Il manager della tv per eccellenza, Lucio Presta, ha parlato a Il Sole 24 Ore specificando come Sanremo dovrà cambiare per evolversi. Alla sua nona edizione del Festival ha anche anticipato che arriverà alla decima partecipazione e poi abbandonerà questa avventura.
Il manager non manca nel fare i complimenti ad Amadeus, suo assistito, che è alla quarta direzione artistica consecutiva della kermesse della musica italiana: “Ha dato vita a un Festival rivoluzionario dal punto di vista della musica, del cast e dei partner. Da grande appassionato di musica Ama è stato bravo a mettere insieme ciò che piace ai figli e ciò che piace ai genitori”. Anche se per Presta qualcosa dovrà cambiare: “Oggi Sanremo in un certo senso è diventato una serie tv. Siamo nell’epoca della serialità e il Festival non fa eccezione. Ci siamo inventati un nuovo modo di raccontare, all’interno del Festival, e un nuovo modo di raccontare il Festival”. Poi aggiunge: “Inevitabilmente un giorno si dovrà abbandonare l’Ariston e costruire un Palafestival, anzi esorto il proprietario Walter Vacchino e l’amministratore comunale a pensare presto a questo progetto”.
Lucio Presta dedica anche spazio ai ricordi: “Da spettatore Sanremo mi ricorda l’infanzia con i nonni. Era un evento immancabile. Mi torna in mente l’amore di mia nonna per Giovanni Calone, meglio noto come Massimo Ranieri. Che grande emozione è stata per me, qualche decennio più tardi, organizzare il tour del ritorno alla canzone proprio di Massimo. Poi mi torna in mente la prima volta che sono andato a Sanremo da ballerino con Patty Brard nel 1985“.