La serie: XO, Kitty, 2023. Creata da: Jenny Han. Cast: Anna Cathcart, Choi Min-young, Gia Kim. Durata: 30 minuti circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: La 17enne Kitty Song Covey parte per frequentare l’anno scolastico in Corea e stare così vicino al suo fidanzato; ma si renderà presto conto che l’amore e le relazioni sono molto più complicate di quanto avrebbe potuto immaginare.
Lo sappiamo, Netflix ama espandere e ramificare i proprio universi di successo e questa volta è toccato al celebre franchise di Tutte le volte che ti ho scritto ti amo, che si arricchisce di una serie tv spin-off questa volta con protagonista la sorella minore di Lara Jean, Kitty Song. In questo show originale creato da Jenny Han, autrice della saga di romanzi da cui è stata tratta la trilogia di film, vedremo la più giovane della famiglia Covey partire per la Corea come exchange student durante il suo terzo anno di liceo per poter finalmente trascorrere del tempo con il suo fidanzato Dae.
Come vedremo nella nostra recensione di XO, Kitty, però le cose si riveleranno molto più complesse di quanto la 17enne avrebbe pensato, e questo viaggio all’estero rappresenterà per lei un’occasione per scoprire molte cose sulla propria famiglia e su se stessa.
La trama di XO, Kitty: un anno in Corea
Kitty Song Covey (Anna Cathcart), sorella minore di Lara Jean – che ora studia in Inghilterra – è fidanzata con Dae (Choi Min-young), un ragazzo coreano conosciuto quattro anni prima in occasione di un viaggio a Seoul e con il quale intrattiene da allora una relazione a distanza. Ma le cose stanno per cambiare: la 17enne riceve infatti una telefonata dalla K.I.S.S. (Korean Indipendent School of Seoul) che le comunica di aver accettato la sua richiesta di una borsa di studio per poter frequentare il terzo anno di liceo in Corea del Sud. Un’occasione per Kitty sia per poter frequentare la stessa scuola in cui aveva studiato la madre – scomparsa da diversi anni – da giovane e scoprire, quindi, qualcosa in più su di lei sia per avere l’occasione di stare vicino al suo ragazzo, anche lui uno studente della K.I.S.S. Decisa a fare una sorpresa a Dae, Kitty parte da Portland per Seoul senza dirgli niente, preparandosi per un’entrata ad effetto durante la festa di benvenuto organizzata per accogliere i nuovi studenti. Sarà però Dae a fare una sorpresa a Kitty: pare, infatti, che il ragazzo abbia una relazione con Yuri Han, influencer di successo nonché figlia della preside della scuola. Ma qualcosa non torna e starà a Kitty cercare di capire cosa stia succedendo realmente.
Cercare le proprie radici per trovare se stessi
Quello intrapreso da Kitty non è solo un viaggio per riuscire a stare finalmente vicino al proprio ragazzo ma anche e soprattutto un’occasione per potersi sentire più vicina – almeno spiritualmente – a quella madre che, purtroppo, non è riuscita a conoscere come avrebbe voluto. Alla K.I.S.S., infatti, la ragazza intraprende un vero e proprio percorso di scoperta, andando a scandagliare il passato di sua madre e portando a galla alcune verità davvero inaspettate che cambieranno le carte in tavola non solo per la nostra protagonista, ma anche per diverse persone a lei vicine. Qui non si tratta, però, solo di rivangare il passato: la ricerca delle proprie radici, condurrà inevitabilmente Kitty in un viaggio la cui meta ultima è rappresentata dal trovare se stessa. Una meta difficile se non impossibile da raggiungere a 17 anni, ma composta da diverse tappe importanti che Kitty inizia per la prima volta ad esplorare, come la scoperta del proprio orientamento sessuale o l’importanza del rispettare i tempi e gli spazi altrui.
Integrazione della cultura coreana
Quando parliamo di ricerca delle proprie radici da parte delle protagonista, non intendiamo solo quelle circoscritte alla propria famiglia, ma anche quelle culturali. La serie creata da Jenny Han, infatti, è girata interamente a Seoul, e questo permette di integrare al suo interno una buona fetta della cultura coreana che comprende il suo cibo, i suoi usi e costumi ma anche il differente approccio nei confronti della scuola e delle relazioni in generale. Inoltre, accade spesso che i personaggi parlino tra loro in coreano, utilizzando l’inglese preferibilmente in situazioni in cui Kitty e la sua scarsa comprensione della lingua sono presenti; questo conferisce un senso di autenticità alla narrazione. Una narrazione forse un po’ frammentata considerando le numerose sottotrame che troviamo in XO, Kitty, ma che sul finale ritrova una sua coesione, aprendoci alla prospettiva di una seconda stagione ricca di sorprese.
Il cast di XO, Kitty
Proprio come la sorella maggiore prima di lei, anche Kitty è un personaggio forte e complesso, centro di gravità dell’intero show attorno al quale orbitano tutti gli altri personaggi. In questo, Anna Cathcart riesce brillantemente, portando sullo schermo una protagonista dalle mille sfaccettature e sempre convincente. Più critico, invece, è il discorso che riguarda il resto del cast: Jenny Han impiega diverso tempo per strutturare in modo soddisfacente il gruppo principale attorno a Kitty, che nelle primissime puntate appare impacciato e poco coeso, con dialoghi un po’ troppo espositivi. Man mano che gli episodi procedono, però, è come se tutto il contesto attorno alla protagonista diventasse più disteso e realistico, consentendo ai personaggi di acquisire una profondità al di là dei banali cliché con i quali ci vengono presentati inizialmente.
La recensione in breve
XO, Kitty racconta il viaggio - fisico e interiore - di una 17enne alla scoperta delle proprie radici e di se stessa. La trama della serie tv include piacevolmente al suo interno molti elementi della cultura coreana ma la narrazione risulta forse un po' frammentata a causa delle numerose sottotrame non sempre coese.
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Voto CinemaSerieTV