Ossi di seppia dedica la sua quattordicesima puntata, stasera su Rai3 alle 23:40, già su RaiPlay dal 13 dicembre, a Mike Bongiorno e al giallo della sua salma trafugata. Il fatto risale alla notte tra il 24 e il 25 gennaio 2011 quando, dal cimitero del piccolo comune piemontese di Dagnente, sparisce la bara del famoso conduttore TV. Violata la tomba di famiglia, i ladri fuggono da una via secondaria.
A narrare l’accaduto lo scrittore Giancarlo Liviano D’Arcangelo. “La reazione del paese fu di grande sgomento. Tra le ipotesi che andarono per la maggiore ci fu anche quella del satanismo. Perchè il Piemonte è abbastanza noto per tradizioni legate a pratiche sataniste e alla stregoneria. Io cercavo di presiedere il più possibile la zona del cimitero perché volevo capire. Transitavano in quei momenti personaggi particolari, come il veggente. Era un tipo un po’ estroso del paese che sosteneva di poter individuare il luogo preciso dove si nascondeva la salma, se solo avesse avuto un frammento di vestito o un oggetto di Mike, e collegare i suoi poteri soprannaturali per ritrovarlo”.
Le ricerche durano quasi un anno, diversi veggenti offrono il proprio aiuto alla famiglia, che nel frattempo deve fronteggiare veri tentativi di truffa. La bara di Mike Bongiorno viene ritrovata l’8 dicembre 2011 a Vittuone, un piccolo paese vicino Milano, abbandonata in un fontanile profondo circa tre metri. I due ricattatori vengono condannati per tentata estorsione. La salma del conduttore viene invece creamta e le ceneri disperse nelle valli del Cervino, in Val d’Aosta, da lui tanto amate.