Il 17 novembre 1983 i Depeche Mode, giovane gruppo pop – rock inglese sono ospiti a Superflash, quiz di Fininvest condotto dal decano Mike Bongiorno, per presentare il nuovo album; come da prassi in questi casi, dopo una breve introduzione, gli ospiti musicali eseguono un brano (in questo caso Everything Counts) per poi sottoporsi a una breve intervista promozionale, in cui il conduttore li espone, con il suo consueto sarcasmo, a una sorta di pubblico ludibrio, presentandoli come degli alieni sbarcati sulla Terra da un pianeta lontano.
Con il suo inimitabile stile paternalistico e rassicurante insieme, da impettito uomo di tv, Bongiorno introduce infatti quattro (allora sconosciuti) ragazzi inglesi) alla platea nazional -popolare cui si rivolge giornalmente, sfornando il massimo del suo didascalismo
“Stanno presentando un genere musicale nuovo, uno stile nuovo, un suono nuovo… hanno anche un nome piuttosto strano. Nonostante siano inglesi, hanno scelto un nome francese; ci faremo spiegare cosa significa e perché hanno scelto questo nome”
Terminata l’esecuzione del brano, Mike raccoglie a sé i quattro spaesati ragazzi, e dopo aver ribadito come la loro musica si rivolga ad un pubblico giovane (“questo pop elettronico piace molto ai giovani” inizia la vera e propria intervista, condotto in un misto di italiano e inglese: l’approccio particolare del conduttore si nota immediatamente, a partire dalle presentazioni
Mike: Come ti chiami?
Gahan: Dave
Mike: [Al pubblico] Dave, sarebbe Davide… lui lo dice con un po’ di accento. [Rivolto a Martin Gore] poi qui abbiamo..
Gore: Martin
Mike: Are you a boy or a girl?
Martin: I’m a boy!
Mike: [al pubblico] Gli ho chiesto se è maschio o femmina, perché sembrava una femminuccia. And who are you? [rivolto ad Andy Fletcher]
Fletcher: I’m Andy
Mike: Ecco, lui è Andy, ed è talmente spaventato che ha i capelli tutti dritti. Sembra Stanlio!
Da qui, parte una digressione musicofila a sfondo geografico in cui Mike si atteggia sempre più da “maestro con i ragazzini”, come avrebbe poi chiosato Linus anni dopo, commentando l’intervista durante una puntata di Deejay chiama italia
Mike: Che strumento è questo?
Andy: A kind of an oboe
Mike: Una sorta di oboe particolare… Where did you get it? – Dove l’hai preso?
Andy: In a shop (In un negozio)
Mike: Yeah, i know that, but where did this instrument came from? [Sì, certo, ma lo strumento da che paese viene?]
Andy: I don’t know [Non lo so]
Mike: From Asia, India, probably [Rivolto a Dave Gahan, in italiano] Questo dev’essere il più intelligente dei quattro, l’ha detto subito anche lui da dove veniva lo strumento, dall’India
Si passa poi alla questione vestiario: Mike bacchetta i quattro, per un abbigliamento a suo dire troppo funereo, inadatto alla loro età
Mike: Siete moderni, ma vi vestite di nero, che è tanto triste. Why you don’t wear red or green? (Perché non il verde o il rosso?)
Dave: It’s the in colour right now’
Mike: Ah, davvero, è il colore che va più di moda? Io non lo sapevo, ma loro dovrebbero, visto che hanno scelto un nome che significa ‘moda pronta’. In studio mi confermano che vuol dire questo
Dave: Per noi questo nome non significa niente, l’abbiamo trovato in una rivista, e ci è piaciuto subito
La giocosa intervista si conclude con un buffo siparietto in cui Mike, dopo aver augurato il meglio alla band, tocca con la mano i capelli di Dave, il quale divertito, reciproca il gesto.