Lilli Gruber e gli orecchini della discordia. A causa dei gioielli firmati da Vhernier, indossati nel programma Otto e mezzo, Striscia la Notizia ha insinuato che la nota giornalista e l’emittente la 7 abbiano fatto pubblicità a un noto marchio di gioielli. “Ci chiediamo se per l’Ordine dei Giornalisti sia normale che una giornalista professionista come Lilli Gruber possa indossare in onda, di continuo, monili di una stessa griffe senza incorrere in sanzioni” Non è tardata ad arrivare la risposta di La7 che ha evidenziato come non ci fossero fini promozionali.
Il programma ideato da Antonio Ricci ha evidenziato sul suo sito: “Per Urbano Cairo, l’editore di La7, è accettabile che uno spazio giornalistico diventi un atelier di moda? Se così fosse anche gli ospiti dovrebbero adeguarsi”. Proprio La7 ha voluto rispondere alla trasmissione di Canale 5, evidenziando: “Né la dottoressa Lilli Gruber, né l’emittente stessa hanno in essere alcun contratto pubblicitario, di sponsorizzazione o altro tipo, con l’azienda Vhernier”.
La Vhernier è l’azienda che produce gli ormai celebri orecchini indossati da Lilli Gruber durante il telegiornale e che hanno alzato un gran polverone. Non era la prima volta che si azzardavano polemiche sulla nota giornalista per aver indossato quel brand di gioielli durante il programma Otto e Mezzo in onda proprio su La7. Per la Gruber infatti Striscia la Notizia ha parlato di “sfoggio reiterato”, sottolineando dunque che era difficile credere si potesse trattare di una casualità. Gruber non è l’unica giornalista che incappa nel gioiello-gate. Di recente ha fatto discutere anche il ciondolo a forma di Africa di Federica Sciarelli, ma per ragioni politiche.