“La visita di Carlo a Hong Kong sarà il suo ultimo viaggio. Dopo 43 anni di servizio e più di un milione di miglia nautiche intorno al globo lo yacht reale verrà radiato”. Così parlò la Regina, Elisabetta II, nel finale di stagione di The Crown 5, l’episodio 10, che si intitola In disarmo. Ed è proprio così, in disarmo, che si sente Elisabetta II, interpretata da un’Imelda Staunton che nel suo sguardo cela sempre di più stanchezza e smarrimento. Mentre, come nel primo episodio della stagione, anche qui arrivano i sondaggi che mettono in dubbio la monarchia, la Regina si sente proprio in disarmo, come il Britannia, il suo yacht reale, quello con cui si è sempre identificata. Nel primo episodio della stagione 5 avevamo visto la Regina, con il volto di Claire Foy, inaugurare la nuova nave. E quindi l’episodio 10 è un cerchio che si chiude. Ma tutto il finale di stagione funziona come un gigantesco teaser della stagione 6, che sarà l’ultimo capitolo di The Crown. E allora andiamo a vedere che cosa ci aspettiamo da The Crown 6.
Mohamed Al-Fayed, l’alta società britannica e il figlio Dodi
Abbiamo parlato di un lunghissimo, perfetto teaser trailer della stagione 6 di The Crown, perché Peter Morgan e gli sceneggiatori hanno scelto di non giocarsi tutte le carte vincenti nella stagione 5. E così la stagione che abbiamo appena visto si ferma prima dell’evento emotivamente più forte degli anni Novanta, il decennio al centro delle ultime due stagioni: la morte di Lady Diana Spencer, in una notte di fine agosto a Parigi, nel tunnel dell’Alma. Tutto quello che vedremo nella stagione 6 di The Crown ruoterà attorno a questo tragico evento. La stagione 5, e soprattutto l’ultimo episodio, hanno lavorato per arrivare a questo momento. Peter Morgan e gli sceneggiatori sono riusciti a costruire alla perfezione la storia dell’ascesa al potere (economico) di Mohamed Al-Fayed e del suo ingresso nell’alta società britannica. E poi, nel finale di stagione, a raccontare il suo rapporto con il figlio Dodi. The Crown, mostrandoci una cena in cui presenta la propria fidanzata, una modella, al padre, ci racconta Dodi come un bambino viziato, che ha bisogno sempre dei soldi del padre, e di un giocattolo come la sua casa di produzione cinematografica, capace di inanellare un flop dopo l’altro (ma anche di vincere un Oscar per Momenti di gloria). Alla fine della stagione 5 di The Crown capiamo che la storia di Dodi con la fidanzata non durerà a lungo. E come Mohamed, dopo una serata all’Opera, inviti Diana in vacanza con loro a Saint Tropez.
La storia segreta di Lady D
The Crown 5 finisce con Diana che fa i bagagli per partire. E nella prossima stagione vedremo, finalmente, Lady D e Dodi Al-Fayed incontrarsi e innamorarsi. Diana sarà insieme a lui quella notte, in macchina, a Parigi, inseguita dai paparazzi. Sarà interessante vedere come Peter Morgan tratterà questo evento. Prima di tutto perché la storia è stata giù trattata da un altro film, Diana – La vera storia, con Naomi Watts, in cui si faceva intendere che la storia con Dodi sia stata, da parte di Diana, quasi una sorta di ripicca, di rivincita verso Carlo, la Corona e anche verso Hasnat Khan. Medico che in quel film veniva visto come il suo vero amore, mentre in The Crown viene rappresentato come una storia di passaggio. In Diana – La vera storia si racconta anche che, in alcuni casi, era stata proprio Diana a stuzzicare i paparazzi per farsi fotografare in uno stato di grazia, o almeno questo era quello che voleva far intendere, innamorata e felice. La famosa foto sul trampolino sulla punta dello yacht degli Al-Fayed, infatti, pare sia nata proprio così.
The Crown incontra The Queen, e Imelda Staunton sfida Helen Mirren
Ma sarà ancora più interessante vedere come la storia di The Crown si intreccerà con quella di The Queen, lo straordinario film di Stephen Frears con Helen Mirren nei panni della Regina, che è stato scritto proprio da Peter Morgan. Il film racconta tutto quello che successe a Buckingham Palace e a Balmoral dopo la morte di Diana. Per giorni, la Regina e l’intera famiglia reale rimasero in un silenzio irreale e imbarazzante, per lei e per i sudditi. Fu Tony Blair, almeno questo racconta il film, a suggerire a Elisabetta II di far sentire la sua voce e di celebrare Diana. E a coniare uno slogan, “la Principessa del Popolo”, che rendeva la celebrazione di Diana anche coerente con la sua missione politica, quella di primo premier laburista dal 1974. Sarà interessante vedere come Peter Morgan, che ha già ampiamente fatto i compiti, deciderà di riscrivere e rivedere quella storia. Ci racconterà quello che ha già raccontato? Ci mostrerà altro? Approfondirà ulteriormente? E come mostrerà la morte di Diana, che in quel film era rimasta fuori campo (per dirla con Boris, era una sorta di momento “lo dimo”)? La nuova stagione sarà anche l’occasione di fare un confronto tra due regine molto diverse, come Imelda Staunton ed Helen Mirren.
La Gran Bretagna di Tony Blair
Così come confronteremo il nuovo Tony Blair che ci ha presentato The Crown con quello di The Queen. Ma qui il confronto di The Crown sembra perso in partenza: Bertie Carvel, l’attore che fa Blair nella serie, è poco somigliante (il volto è spigoloso, duro) e poco carismatico. Il Michael Sheen di The Queen, oltre che grande attore, è stato molto somigliante a Tony Blair, e anche capace di rispecchiarlo nelle movenze, nei tic, nell’essenza. Sì, perché le varie stagioni di The Crown sono state anche la storia dei Primi Ministri che si sono succeduti nella vita della Regina, da Winston Churchill a John Major. E quindi la stagione 6 sarà anche quella del governo di Tony Blair. Ne abbiamo già avuto un assaggio proprio nell’ultimo episodio. Che ci ha raccontato come tutto, in Blair, fosse new, nuovo: New Labour, New Britain (è così che vuole intitolare anche il nuovo yacht che “affitterebbe” alla Regina), New Government. E allora il racconto di The Crown 6 sarà anche quello di quella “Cool Britannia” che negli anni Novanta era al centro del mondo.
Il Principe Carlo, da sempre all’opposizione
Sì, la nuova Cool Britannia era quella del Britpop, delle band come Bulr e Oasis che dominavano il mondo come i Beatles e i Rolling Stones, della nuova ondata di registi britannici come Danny Boyle e Guy Ritchie, del calcio inglese che, liberato dagli hooligan, si avviava a dominare il mondo come fa oggi. Sarà interessante vedere come in The Crown entreranno degli sprazzi di società, oltre al racconto della Corona. Ci sarebbe modo di inserire molta grande musica. Delle band di cui sopra abbiamo detto. Ma in quella storia ci starebbero anche Elton John, che cantò Candle In The Wind ai funerali di Diana, e i Duran Duran, che si esibirono al concerto in suo onore a Wembley. Ma The Crown 6 sarà anche il racconto di Carlo, del suo percorso verso il rinnovamento della monarchia, e della storia con Camilla Parker Bowles che proverà ad essere ufficializzata. Si prospetta una stagione memorabile. E vederla ora che sappiamo che il Principe Carlo è ormai Re Carlo III, e avremo vissuto la sua incoronazione, la prossima primavera, avrà un sapore molto particolare. Su Carlo, la battuta più memorabile finora è stata quella del Tony Blair di The Crown: “Per lui è come stare per sempre all’opposizione. Ho sofferto io per 14 anni, immagino come deve stare lui che ci sta da 50”.