The Night Agent è un fenomeno quasi più unico che raro per casa Netflix. Uno spy thriller che, complici i suoi ingredienti perfettamente miscelati, è riuscito a diventare la serie di punta del catalogo della piattaforma streaming in brevissimo tempo, tanto da essere rinnovata per una seconda stagione nel tempo record di 6 giorni dalla pubblicazione.
Noi ne abbiamo parlato nella nostra recensione, sottolineando come l’opera creata da Shawn Ryan e interpretata da Gabriel Basso, Luciane Buchanan e Hong Chau fosse perfetta per il binge-watching, a causa dei suoi numerosi intrighi, colpi di scena e rivelazioni.
Proprio su quest’aspetto vogliamo soffermarci, perché nell’episodio finale i plot twist non sono mancati ed è giunto il momento di fare ordine su quanto accaduto. Nella spiegazione del finale di The Night Agent riepilogheremo tutte le risposte e le rivelazioni con cui la stagione si è conclusa.
Chi erano i colpevoli dell’attentato?
Dopo continui colpi di scena e prospettive cambiate, l’ultimo episodio di The Night Agent ha tirato tutti i fili della complicata matassa, con 45 minuti ricchi di azione al cardiopalma. La maggior parte dell’episodio si è svolta a Camp David, luogo in cui la Presidente degli Stati Uniti Travers e il “terrorista” Omar Zadar dovevano incontrarsi. In quest’occasione, il Vicepresidente Redfield e il CEO delle Turn Lake Industries (che aveva un accordo economico col governo) Wick hanno organizzato un secondo attentato a Zadar, dopo quello fallito della metropolitana avvenuto un anno prima. Questa volta, però, a rimetterci sarebbe stata anche la Presidente Travers, considerata ormai una minaccia per i loro affari privati.
Il capo di gabinetto Diane Farr era stata coinvolta dai due, dando vita a una triade di doppi giochi, menzogne e intrighi politici per proteggere le loro carriere in caso di una fuga di notizie. La scelta di assumere Peter Sutherland, figlio di un agente dell’FBI accusato di aver tradito il governo, serviva proprio ad avere un perfetto capro espiatorio all’occorrenza. A differenza degli altri due, però, Farr aveva mantenuto la sua fiducia verso la Presidente Travers e verso il governo.
Cosa è successo nell’episodio finale di The Night Agent?
A Camp David Peter, Rose e Diane cercano di fermare l’attentato in atto che non solo provocherebbe la morte di Zadar, ma anche di Travers. I tre, non senza qualche difficoltà, riusciranno a salvare la Presidente e a smascherare l’intrigo politico.
Insieme a loro, in maniera parallela, si conclude anche la storia di Maddie, la figlia del Vicepresidente, anche lei in pericolo e usata dal padre per proteggersi che riuscirà a salvarsi grazie all’intervento dell’agente dei Servizi Segreti e sua guardia del corpo Chelsea. Sopravvivendo all’esplosione, Maddie riuscirà a denunciare il padre e a cambiare vita.
Il doppio attentato (prima organizzato nella casa attraverso una bomba in una valigia nera, poi nell’aereo che avrebbe dovuto portare in salvo la Presidente) viene sventato e tutti i personaggi principali sopravvivono, anche se Gordon Wick e Omar Zadar riescono a fuggire senza lasciare traccia. Probabilmente scopriremo qualcosa di più sul loro destino nella seconda stagione della serie.
A conclusione della vicenda, la Presidente ringrazierà personalmente i due protagonisti Peter e Rose, che preferiscono non essere onorati ufficialmente e pubblicamente, prediligendo l’anonimato. Peter diventerà un Night Agent completamente operativo e sarà costretto a lasciare Rose per iniziare la sua prima missione sul campo; Maddie, libera dal peso del padre, non avrà più bisogno di una scorta e potrà iniziare una vita libera; Chelsea entrerà a far parte della scorta personale della Presidente.
Nebuloso, invece, il destino di Farr, ferita dopo un colpo di arma da fuoco, anche se un dialogo con Rose lascia intuire che anche lei verrà processata insieme al Vicepresidente.
Il padre di Peter era davvero un traditore?
C’è qualcosa che ha tormentato il protagonista Peter per tutta la stagione. Il nostro eroe ha sempre voluto sapere la verità riguardante la vicenda di suo padre. Agente dell’FBI, Peter Senior fu accusato di tradimento e, stando alle dichiarazioni ufficiali, morì in un incidente d’auto che aveva il retrogusto di suicidio. Almeno questa era la versione che il giovane Peter aveva imparato, rifiutando di credere che il padre fosse un traditore.
Come avremo modo di scoprire nel finale di quest’ultima puntata, Peter è costretto a ricevere una doccia fredda, seppur molto particolare.
Il padre, inizialmente inconsapevole, aveva fatto accordi con alcuni agenti stranieri, a prima vista interessati solo a qualche informazione che non sembrava importante. Successivamente, per aver parlato, Peter Sr. fu pagato e le informazioni usate per attaccare il Pentagono. Lo si potrebbe definire un traditore a sua insaputa. Una volta venuta alla luce questa vicenda, il governo americano inscenò una confessione e un arresto per dare avvio a un’operazione di doppio agente, ma il tutto s’interruppe quando sicari stranieri capirono il doppio gioco in atto e uccisero il padre di Peter. Ancora una volta per preservare la stabilità del governo e le carriere dei singoli uomini di potere, la narrazione prediletta è stata quella di gettare ombre sulla carriera e sulla persona di Sutherland, lasciando credere la società alla versione più facile e viscerale della vicenda.
Alla fine, di cosa parla The Night Agent?
Infine, non possiamo non sottolineare che, al di là della sua natura thriller spionistica, The Night Agent è stata l’ennesima serie che si è inserita in un filone di opere narrative che negli ultimi anni hanno raccontato il conflitto generazionale tra vecchie leve e nuovi cadetti. Tutti i protagonisti di questa serie hanno dovuto fare i conti con un vecchio sistema del mondo, quello voluto dai loro padri, superando conflitti (che siano stati fattuali o puramente emotivi) con le loro figure genitoriali.
È il caso di Peter, che tra la vicenda del padre morto e il doppio gioco di Diane Farr, ha dovuto confrontarsi con queste eredità che l’hanno segnato e ingabbiato in una posizione che gli stava stretta (e il suo divenire night agent operativo alla fine della stagione è il traguardo di vedersi riconoscere il proprio talento).
Ma anche quello di Rose, pronta a tornare alla Silicon Valley per riprendersi una carriera bruciata. O è il caso di Maddie, il personaggio che ha raccontato questo conflitto generazionale in maniera più evidente, che trova il coraggio di denunciare il padre e tagliare definitivamente i rapporti con lui (e Chelsea, che alla fine viene riconosciuta e premiata grazie al suo lavoro affronta lo stesso percorso di chi sta proteggendo).
Non sorprende, quindi, che The Night Agent sia diventata una serie cult nel catalogo di Netflix. Non solo capace di intrattenere lo spettatore con 10 episodi ricchi di plot twist, ma anche di raccontare un’urgenza contemporanea che, in qualche modo, lo spettatore medio della piattaforma streaming sa riconoscere e apprezzare. Ecco il segreto del successo: raccontare attraverso una storia di genere come il mondo sta cambiando.