Dopo anni di binge watching, Netflix potrebbe abbandonarlo in favore dell’antica formula del rilascio settimanale dei singoli episodi: l’uscita cadenzata ogni sette giorni è stata adottata anche da Disney+ e da Prime Video per la serie evento Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Nonostante il parere degli analisti, comunque, il CEO di Netflix, Reed Hastings, non sembra ancora convito.
Netflix ha inventato il binge watching è a breve potrebbe decidere di abbandonarlo, come dicono i rumors che arrivano da oltreoceano. Il rilascio immediato di una serie, secondo gli analisti, crea meno hype nell’utente, il prodotto viene “cotto e mangiato” in poco tempo e, dopo la prima settimana, sui social l’argomento viene già abbandonato a favore di una nuova serie. Diverso l’approccio adottato da piattaforme streaming come Disney+, HBO Max e Prime Video che, per i loro prodotti di punta, hanno optato sulla disponibilità settimanale dei singoli episodi. Marvel, Star Wars, Il Signore degli Anelli, Il Trono di Spade e House of the Dragon sono tutti marchi di alto livello nella programmazione TV e l’attenzione settimanale che i social media dedicano, ho hanno dedicato, a loro è considerevolmente più alta di qualsiasi uscita di Netflix.
La piattaforma streaming ha notato che nelle ultime serie di grande successo, come The Witcher o The Sandman, l‘hype è svanito nel giro di pochi giorni. Nel caso della serie di The Sandman l’effetto sorpresa della pubblicazione dell’episodio bonus ha riportato la serie di Neil Gaiman al centro delle discussioni social. In pratica, mentre una serie di successo Netflix è argomento di discussione per sette/dieci giorni, una serie a cadenza settimanale rimane in tendenza anche dieci settimane.
Un primo segnale del cambiamento si è visto con Stranger Things, che è stata divisa in due parti, così come è successo per la stagione finale di Ozark. I rispettivi cliffhanger, e le teorie dei fan, hanno tenuto l’argomento vivo per parecchie settimane, fino alla pubblicazione sulla piattaforma streaming della seconda metà degli episodi. Per il momento, l’unico restio al cambiamento è il CEO di Netflix, Reed Hastings, ma gli analisti sono in pressing per fargli cambiare idea.