Il Codacons, dopo quanto accaduto a Marco Bellavia al Grande Fratello Vip 2022, ha denunciato il cast e il conduttore del programma per violenza privata. Un esposto è stato presentato alla Procura di Roma da parte dell’associazione per la difesa dei consumatori. La denuncia è stata estesa anche ai vertici Mediaset, responsabili del programma. L’associazione ha presentato analogo esposto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La prigione dorata dei concorrenti del Grande Fratello Vip 2022, “costretti” a stare chiusi tra le quattro mura della casa più spiata d’Italia, in cambio di lauti cachet, potrebbe trasformarsi in una vera prigione, con tanto di sbarre. Il Codacons, la stessa associazione per la difesa dei consumatori che una settimana sì e l’altra pure denuncia Fedez e Chiara Ferragni, ritiene che contro Marco Bellavia, i concorrenti del Grande Fratello Vip 2022 abbiano commesso violenza privata. Nell’esposto si chiede l’applicazione dell’articolo 610 del Codice Penale, che prevede la reclusione fino a quattro anni. La denuncia è stata estesa anche al conduttore del programma e ai vertici Mediaset.
Il Codacons ha chiesto anche l’intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che dovrebbe accertare eventuali violazioni, da parte di Mediaset, delle disposizioni vigenti in materia di Telecomunicazioni.
Il Codacons nel suo esposto ha scritto: “Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che oltre a rappresentare una forma di violenza sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane“, scrive l’associazione. “Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso. Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità dei concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset. L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che ‘Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni’, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione – spiega il Codacons. All’Agcom l’associazione chiede invece di adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi“.