Il deputato Pd Alessandro Zan ha risposto all’inchiesta di Report con un tweet, ringraziando la trasmissione di Rai 3 per avergli dato l’occasione di spiegarsi in modo esaustivo. Zan è socio di maggioranza della Be Proud Srl, responsabile dell’organizzazione dell’evento Pride Village di Padova, che avrebbe incassato oltre un milione di euro nell’ultima edizione. Report ha sollevato l’ipotesi di un possibile conflitto di interessi, chiedendo se l’evento abbia fini commerciali e Zan ha respinto le accuse, affermando che ogni guadagno viene reinvestito nell’iniziativa, sottolineando il suo contributo a titolo gratuito.
Come ho sempre fatto, ringrazio @reportrai3 per il lavoro d’inchiesta, questa volta anche su di me. Le loro inchieste fanno bene alla democrazia.
Come ha confermato Report, ribadisco che non ho mai percepito alcun guadagno dalla manifestazione, che sono orgoglioso di aver fondato…— Alessandro Zan (@ZanAlessandro) December 10, 2023
“Come ho sempre fatto, ringrazio Report per il lavoro d’inchiesta, questa volta anche su di me. Le loro inchieste fanno bene alla democrazia. Come ha confermato Report, ribadisco che non ho mai percepito alcun guadagno dalla manifestazione, che sono orgoglioso di aver fondato e che ha un importante valore sociale: i documenti lo attestano e sono pubblici“. “Mi sono sempre messo a disposizione come volontario e a titolo gratuito, come confermano le mie dichiarazioni obbligatorie annuali alla Camera dei Deputati. La società – aggiunge – serve esclusivamente a organizzare la manifestazione, i cui incassi vengono ogni anno utilizzati per consentire la realizzazione e la sostenibilità della manifestazione stessa. Ringrazio ancora Report per avermi dato l’occasione di spiegare in modo esaustivo“, ha scritto Zan su Twitter.
L’inchiesta di Report ha messo in luce un presunto conflitto di interessi legato a Zan, socio di maggioranza della società Be Proud Srl, organizzatrice del Pride Village di Padova. Il Festival Lgbtqia+ avrebbe incassato oltre un milione di euro all’anno. Secondo il commercialista Stefano Capaccioli, nel 2022 Be Proud Srl ha registrato un incasso di oltre 1,3 milioni di euro, di cui oltre 700mila euro provenienti dai biglietti e 450mila euro dagli incassi del bar. Zan, amministratore unico e socio di maggioranza, sostiene che l’evento non generi profitti personali e che ogni guadagno venga reinvestito nell’iniziativa.
🔴💣SCOPERTI GLI INTERESSI DI ALESSANDRO ZAN E MICHELA DI BIASE DEL PD DIETRO IL MONDO LGBT. DISVELA TUTTO REPORT.
🔥Soldi e conflitti d’interesse. La politica non ha mai offerto null’altro che questo. Dietro ai temi delle agende politiche c’è sempre un politico che, pic.twitter.com/kMBpIRQ5r8
— Linus16 (@apogeo2012) December 11, 2023
Nel servizio, Michela Di Biase, impegnata nella promozione della parità di genere nei luoghi di lavoro e socia al 25% della società Obiettivo 5, viene accusata di aver istituito la società in anticipo rispetto ad altre, possibilmente influenzata dalle sue connessioni politiche. Secondo Report, Di Biase avrebbe avuto notizia nel 2021 dell’approvazione imminente di una legge specifica. Obiettivo 5 si impegna per la parità di genere come principio fondamentale, con clienti importanti come Novartis, Gucci, Philip Morris e Generali.
Il commento di Alessandro Zan su X è stato retwittato dallo stesso Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione Report.