Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, da oggi finalmente nelle sale italiane, è il film giapponese più costoso mai realizzato: lo ha confermato il produttore Toshio Suzuki negli scorsi mesi, generando grande attesa sul nuovo film dello Studio Ghibli. “Credo che abbiamo speso più soldi per realizzare [Il ragazzo e l’airone] che per qualsiasi altro film mai realizzato in Giappone, probabilmente“, ha dichiarato. Il film segna il ritorno del maestro Miyazaki al lungometraggio animato a dieci anni dall’uscita di Si alza il vento.
Sebbene non sia stato rivelato il budget esatto del film, non è difficile credere che si tratti di una cifra impressionante. Prima de Il ragazzo e l’airone, il precedente detentore del titolo di film giapponese più costoso era un altro anime Ghibli. Il film Ghibli di Isao Takahata del 2013, La Storia della Principessa Splendente, sarebbe costato 5 miliardi di yen, che equivale a poco più di 64 milioni di dollari: non sarebbe dunque sorprendente che il budget di The Boy and the Heron possa superare questa cifra.
In particolare, lo Studio Ghibli non si è limitato a stanziare ampie risorse finanziarie per Il ragazzo e l’airone, ma ha anche dedicato molto tempo e impegno al progetto. La produzione del film è iniziata nel 2016 e, verso la fine dello scorso anno, Suzuki ha rivelato perché il processo creativo ha richiesto così tanto tempo: “Abbiamo 60 animatori, ma siamo in grado di produrre solo un minuto di animazione in un mese“.
Sebbene il nuovo film di Miyazaki – a cui abbiamo dedicato una recensione – abbia un budget enorme da recuperare per avere successo finanziario, ha già fatto notevoli progressi su questo fronte. Ha debuttato in Giappone il 14 luglio e ha dimostrato di essere una forza dominante al box office locale: non solo ha stabilito un nuovo record di incassi in tre giorni di apertura, ma ha anche venduto oltre quattro milioni di biglietti.
Descritto come un “grande film fantastico”, segue un ragazzo di nome Mahito Maki durante la guerra del Pacifico che scopre una torre abbandonata nella sua nuova città dopo la morte della madre ed entra in un mondo fantastico con un airone grigio parlante. Prodotto dallo Studio Ghibli, il titolo giapponese fa riferimento all’omonimo romanzo del 1937 di Genzaburō Yoshino, che compare nel film, ma la pellicola ha una storia originale che non è collegata al romanzo.