ama il genere horror unito al mokumentary troverà questa quinta stagione molto più accattivante e piena di colpi di scena delle prime quattro.
Nel gennaio 2018, Taika Waititi e Jemaine Clement riuniscono le forze per scrivere la serie spin-off dell’omonimo film del 2014 What We Do in the Shadows, una delle serie che rivoluzionerà il modo di parlare e raccontare le storie dei vampiri, rendendo un falso documentario le loro avventure, come se le stessimo vivendo anche noi insieme ai protagonisti. Una piccola chicca del mondo televisivo seriale contemporaneo.
Nella nostra recensione di What We Do in the Shadows 5, vi spiegheremo come questa stagione rappresenti il punto di svolta di tutti i personaggi, che iniziano a mettere in dubbio il loro modo di rapportarsi a vicenda come gruppo e faranno nuove conoscenze e amicizie nel corso della stagione, caratteristiche che rendono questi 10 episodi tra i migliori e più significativi dell’intera serie.
C’è un nuovo vampiro in città (più o meno)
Nella puntata finale della quarta stagione di What We Do in the Shadows, Guillermo rincontra Derek, uno dei cacciatori di vampiri che è stato trasformato durante una caccia a queste creature cui aveva partecipato anche Guillermo stesso. Stanco di aspettare a diventare una creatura delle tenebre, Guillermo assolda e paga il suo amico per trasformarlo in un vampiro, ma la trasformazione di Gizmo sarà lenta, dato che il famiglio discende dalla stirpe di Van Helsing, noto cacciatore di vampiri, e il suo DNA tende a rallentare il suo processo di vampirizzazione. Purtroppo, si rivela essere tutto un grosso guaio: Laszlo, infatti, rivela a Guillermo che, se un famiglio diventa un vampiro grazie ad un altro vampiro che non è il suo padrone, è destinato ad essere ucciso e che il ladro del famiglio diventato vampiro si uccida a sua volta. Guillermo farà di tutto pur di non rivelarlo a Nandor, ma per farlo dovrà affidarsi agli esperimenti scientifici di Laszlo.
Dopo questo cliffhanger, What We Do in the Shadows torna in Italia su Disney+ con tutti e 10 gli episodi come da manuale, facendoci tuffare in una marea di cambiamenti e di conseguenze positive e negative per i protagonisti. Ormai Waititi e Clement hanno riportato in auge la figura del vampiro, unendo due generi capisaldi della serie in un unico mix di divertimento e di intrattenimento per tutti. Inoltre, questa ultima tranche di episodi si arricchisce di figure viste nelle precedenti stagioni ma anche di cameo e di nuovi personaggi, tra cui l’entrata in squadra de La Guida del Vampiresco Concilio, interpretata da Kristen Schaal.
Crescendo si impara
Nadja e il resto della famiglia di vampiri stringe lentamente amicizia con La Guida ma questi, nel corso della stagione, fanno comunque fatica ad esternare i loro sentimenti di affetto amicale verso di lei. Così, La Guida cerca in tutti i modi di integrarsi nel gruppo di vampiri con cui ormai sente di avere una sintonia, ma senza mai fare veramente colpo, se non verso la fine della stagione, in cui i vampiri riescono finalmente a dimostrare i loro sentimenti verso La Guida e capiscono di essere cresciuti, nonostante siano in vita da centinaia di anni e destinati all’immortalità.
Finalmente, capiscono l’importanza del lavoro di squadra ma, soprattutto, riescono a capire dove avevano sbagliato nel rapportarsi con un nuovo membro della vampiresca famiglia. Questa stagione è, de facto, una stagione di formazione, come i migliori romanzi del genere, tra cui Il Giovane Werther e Martin Eden, per citarne alcuni.
Una stagione piena di sorprese
La quinta stagione di What We Do in the Shadows è piena di sorprese che, l’una dopo l’altra, riescono a stupire lo spettatore e impreziosire la storia dei vampiri di Staten Island. Questa scelta di sceneggiatura riconferma appieno che la serie è davvero una piccola pietra miliare del piccolo schermo contemporaneo, l’estensione di ciò che è riuscito a fare il film del 2014. Nessuno si aspettava un salto di qualità ancora più importante nel racconto e nei personaggi principali; la casa dove si svolge la maggior parte delle vicende diventa sempre più viva e soprattutto cambia come cambiano i protagonisti.
I colpi di scena riescono a dare più spazio al racconto di questi personaggi alla ricerca di un loro posto (seppur nascosto) nel mondo, e soprattutto sono le fasi di crescita del carattere dei personaggi a dare più rinforzo a questa stagione, che farà da trampolino di lancio verso la fine del racconto in arrivo con la sesta stagione, che si preannuncia essere l’ultima della serie.
Cosa resterà di What We Do in the Shadows?
Come vi anticipavamo, What We Do in The Shadows finirà con la sesta e ultima stagione che uscirà il 21 ottobre negli USA sul canale via cavo FX. Ora, non sappiamo di preciso cosa avverrà negli episodi conclusivi ma, basandoci su quanto affermato dagli attori al Comic Con di San Diego, ci saranno battaglie e soprattutto un evoluzione finale del rapporto di amicizia tra tutti i vampiri.
Ad oggi, possiamo affermare che la quinta stagione di What We Do in the Shadows è veramente un piccolo gioiello della serialità televisiva che consolida la bravura del duo Waititi-Clement nel creare una storia con al centro dei vampiri, che riesce a dare spazio non solo alle figure principali della serie, ma a tutti gli altri personaggi secondari e a raccontare in maniera più approfondita i loro background, rendendoli di fatto interessanti e aperti ad ogni teoria in merito.
La recensione in breve
Nessuno si aspettava un salto di qualità ancora più importante nel racconto e nei personaggi principali ma la quinta stagione di What We Do in the Shadows consolida il talento del duo creativo Waititi-Clement nel creare gioielli televisivi.
Pro
- Una maggiore esplorazione dei personaggi principali e delle storyline che meritavano più attenzione
- Riesce a intrattenere anche nei momenti più clou delle puntate
Contro
- Non riesce a dare più spazio ai personaggi secondari come ad esempio la Guida
- Voto CinemaSerieTv