Lo chef Jock Zonfrillo era scozzese emigrato in Australia ma di origini italiane. Suo padre Ivan infatti era di Scauri in provincia di Latina, mentre sua madre era di Dalmellington, nell’Ayrshire. Aveva anche una sorella, Carla. Zonfrillo, il cui vero nome era Barry, era felice della ricchezza delle sue origini, e amava sperimentare i piatti della tradizione italiana arricchiti con ingredienti di altre culture. Lo chef aveva detto che veniva in Italia due volte all’anno e che amava la varietà dei piatti della nostra Penisola, da Nord a Sud, e aveva aperto un chiosco ristorante dal nome “Nonna Mallozzi” dove serviva piatti di street food italiano.
“La Cacio e Pepe è un piatto a cui sono molto affezionato, così come la carbonara”, aveva detto Zonfrillo, spiegando che gli ricordava la cucina di suo nonno Bernardo. Nel suo ristorante ne aveva preparata una versione arricchita da pepe Dorrigo, una specialità australiana. “Questo è l’epitome della cucina fusion, ma rispettosa. La gente la ama perché hanno avuto modo di capire un po’ di più di quello che sono io, perché la cucina italiana scorre nel mio sangue ed è parte della mia storia”
Insieme alla comunità locale di aborigeni aveva preparato anche il risotto, sempre con un occhio alla tradizione italiana e agli ingredienti locali. “In questo modo i bambini hanno avuto modo di riconoscere gli ingredienti tradizionali della loro cultura, ma hanno anche imparato qualcosa su questi chef italiani che sono arrivati dall’altra parte del mondo ed erano entusiasti di scoprire la loro cultura”
Il successo del cuoco era arrivato con il suo ristorante Orana che lo aveva portato a diventare uno dei giudici di Masterchef più famoso in tutto il mondo. Ciò che colpiva dello chef era sicuramente la sua bravura nel riuscire a imporsi con colpi di scena e voglia di cambiare le carte in tavola anche rispetto a piatti della tradizione.
Tantissimi colleghi avevano un buon rapporto con Jock, come dimostrano le reazioni sconsolate di personaggi molto celebri come Gordon Ramsey e Jamie Oliver. Tra i grandi meriti di Zonfrillo c’è sicuramente quello di essere stato il primo a portare nell’alta cucina internazionale i piatti degli aborigeni australiani. Quando lo chef si è trasferito in Australia aveva scelto di muoversi nelle periferie proprio per conoscere la cultura degli aborigeni che lo stimolavano molto sotto diversi punti di vista.
La cucina di Jock Zonfrillo era molto naturale, legata all’essere sostenibile e riuscire a portare cibi sani e anche gustosi a tavola. Orana, il suo ristorante, era un locale gourmet che rendeva i clienti protagonisti di un viaggio all’interno del mondo aborigeno con erbe e spezie davvero molto particolari da provare. Jock non ha mai dimenticato le sue esperienze italiane, Lo chef è morto nel 2023 in seguito ad una malattia con la quale lottava da tempo.