Nel corso di una conversazione ilare e scanzonata, Margherita Buy ha confessato a Francesca Fagnani, conduttrice di Belve, la propria avversione per le scene di nudo e per le sequenze che prevedano qualsiasi tipo di intimità; l’attrice ha dichiarato infatti di fare il possibile per evitare che siano inserite nei film di cui è protagonista. Fra baci omosessuali – memorabille quello dato a Sabrina Ferilli sul set di Io e lei – e lenzuola usate come sudario, il disagio di Buy alle prese con scene di sesso è palpabile. Ha anche raccontato che le fu proposto un ruolo in un cinepanettone, forse Natale sul Nilo.
“Non mi sento proprio in grado di farle, mi vergogno, ho paura di essere giudicata da un partner maschile; una volta, durante una scena concitata con un collega francese, ero tutta scoordinata, e con un anello, gli ho ferito il naso, zac! Lui ha fatto mille storie tipiche da primadonna, e infatti da quel momento io non ho più lavorato in Francia. Lotto sempre col coltello tra i denti per farle togliere, dicendo che non sono necessarie. Una volta ci avevamo anche provato, ma ero lì, nel letto, avvolta nel lenzuolo che sembravo una mummia, pronta a essere violentata. Allora abbiamo deciso di lasciar perdere“.
A mettere in imbarazzo l’attrice più premiata del cinema italiano, pero, non sono soltanto i nudi; per portare a termine la scena del bacio a Sabrina Ferilli in Io e lei, addirittura, si rese necessario un supporto alcolico: “Sabrina aveva una borsetta con dentro vari grappini, e meno male, sennò… Poi alla fine, non sono stati nemmeno contenti, dicevano che il bacio non era abbastanza realistico. Con lei, devo dire, mi sono vergognata di meno; poi ha un gran fascino, e una pelle bellissima“.
Forse, anche per questo motivo, vederla in un cinepanettone sarebbe stato bizzarro. Eppure “sono addirittura venuti a casa mia per propormene uno, non mi ricordo quale, comunque in un posto lontanissimo, assurdo, forse il Nilo, non ricordo. Il ruolo? Sicuramente quello della moglie cornuta! Lì o sei la figa o la donna cornuta!
Nella stessa intervista Margherita Buy commentato le 19 candidature ai David di Donatello del film C’è ancora domani, con qualche simpatica frecciatina.