Matrimonio a tutti i costi su Real Time dal 24 febbraio 2024 e abbiamo avuto la possibilità di intervistare la conduttrice Michelle Carpente che ci ha raccontato quello che dovremmo aspettarci dalla nuova stagione del programma dedicato al giorno più bello delle nostre vite. Michelle ha anche dato dei consigli a chi sta per sposarsi e a chi vorrebbe fare il wedding planner, ma non sa dove iniziare.
Arriva la seconda stagione di “Matrimonio a tutti i costi”, cosa puoi anticiparci?
Nuove coppie e matrimoni in luoghi moooolto particolari! Non posso svelarvi molto ma quest’anno ci siamo sbizzarriti molto con le location. Non proprio luoghi tradizionali per un ricevimento di nozze…
Nel programma le coppie hanno un budget di 5mila euro per preparare il proprio matrimonio. A chi si sposa e vuole fare una cosa semplice quanto serve per convolare a nozze?
Il costo della marca da bollo! Questo è il costo di un matrimonio legale… scherzi a parte, sono tantissime le variabili, è impossibile rispondere senza sapere quali siano le esigenze ed aspettative della coppia.
Cosa non può mancare a un matrimonio?
Gli sposi!!!
Anche qui, scherzo…
Per me non può mancare il ballo! Che sia con pochissimi o molti invitati. Ballare e divertirsi è quanto di più bello possa vedere ad un matrimonio…
Cosa invece ritieni superfluo?
Tutto il resto. Non è esattamente superfluo ma diciamo che ci sono certe spese che possono essere tagliate in favore di altre ma sempre sulla base delle esigenze della coppia. Co sono sposi che mettono al primo posto la location, altri la musica ed altri ancora il cibo. Io chiedo sempre di fare una lista di priorità in modo da poter comprendere meglio come suddividere il budget a disposizione.
Parliamo di te, come sei arrivata a fare la wedding planner?
Iniziando a vedere i primissimi programmi legati a questo tema che intorno al 2010 uscivano su Real Time! Mi sono appassionata e da lì ho iniziato a seguire quelli che all’epoca erano i blog di settore. Poi sono andata a vivere a Londra e lì ho iniziato a formarmi nell’ambito degli eventi sportivi ma poi ho capito che la mia vera passione era quella di organizzare matrimoni, in particolare quelli di stranieri in Italia.
Il settore del wedding in Italia in che stato di salute è?
Ci sono diverse problematiche. La prima a mio avviso è la forte discrepanza tra le aspettative degli sposi e ciò che è in loro budget. Questo perché nei social e anche in molti programmi tv si vedono solo immagini fantasmagoriche quindi ogni coppia ha delle aspettative molto alte e resta spesso delusa su ciò che invece è nelle loro possibilità. La seconda problematica è che non esiste un albo, ci sono diverse categorie di associazioni di settore ma tutte segmentate quando invece servirebbe un’unica voce che possa anche dare delle indicazioni precise a tutta la filiera. Questa problematica si è vista molto durante il covid ma comunque a parte un iniziale entusiasmo nel voler fare networking tra i fornitori del settore, ad oggi non è più così e quindi è molto difficile avere una regolamentazione di prezzi, servizi e regole più generali che coinvolgano tutti.
Cosa puoi consigliare a chi si affaccia per la prima volta a questo campo?
Di avere pazienza e di fare molta gavetta. Culturalmente in Italia i matrimoni si organizzano in famiglia ma non è possibile organizzare da soli i matrimoni che si fanno adesso! Spesso sono coinvolti 15/20 fornitori diversi e solo un professionista può svolgere il compito di coordinare tutti e far si che l’evento fili liscio. Quindi non improvvisatevi, fate molta esperienza sul campo!