Il cadavere di una donna è stato sezionato durante un programma televisivo: Toni Crews, questo il suo nome, prima di morire aveva dato il suo consenso rinunciando all’anonimato. Il documentario My Dead Body ha raccontato la vita della Crews, morta a causa di un tumore a soli 30 anni.
Il programma non era adatto ai deboli di cuore: durante la dissezione televisiva, la parte superiore del cranio di Toni Crew è stata asportata per rivelare il cervello all’interno. Il pubblico che ha commentato il programma, ha detto che, proprio in questo momento, il rumore del gesto li ha fatti sussultare dal divano.
Naturalmente, il corpo della donna è stato trattato con grande rispetto, la Crews è stata la prima persona in Gran Bretagna a donare il suo corpo alla scienza per l’esposizione pubblica, rinunciando al suo diritto all’anonimato. Madre di due bambini piccoli, è morta a soli 30 anni, dopo che un raro tumore della ghiandola lacrimale si è diffuso in tutto il corpo.
Il corpo senza vita di Toni Crews, cereo e gonfio, era irriconoscibile rispetto alle fotografie mostrate nel corso del documentario. La professoressa di anatomia, Claire Smith, ha iniziato proprio togliendole il cranio. Le riprese sono state effettuate con moderazione, senza il voyeurismo che spesso vediamo nei medical drama televisivi.
Le scene di dissezione, sono state intervallate dalle parole della stessa Toni Crews, tratte dalle pagine del suo diario e dai post sui social media, con la sua voce ricreata utilizzando la tecnologia AI. Alla fine del programma, sono state ascoltate le lettere che aveva scritto ai suoi figli da leggere dopo la sua morte, in cui li esorta ad essere gentili, felici e grati.