Il film L'ora legale in streaming legale completo è disponibile in italiano su Prime Video, Itunes, NowTv, SkyGO, RakutenTv, Infinity+, Timvision. Per ogni piattaforma streaming scopri se puoi guardare in abbonamento, noleggio, acquisto con prezzi per la versione SD, HD e 4K e con audio e sottotitoli in italiano (ITA) e inglese (ENG).
IN STREAMING SU: | ABBONAMENTO | NOLEGGIO | ACQUISTO |
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IN STREAMING SU: Prime Video | Non disponibile | 3.99 € (HD, SD) | 6.99 € (SD, HD) |
IN STREAMING SU: Itunes | Non disponibile | 3.99 € (HD, SD) | 6.99 € (SD, HD) |
IN STREAMING SU: NowTv | Guarda Ora | Non disponibile | Non disponibile |
IN STREAMING SU: SkyGO | Guarda Ora | Non disponibile | Non disponibile |
IN STREAMING SU: RakutenTv | Non disponibile | 3.99 € (HD) | 6.99 € (HD, SD) |
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Regia: Ficarra & Picone
Genere: Commedia
Anno: 2017
Paese di produzione: Italia
Attori: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Vincenzo Amato, Leo Gullotta, Antonio Catania, Tony Sperandeo
Durata: 92′
Distribuzione: Medusa
La trama de L’ora legale narra la storia di Salvatore e Valentino, proprietari di un chiosco di bibite in una cittadina siciliana: i due sono entrambi parenti del nuovo candidato sindaco, che si oppone alla giunta in carica promettendo migliorie, in n cambio di rotta rispetto all’amministrazione precedente. I due, per essere sicuri di poter ottenere vantaggi per la propria attività commerciale a prescindere dal risultato delle elezioni, appoggiano ciascuno un candidato diverso; Valentino si schiera al fianco dell’outsider, mentre Salvo sceglie la strada della continuità e supporta il sindaco uscente….
Il film ha vinto il Nastro d’Argento 2017 come Miglior Commedia, e ha riscosso un grande successo di pubblico, nonostante le tematiche serie affrontate; in un’intervista all’epoca dell’uscita, Ficarra e Picone hanno dichiarato a proposito: “Siamo contenti che sia piaciuto, perché abbiamo proposto un finale non consolatorio, aperto agli interrogativi e all’impegno. La gente poteva non capire, invece ne è stata stimolata, aveva bisogno di discutere e lo ha fatto soprattutto sui social; è stata una bella soddisfazione perché, in fondo, sul banco degli imputati c’eravamo tutti. Abbiamo posto la domanda: quanto siamo responsabili del marcio?”