Anche Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e attuale moglie di Paola Turci, si pone contro l’ultimo provvedimento del Governo in favore dei diritti delle coppie LGBT. Il Viminale, infatti, ha imposto lo spot alle registrazione dei figli delle famiglie arcobaleno presso l’anagrafe. Questa decisione va contro le precedenti scelte del Sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva annunciato il via alla registrazione all’anagrafe per i figli di coppie omogenitoriali. Francesca Pascale sarà in piazza a presidio per le famiglie arcobaleno a Milano.
Lo conferma lei stessa a Repubblica con queste parole: “Siamo in un Paese che permette ai criminali di sposarsi e procreare, mentre agli omosessuali non è concesso né l’uno né l’altro diritto, benché noi paghiamo le tasse esattamente come gli eterosessuali. Gli omosessuali di questo Paese, e non solo, sono considerati peggio dei criminali”. Questa osservazione è stata anche esternata da Tommaso Zorzi, content creator e presentatore tv, che nelle sue storie su Instagram in merito a questa scelta del Governo aveva commentato: “Sono omossessuale. Se domani mi sposo e voglio diventare padre, in questo paese non lo posso fare. Pago le tasse come tutti, ho i doveri di tutti, ma non gli stessi diritti“.
Sempre Francesca Pascale si era poi soffermata a parlare delle recenti dichiarazioni del nuovo segretario del PD, Elly Schlein: “Sono le mie battaglie da tempo. Schlein ha la stessa visione sui diritti […] Abbiamo un governo che ci dice con la lama tra i denti come vivere la nostra vita coniugale quando nessuno di loro rappresenta la ‘teoria della famiglia tradizionale’ che rivendicano puntualmente con odio, violenza e populismo cercando di spaventare le persone meno informate”. La stessa Schlein sarà alla manifestazione insieme a Francesca Pascale e altri esponenti politici e partiti che hanno aderito come Emma Bonino e Chiara Appendino.