Scopriamo il significato di Made in Italy, la canzone con cui Rosa Chemical prende parte al Festival di Sanremo 2023. Un inno alla libertà e all’uguaglianza, al vivi e lascia vivere, tramite il quale il rapper italiano punta il dito contro gli “stereotipi sbagliati”, rispondendo così in musica alla polemica che lo ha riguardato nei giorni che hanno preceduto la kermesse canora. “E adesso lasciateci fare il sesso, l’amore, il sogno, la storia (Made in Italy)”, canta l’artista. Non chiede mica la luna, no?
Il Festival di Sanremo 2023 segna il debutto di Rosa Chemical sul palco del Teatro Ariston in qualità di concorrente ufficiale. Già nel 2022, il rapper italiano si era presentato al pubblico di Rai1 duettando con Tananai nella serata delle cover. Il brano scelto per un’occasione così speciale è Made in Italy che, con questo titolo, non poteva che contenere diversi riferimenti alle eccellenza italiane, da quelle musicali (Celentano, Vasco Rossi e Renato Carosone, con la sua indimenticabile Tu vuo’ fa l’americano) a quelle rinascimentali (L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci). “Made in Italy” è stata anche un’espressione ripresa nei mesi scorsi in ambito politico, con la proposta di un liceo del Made in Italy, finalizzato a valorizzare qualità, creatività, tradizione e cultura italiana. Già dal titolo potremmo dunque individuare una sorta di “provocazione”, che all’interno del testo diventa ancora più esplicita.
Sin dalle prime parole (“Fammi sentire quanto sei italiano“), Rosa Chemical prende in giro gli stereotipi dell’italianità, ovvero quelli che, secondo certe tradizioni ottuse e antiquate, rappresenterebbero “il vero italiano”. Subito dopo, l’aspetto linguistico lascia spazio alla sfera sessuale. Si parla di poliamore, di amore libero: “Nel momento piccante ti messaggia l’amante, ma va bene” e, ancora, “Da due passiamo a tre, più siamo meglio è“. Subito dopo, il rapper tira in causa anche il temibilissimo gender, descrivendo l’immagine di un uomo che indossa il rossetto (lui che indossa costantemente lo smalto, per buona pace di Pillon): “Ti piace che sono perverso, e non mi giudichi se metterò il rossetto in ufficio lunedì“. Insomma, in generale Rosa Chemical offre al pubblico una canzone in cui viene richiesta semplicemente la possibilità di essere liberi, di vivere al di fuori di schemi prestabiliti, senza fastidiose etichette che tentano sempre di incastrarti in una specifica casella della società. Non esiste “più italiano” o “meno italiano”, “più uomo” o “meno uomo”, “più giusto” o “più sbagliato”: “Love, love, love”, direbbe il caro Carlo Verdone di Un sacco bello.
Il testo di Made in Italy è firmato dallo stesso Rosa Chemical insieme a Paolo Antonacci, figlio di Biagio. Il rapper, nei giorni precedenti il Festival di Sanremo 2023, ha parlato del suo brano in gara, dichiarando: “È una canzone nata due anni fa per eliminare gli stereotipi sbagliati che ci sono in questo Paese. Il brano mette in primo piano l’amore, il sesso, la libertà, l’uguaglianza, il rispetto. Nasce per dare parola a tutti, quelli che la pensano come me, per dare una voce“. Ha quindi aggiunto un dettaglio che, ne siamo certi, potrebbe far discutere anche una volta che la gara sarà terminata: “La copertina del pezzo esce in due versioni, una su Instagram, la clean version, e una su Onlyfans, quella originale“.