Chissà cosa si prova a mettere in scena in prima persona alcune delle scene più iconiche della storia del cinema! Proprio quello che devono aver pensato i comici britannici quando hanno deciso di girare, per Sky UK, The Unofficial Science of Home Alone, special televisivo dedicato a Mamma, ho perso l’aereo, in cui vengono ricostruite cinque fra le più memorabili trappole che l’astuto Kevin (Macaulay Culkin) tende ai due ladri pasticcioni, Marv (Daniel Stern) e Harry (Joe Pesci) che vogliono derubargli casa approfittando dell’assenza dei genitori.
In dettaglio, quattro stunt provengono dal primo film e solo uno dal secondo, più precisamente la scena in cui Marv rimane folgorato impugnando un rubinetto collegato a un generatore di corrente. Le altre sequenze scelte da James Acaster e Guz Khan sono: Marv colpito da una latta di vernice scagliata giù dalle scale; Harry che si brucia la mano impugnando il pomello incandescente; la testa di Harry bruciata dalla fiamma ossidrica; la fuga di Harry e Marv lungo la corda, fuori dalla finestra.
Assistiti da un’equipe di medici e scienziati, pronti a gestire ogni evenienza nel corso dell’esperimento, i due comici si muovono su un set praticamente identico alla casa della famiglia McAllister, ambientazione del primo film, alternandosi nel ricreare le divertenti e pericolose trappole. Naturalmente, viene presa ogni precauzione per tutelare l’incolumità delle persone coinvolte, ma a volte questo non basta ed è necessario ripensare da capo la ricostruzione dello scherzo. Racconta un medico presente sul set
“A un certo punto Acaster mi chiede se, dopo essersi preso in faccia una latta piena di vernice, sarebbe finito dritto al camposanto. Gli ho risposto che non avrei neanche tentato di rianimarlo, se ci avesse provato!” Il comico decide quindi di “accontentarsi” di un colpo ben assestato in petto, peraltro ben protetto da una lastra di metallo.
Allo stesso modo Khan impugnerà una succosa bistecca a mo’ di guanto, per proteggersi dalle vampate di calore della maniglia bollente; poi, dopo aver indossato una tuta in gomma, indispensabile per evitare la folgorazione, e con un pannolino bagnato in testa, affronterà il fuoco della fiamma ossidrica sulla testa, proprio come Harry nel film (che però aveva solo un cappellino nero in testa!)
A questo proposito, Acaster ha commentato: “Non volevo farmi incenerire la testa! Più ci pensavo, più non capivo come avrebbero fatto a gestire il tutto in sicurezza. Poi ho saputo che non toccava a me farlo, e ho tirato un sospiro di sollievo. Sono questi i momenti in cui capisci di essere un pessimo amico: quando ti rendi conto che qualcun altro rischierà la vita al posto tuo, e ne sei felice!”
Ma il gran finale promette autentiche scintille: a essere ricostruita sarà l’iconica scena della corda: i due ladri della Banda dei Rubinetti tentano di uscire dalla finestra di casa McAllister servendosi di una corda tesa orizzontalmente; ma, mentre i due sono sospesi in aria, la corda viene recisa dallo sveglio Kevin con un paio di tronchesi e i malcapitati vanno a sfracellarsi contro un muro di mattoni per poi cadere a terra nella neve.
I due comici verranno ricoperti di pluriball, per protezione, ma prima è necessaria una prova sul manichino. Inizialmente, il manichino presente sul set viene sottoposto, così com’è, a una prova generale; in seguito alla pressione di un pulsante, si schianta contro il muro; i medici presenti sul posto effettuano una prima valutazione generale: fra costole incrinate, arti fratturati, polmoni perforati e un probabile danno agli organi, è necessario ripensare completamente l’esperimento.
Questa volta, il manichino viene ricoperto con della plastica, e al suo interno vengono riposti dei palloncini pieni di gelatina delle dimensioni delle interiora umane, per una simulazione più accurata degli effetti di un impatto così violento sugli organi. Via col pulsante, il manichino si schianta di nuovo contro il muro… e perde la testa!
Si rendono a questo punto necessari ulteriori approfondimenti. Khan e Acaster si avvicinano al manichino e scoprono che metà dei palloncini sono scoppiati. Uno dei medici presenti sul set elenca le possibili conseguenze dell’impatto: “La milza potrebbe perforarsi. Oppure il fegato.” Ma l’ultima parola spetta alla dottoressa Zoe Laughlin, responsabile dell’intero staff medico sul set. Il verdetto è (o sembra?) impietoso: “Il modo per sopravvivere a questa trappola? Non esiste. La scienza non può nulla. “
Lo speciale Unofficial Science of Home Alone presenterà anche interviste al cast dei film, a cura di Alex Brooker, e verrà anche ricreata la famosa scena della pizza a domicilio: dopo aver ordinato un cospicuo numero di pizze. Acaster reciterà agli ignari fattorini il noto monologo (Tieni il resto, lurido bastardo!) Acaster spiega: “Non volevamo fargli venire un infarto.. abbiamo avvertito in anticipo i proprietari delle pizzerie, che comunque, mi sono sembrati piuttosto perplessi.”
A proposito di paura, il comico aggiunge: “Il timore che traspare dalle nostre facce è reale. Per quanto tu possa essere protetto, se qualcuno ti lancia addosso una latta di vernice dall’alto delle scale, è normale tu abbia paura di finire decimato.”