Elvis Presley era considerato al pari di Dio dai suoi fan e in molti lo danno ancora per vivo, tanto da avvistarlo nei posti più impensabili, per esempio, in una sequenza di Mamma, ho perso l’aereo, il film classico delle feste di Chris Columbus, datato 1990. La scena incriminata è quella in cui la mamma di Kevin, disperata per aver lasciato il figlio a casa, cerca un mezzo qualsiasi per tornare a riprenderlo. Alle sue spalle, tra la folla in fila, si vede un uomo massiccio con la barba. Secondo la più classica delle teorie complottiste, quell’uomo avrebbe potuto essere Elvis, ma in realtà si trattava di un semplice figurante, Richard Gary Grott.
Presley in realtà lasciò questo mondo nel 1977 e tutta la faccenda era ovviamente solo una boutade. La conferma ufficiale, se ce ne fosse stato ancora bisogno, è arrivata nel 2018, quando dalle colonne dello Skeptical Enquirer è venuto fuori che il misterioso signore fosse in realtà un figurante Gary Richard Grott, appunto.
Tornato poi più volte a fare da comparsa per Columbus, di cui era buon amico. Se questo non vi basta, ci sono anche le parole del figlio di Grott, Roman. Secondo lui, Gary Grott, scomparso nel 2016 per un infarto, non aveva detto a nessuno della sua partecipazione al film, anzi pensava addirittura di essere stato tagliato. Ecco perché rimase sorpreso dalla sua presenza nella scena.
Quanto alla teoria su Elvis Presley, Roman ha aggiunto: “Mio papà conosceva la questione. Era perplesso e divertito allo stesso tempo di essere diventato un fenomeno social. Tanto che ne parlavamo spesso nelle nostre riunioni di famiglia. Non ha mai voluto negare, questa cosa però. ‘Lasciamo che la genti speri ancora che Elvis sia vivo, non rovinerò il loro sogno’, diceva“. Di quell’esperienza resta un poster di Gary Grott e Macaulay Culkin, in bella mostra nel salotto di casa Grott per molti anni.
Mamma ho perso l’aereo è un classico inossidabile delle feste di Natale e ogni anno la curiosità sul film si rinnova con le rivelazioni più curiose. Quest’anno ad esempio, molti si sono chiesti che lavoro fanno i genitori di Kevin per avere uno stile di vita così benestante, e quanto avrebbe speso oggi Kevin, al supermercato. La differenza dei prezzi – inevitabile, dopo trent’anni – ha sorpreso molte persone.