Enrico Montesano è stato espulso da Ballando con le Stelle per aver indossato una maglietta con il motto e il simbolo fascista della Decima Mas. Il gesto dell’attore romano è stato considerato particolarmente grave perché la flottiglia MAS, dopo l’armistizio del 1943, si schierò al fianco dei tedeschi e del terzo Reich macchiandosi di numerosi crimini di guerra contro la Resistenza.
La decima flottiglia MAS prende il nome dall’acronimo “memento audere semper” (Ricorda di osare sempre), il motto di Gabriele D’Annunzio. La MAS acque nel 1941 come reparto speciale della Marina Italiana, allora chiamata Regia Marina Italiana. Protagonista dal 1941 al 1943 di numerose incursioni belliche, come quella di Alessandria d’Egitto del 19 dicembre 1941 nella quale affondarono la Valiant e la Queen Elizabeth, due fiori all’occhiello della marina britannica.
Nel 1943, prima dell’armistizio, il comando della X flottiglia MAS, era stato assunto da Junio Valerio Borghese. Dopo la resa degli italiani, Borghese rese la MAS autonoma continuando la guerra al fianco dei nazisti e del Terzo Reich, come parte integrante della Marina Nazionale Repubblicana. Junio Valerio Borghese era considerato un eroe dai fascisti e circa quindicimila uomini, molti dei quali giovanissimi, decisero di seguirlo, non accettando l’Armistizio.
Dopo un attacco contro un treno Parma-La Spezia in cui morirono alcuni maro’ della Decima, la MAS ordinò un rastrellamento che portò alla morte di 12 partigiani. Gli uomini della flottiglia, durante quegli anni, parteciparono ad azioni violente anche contro la popolazione civile, come la strage nazista di Forno, in provincia di Massa, quella di Crocetta del Montello, dove sei partigiani furono torturati tramite fustigazione e ustioni con stracci imbevuti di benzina e accesi a quella di Borgo Ticino, considerate crimini di guerra.

L’ideologia fondante del corpo era basata sul nazionalismo e sul combattentismo, in cerca della “bella morte” in battaglia e dell’eroismo per riscattare l’onore della nazione italiana dopo la resa agli alleati e il tradiimento agli alleati nazisti. Ciò trovava espressione nello scudetto in cui era disegnata una X sormontata da un teschio con una rosa in bocca. L’immagine del teschio con la rosa in bocca veniva dal capitano di corvetta Salvatore Todaro: poco prima di morire aveva espresso il desiderio di un distintivo per la Xª che rendesse l’idea che la morte in combattimento era una cosa dolce, come il profumo di un fiore.