Beppe Vessicchio parla in maniera critica del Festival di Sanremo 2023 sottolineando che secondo lui si dovrebbe tornare a orari più umani e poi parla anche dei guadagni degli orchestrali. Il direttore d’orchestra è rimasto colpito da Lazza.
Vessicchio parla ad Avvenire, specificando: “Per essere perfetto il Festival dovrebbe tornare a orari più umani”. Il pubblico non aveva rinunciato a usare l’ironia per evidenziare come sia impossibile arrivare in fondo a una puntata visto la fine a notte inoltrata. Il direttore artistico aggiunge anche: “Un orchestrale di Sanremo guadagna 2mila euro netti per 5 cinque settimane di lavoro, questo è indecente”.
Ovviamente ci sono diverse cose che a Vessicchio sono piaciute in merito al Festival, tra queste Lazza: “Ho scoperto un grande talento che mi ha impressionato, specie dal punto di vista umano. Mi ha regalato il suo disco scrivendomi la dedica ‘dal suo allievo, Lazza’. Tempo fa mi parlò di lui Luisa Prandina, prima arpa della Scala di Milano. Lo conosceva e apprezzava la sua musica e questo ora mi fa capire il consenso così trasversale che è anche frutto della bella persona che c’è dietro l’artista. Lo stesso vale per Mr.Rain. Ho trovato aspetti quasi commoventi dei rapper a Sanremo”.
Beppe Vessicchio parla ovviamente anche del suo ritorno al Festival di Sanremo: “Non disdegno l’invito. Se qualcuno degli artisti mi vorrà io ci sarò sempre per Sanremo. Sia chiaro, non voglio solo dirigere, devo continuare, come sempre, a scrivere personalmente l’orchestrazione del brano. Loro mi diano la sceneggiatura della canzone e io ci metterò la regia”.