Ricostruiamo il caso di femminicidio di Cinzia Fusi, la ragazza di 34 anni uccisa nel 2019 a Copparo (Ferrara) dall’ex compagno e datore di lavoro Saverio Cervellati, con il quale aveva avuto una relazione segnata da gelosie e dipendenza affettiva. Fusi fu massacrata in un garage con cinque colpi di mattarello.
Cinzia Fusi vive a Cologna, in provincia di Reggio Emilia, quando conosce Saverio Cervellati, l’uomo 56 anni, gestisce una bottega, Spendi Bene, a Via Primicello, a Copparo, è sposato e ha due figli. Il suo matrimonio, nonostante i soliti alti e bassi di una coppia, si può definire una convivenza serena, fino al 2006, quando lui conosce Cinzia. La ragazza è in cerca di un lavoro, viene assunta come commessa, e ben presto il rapporto lavorativo tra lei e Cervellati si trasforma in una relazione.
Cinzia vive a casa dei genitori ai quali nasconde la sua relazione, sa che non approverebbero. Anche Saverio Cervellati, ovviamente, nasconde la sua relazione alla moglie. Questo rapporto clandestino, nascosto a tutti, porta Cinzia ad isolarsi. Col tempo il suo unico punto di riferimento diventa Saverio, da cui dipende totalmente, sia affettivamente che economicamente, essendo il suo datore di lavoro.
La relazione a questo punto si trasforma, lui diventa possessivo e geloso. Il tempo passa e Cinzia si convince che il suo amante non lascerà mai la moglie ed i figli. La gelosia di Saverio si trasforma in ossessione: l’uomo è convinto che la ragazza lo tradisca, alza anche le mani su di lei.
Cinzia decide di lasciare Saverio, ma la situazione precipita: Cervellati inizia a controllarle il PC, il telefono, segue le sue attività sui social e scopre che la ragazza chatta con un altro uomo. La mattina del 24 agosto 2019 le invia un messaggio chiedendole di passare una giornata al mare. Lei accetta e si danno appuntamento nel garage che si trova vicino al negozio dove lavorano. Arrivati sul posto, mentre sistemano in auto le cose da portare, i due iniziano a litigare. Saverio Cervellati colpisce Cinzia Fusi con un mattarello, per cinque volte. Subito dopo chiama la polizia, dicendo di aver ucciso la moglie. Cinzia morirà più tardi in ospedale
Saverio Cervellati viene arrestato e rinviato a giudizio e condannato all’ergastolo. Nell’aprile del 2022, la Corte Costituzionale ha confermato in via definitiva l’ergastolo, respingendo la richiesta di attenuanti presentata dai legali dell’imputato.