Eva Robin’s a Belve ha raccontato molti particolari della sua vita, compreso il motivo per cui non ha mai fatto l’intervento chirurgico di transizione per diventare donna e qual era il suo obiettivo finale. L’attrice ha spiegato anche perché non ha sposato la donna a cui è stata legata per anni.
Eva Robin’s, ospite di Francesca Fagnani a Belve, ha spiegato che le due volte in cui è arrivata quasi al matrimonio è stata con due donne. “Non ho mai desiderato sposare un uomo – ha detto – l’uomo per me è un universo erotico, e se inizi a spogliarlo di quello, ad ascoltare i suoi problemi, che poi diventano i tuoi, crolla tutto“. Eva non ha sposato la donna bolognese con cui è stata legata per anni perché ha preferito “tenerla come amica, sposandola la nostra amicizia sarebbe stata in pericolo”.
Eva Robin’s da adolescente ha iniziato a prendere gli ormoni. “Io volevo fermare la mia parte maschile, non volevo farmi crescere i peli.” La Robin’s non ha mai completato la transizione perché “Il mio obiettivo non era diventare una femmina, il mio modello era Tazio, il personaggio di Morte a Venezia di Luchino Visconti. Ma la situazione mi è sfuggita di mano e sono diventata femmina”.
“Diventare donna non era una vocazione, ma un modo per sopravvivere – continua Eva Robin’s – Appena ho iniziato a sperimentare, tingendomi i capelli, ho capito il potere che avevo sugli uomini e come sfruttarli per farmi mantenere”. In quel periodo Eva aveva quattro amanti sui trent’anni, che le davano dei soldi “Sì, c’è stata una forma di meretricio. Mi piaceva la seduzione. Mia madre non mi ha mai detto nulla perché quei soldi servivano, era l’unica forma di sostentamento”.
Eva Robin’s ha aggiunto anche di aver ricevuto proposte economicamente importanti per recitare in film a luci rosse: “Ho ricevuto la proposta di girare cinque film in dieci giorni. Ho rifiutato. Non mi sentivo adeguata. I miei genitali non erano adatti ad essere visti sul grande schermo” ha concluso.