La serie tv sequel di City of God verrà prodotta dalla HBO Max; l’annuncio arriva dal regista del film brasiliano del 2002 Fernando Meirelles, che ha anche rivelato che sta cercando di realizzare una serie sui supereroi brasiliani basata sul fumetto “Cidadão Incomum”.
In ogni edizione di CCXP, un artista brasiliano viene premiato per il suo contributo all’industria dell’arte e per l’espansione del talento del Paese oltre i suoi confini. Quest’anno è stato premiato l’acclamato regista Fernando Meirelles. Salito sul Thunder Stage per essere intervistato, il regista ha rivelato alcuni progetti che non vediamo l’ora di scoprire. Il maggiore di questi e anche il più entusiasmante è, ovviamente, la serie sequel del film candidato all’Oscar City of God.
L’acclamato dramma ha messo in luce il mondo crudele in cui sono costrette a vivere le comunità povere e di colore in Brasile. Tuttavia, sono passati 20 anni dall’uscita del film e il Brasile è cambiato molto da allora, e la serie City of God si propone di rispecchiare la sua attuale situazione.
Ancora oggi, il razzismo è uno dei problemi fondamentali del Brasile, e le persone che nascono nelle comunidades sono ancora vittime di continui pregiudizi. La differenza è che, oggigiorno, più persone riconoscono il problema e si impegnano a destigmatizzare queste comunità. Come dice lo stesso Meirelles, City of God “parlava dei difetti delle comunidades. Questa volta si parlerà del potere di quelle comunità“. Collider ha dichiarato che la sceneggiatura della serie è in fase di ultimazione e lo streamer prevede di girarla nel 2023.
Fernando Meirelles ha parlato anche di un altro progetto che sta cercando di far decollare da anni. Intitolata Cidadão Incomum (Cittadino insolito), la serie sarebbe basata su un attore in difficoltà che un giorno si sveglia e scopre di avere dei superpoteri. Decide quindi di recitare la parte della sua vita: Un supereroe. Dal romanzo originale a cui la serie si ispirerebbe è nata poi una storia a fumetti di sei numeri, che Meirelles vorrebbe adattare. Tuttavia, il regista ha rivelato di aver avuto difficoltà a convincere le piattaforme di streaming a finanziare il progetto.