Eva Robin’s ha rivelato a Francesca Fagnani, durante la prima puntata di Belve, della violenza subita quando aveva otto anni. L’attrice ha affrontato questo doloroso argomento spiegando che per lungo tempo si è convinta di essere stata lei ad aver sedotto l’uomo.
Un segmento del racconto di Eva Robin’s a Francesca Fagnani è stato dedicato alla violenza di cui fu oggetto quando era piccola. Nata Roberto Coatti, Eva Robin’s aveva appena otto anni quando fu costretta a subire il sopruso di cui ha raccontato a Belve. Ad aver compiuto il gesto fu, come spesso succede, un amico di famiglia, uno che frequentava regolarmente la sua casa.
“Lei pensa che un bambino di 8 anni possa sedurre un adulto?”, le chiede la giornalista, riprendendo alcune sue vecchie interviste. “Io non sapevo le conseguenze del modo in cui ero attratta da questo adulto. Me lo ricordo affascinante e ricordo tutti i passaggi fino al momento prima del contatto”, racconta Eva Robin’s. L’attrice lo ripete: “Ricordo tutto un attimo prima della fellatio, dopo ho rimosso. Se lo definirei un pedofilo? Oggi sì, credo che purtroppo fosse un pedofilo”.
“A 11 anni invece un archeologo mi ha iniziata al sesso, lui ne aveva di 65 anni”, racconta Eva. “Come poteva essere paritario questo rapporto vista la differenza d’età?“, le chiede la conduttrice di Belve. “Mi ha incantato con dei minerali, aveva questa teca con tutti minerali, varie pietre che mi mostrava sulla riva di un fiume” dice Eva Robin’s “dopo un pomeriggio passato sulla riva del fiume mi insegnò come ‘venire a gusto’, come si dice in bolognese, ovvero come masturbarmi“.