La Gialappa’s Band è tornata in tv con tante novità e nuovi personaggi, ma molti si chiedono perché Carlo Taranto non c’è. La risposta è semplice: non ha più voglia di lavorare. GIà da qualche anno aveva diradato la sua presenza nei progetti della Gialappa’s, ma “il Covid è stato il fattore scatenante che lo ha spinto a smettere di lavorare” – hanno spiegato i Gialappi in un’intervista al Corriere.
In un’intervista del 2025 al Corriere della Sera, il gruppo ha specificato che non c’è stato alcun litigio con Carlo Taranto, anzi hanno scritto anche un libro insieme, ma online. Al quotidiano, Marco Santin e Giorgio Gherarducci, hanno spiegato chiaramente che il signor Carlo non ha intenzione di spostarsi dalla Liguria e in generale ha diradato i suoi impegni professionali. Santin ha dichiarato:
“Carlo da un po’ di tempo era meno presente. Già da qualche anno aveva fatto un passo indietro e il suo contributo si era via via assottigliato: preferiva stare collegato dalla Liguria e alle Iene — complice il ritardo del segnale — riusciva anche a intervenire poco. A Rai dire Niùs (2017) si era anche sfilato come autore. Poi credo che il Covid sia stato il fattore scatenante che lo ha spinto a smettere di lavorare. Ci manca soprattutto nelle radiocronache e nei Sanremo, ma non gli chiediamo più se vuole tornare, sappiamo già la risposta, ma questa rimane sempre casa sua”

In una precedente intervista del 2023, sempre al Corriere della Sera, i Gialappi, a proposito di Carlo, avevano spiegato:
“Abbiamo provato a coinvolgerlo, ma è stato netto. A me spiace soprattutto per lui, perché alla fine quando si convince a tornare poi si diverte parecchio”.
Nonostante i tentativi del gruppo di coinvolgerlo nuovamente, la sua decisione è stata ferma: la fatica era diventata insostenibile rispetto al piacere di fare questo lavoro. La motivazione principale è, dunque, legata a un desiderio personale di rallentare e allontanarsi dall’intenso impegno richiesto.
Carlo Taranto era già assente da alcune delle ultime attività della Gialappa’s Band, come le trasmissioni su Twitch, dove Santin e Gherarducci ironizzavano sulla sua mancanza, sottolineando come fosse lui a curare aspetti organizzativi fondamentali, come la gestione della scaletta. Proprio per questo, la sua assenza è stata rilevante anche da un punto di vista organizzativo e creativo. Giorgio Gherarducci, in particolare, ha evidenziato come Taranto fosse cruciale nelle cronache sportive e nella preparazione dei contenuti, dimostrando quanto il trio fosse bilanciato nella sua composizione originaria.
Ironicamente infatti i colleghi avevano specificato: “Ci mancherà molto, soprattutto quando dovremo mandare la pubblicità”. Proprio Carlo era quello che “minacciava” il pubblico: “Chi cambia canale è un…”. Un tormentone che ha accompagnato gli italiani per molto tempo. Giorgio Gherarducci ad aprile aveva aggiunto:
“Spiace che Carlo si levi questo piacere… poi di noi tre è quello che ha la memoria migliore, infatti non avremmo potuto fare il nostro libro, Mai dire noi, senza di lui. Ci manca, certo, anche a livello organizzativo: per come curava la scaletta o nella parte delle cronache, ad esempio quelle che abbiamo fatto con i Mondiali, gli Europei o per Sanremo. La formula a tre per la Gialappa’s Band era giusta, ma evidentemente per lui la fatica era superiore al divertimento”
Visualizza questo post su Instagram