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Home » Film » 8 curiosità su Harry Potter e il Principe Mezzosangue

8 curiosità su Harry Potter e il Principe Mezzosangue

È considerato tra i più maturi della saga, anche dal punto di vista estetico: scopriamo i segreti di Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti16 Febbraio 20237 min lettura
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Il ritorno di David Yates. Questo potrebbe essere il sottotitolo del sesto capitolo della saga potteriana. In effetti, dopo l’Ordine della Fenice, il regista sembra deciso a continuare il suo percorso nel magico mondo di Hogwarts, approfittando del fatto che l’atmosfera si sta facendo più cupa e interessante. Effettivamente con questo film si esce definitivamente dall’età dell’innocenza per toccare con mano il dolore che può causare la magia oscura e la conseguente perdita di chi si ama. Il mondo conosciuto di Hogwarts perde, così, i connotati rassicuranti e la Rowling non cede nessun tipo di sconto ai suoi protagonisti.

Non sono ancora degli adulti ma il tempo di comportarsi come tali è decisamente arrivato. Questo vuol dire che, bacchette alle mani, si deve essere pronti a fronteggiare la morte. Anche la propria. Con tutti questi presupposti, dunque, il film Harry Potter e il Principe Mezzosangue arriva sugli schermi nel 2009 mancando forse un po’ il centro della narrazione, almeno rispetto al romanzo, ma affidandosi all’atmosfera ricreata per imporre un drastico cambiamento di atmosfera. Per capire meglio la natura di questo film andiamo a scoprire 8 curiosità di Harry Potter e il Principe Mezzosangue.

1. Terry Gilliam o David Yates?

Gli appassionati della saga sanno perfettamente che, almeno per quanto riguarda la regia, J.K Rowling ha nutrito sempre la segreta speranza di avere la fervida immaginazione di Terry Gilliam a disposizione della sua creatura. È risaputo, infatti, che il suo nome fu fatto proprio in occasione della prima pellicola La pietra filosofale. La Warner Bros, però, gli preferì Chris Columbus.

A distanza di qualche anno e con un certo numero di successi alle spalle, la saga potteriana ha provato ad accendere l’interesse di Gilliam offrendogli la possibilità di dirigere il sesto film. Un’occasione, però, che lo stesso regista ha deciso di non raccogliere. E si dice che lo abbia fatto con un filo di risentimento per quel rifiuto iniziale. Sembrerebbe che le sue parole siano state: “La Warner Bros. ha avuto la sua occasione la prima volta e l’ha  mandata all’aria“. Quando si dice legarsela al dito.

2. L’omosessualità di Silente

una scena di harry potter e il principe mezzo sangue

I romanzi e, di conseguenza, i film non hanno mai avuto interesse a soffermarsi molto sul passato o il presente sentimentale dei protagonisti più adulti. Anche per quanto riguarda lo stesso Piton e l’affetto che lo ha sempre legato a Lily, la madre di Harry, si è scelto di offrire degli accenni, una sorta di tracce distribuite lungo tutto l’arco narrativo come premio per i più attenti.

Nonostante questo, però, quando la Rowling ha letto in fase di sceneggiatura che si sarebbe fatto riferimento ad una vecchia fiamma di Silente, ha sentito di mettere le cose in chiaro e di riportare la narrazione nella giusta direzione. Per questo motivo, dunque, ha informato i produttori dell’omosessualità del Preside di Hogwarts, infatuatosi nella sua lunga vita solo di Grindelwald. Una puntualizzazione necessaria per non togliere senso all’insieme narrativo che, come abbiamo visto in seguito, per la Rowling andava ben oltre il tempo e le vicende potteriane.

3. Rembrandt nel mondo di Hogwarts

I colori e l’atmosfera che David Yates decide di dare all’intera pellicola sono fondamentali per caratterizzarla in modo diverso rispetto alle altre. Elementi che il regista prende in prestito, a livello d’ispirazione, dal pittore e incisore olandese. Per ottenere questo effetto, dunque, ha deciso di portare sul set un nuovo direttore della fotografia. Si tratta di Bruno Delbonnel che imprime alle prime immagini un’impronta molto europea a piuttosto cupa. Due aspetti che, oltretutto, si abbinano alla perfezione ad un’ambientazione di campagna inglese.

Nonostante questo, però, i dirigenti della Warner Bros. non hanno apprezzato il tocco artistico tanto da chiedere a Yates e Delbonnel di modificare il risultato finale. I due, lungi dall’essere entusiasti del contrattempo, sono riusciti a trovare un compromesso tra la loro visione ed i gusti della produzione. Non è un caso, comunque, che Il Principe Mezzosangue sia stata l’unico film ad ottenere una candidatura agli Oscar proprio per la fotografia.

4. I misteri dell’uscita rimandata

una scena di harry potter e il principe mezzo sangue

Come ogni grande produzione che si rispetti anche quella relativa ad un film di Harry Potter non poteva certo esimersi dal vivere un contrattempo per quanto riguarda l’uscita in sala. Nello specifico il film era previsto per il novembre 2008 ma, in realtà, arrivò sugli schermi nel luglio 2009. Oggi può sembrare un fatto di poca rilevanza ma, all’epoca, ha creato non pochi malumori. Non bisogna dimenticare, infatti, che i nuovi capitoli della saga potteriana erano tra le uscite più attese della stagione cinematografica.

Stabilito questo, però, quale sono state le ragioni alla base di questo ritardo? Il presidente della Warner, Alan Horn, disse che la scelta era dipesa dallo sciopero degli sceneggiatori, ma, secondo altri, gli studios stavano provando a replicare il successo ottenuto dal Cavaliere Oscuro, uscito nella stessa settimana l’anno prima. Oltre a questo, però, per un po’ di tempo sul web circolò anche la convinzione che si volesse evitare lo “scontro” diretto con Twilight. Un pettegolezzo di produzione che, con il tempo, è risultato del tutto infondato.

5. Daniel Radcliffe e l’alcolismo

Daniel Radcliffe

Mentre i fan di tutto il mondo sognavano ad occhi aperti davanti al coraggio e alle doti del ragazzo predestinato, il suo interprete stava vivendo un momento non propriamente brillante. Diventato una star troppo presto, Radcliffe ha cominciato a sentire la pressione, sfogando una certa insofferenza nell’alcol.

Al tempo delle riprese di Harry Potter e il Principe Mezzosangue il suo consumo aveva iniziato a diventare un problema. Nonostante questo, però, la notizia riesce a non trapelare. Evidentemente la Warner Bros ha protetto con molta attenzione la sua gallina dalle uova d’oro. La verità è stata raccontata anni dopo dallo stesso Radcliffe quando, durante un’intervista, ha ammesso di aver odiato la sua interpretazione nel Principe Mezzosangue. Il motivo? Il fatto che ogni mattina arrivasse sul set con i postumi dell’ultima sbronza, faticando in modo indicibile per garantire una performance.

6. Voldemort, da zio a nipote

una scena di harry potter e il principe mezzo sangue

In questo sesto capitolo ritorna anche la figura di un giovane Tom Riddle, soprattutto nei ricordi del professor Lumacorno e di Silente. In questo caso a portarlo sullo schermo è Hero Fiennes-Tiffin, un attore che con il personaggio di Voldemort ha un chiaro legame di sangue. Il ragazzo, infatti, è il nipote di Ralph Finnes, che da il volto proprio al Signore Oscuro. Una scelta che non sottintende nessun tipo di favoritismo. Piuttosto Yates ha deciso di muoversi in questa direzione perché desiderava creare una somiglianza fisica tra le due diverse versioni temporali del personaggio.

7.  Gli Horcruxil diario di tom riddle

Il principe mezzosangue è il primo film in cui viene pronunciata per la prima volta questa parola. Ma è anche quello dove viene spiegato il suo significato e, soprattutto, la magia oscura e terribile che lo caratterizza. Attraverso di questa, infatti, Lord Voldemort, nel corso degli anni, è riuscito a dividere la sua essenza vitale e custodirla all’interno di alcuni oggetti simbolici. In questo modo prova ad assicurarsi una sorta di immortalità. Fino a quando anche solo uno di questi rimane intatto non può essere completamente annientato.

In realtà, però, gli Horcrux sono presenti fin dall’inizio, anche se la loro natura non viene svelata. Uno di questi, ad esempio, è il diario trovato prima dalla giovane Ginny e poi da Harry, per condurli nella Camera dei Segreti.

8.  Draco Malfoy, miglior cattivo

una scena di harry potter e il principe mezzo sangue

In questo sesto capitolo il personaggio di Harry Potter deve dividere parte della scena con un personaggio inaspettato. Si tratta di Draco Malfoy. Il ragazzo, infatti, è stato scelto da Lord Voldemort in persona per uccidere Silente. Una missione che, come tutti gli appassionati sanno, non riesce a portare a termine. L’elemento essenziale, però, è ben altro. Draco, infatti, vive un profondo conflitto interiore per tutto il film.

Uno stato che lo porta ad abbandonare gli atteggiamenti sbruffoni e prepotenti dell’inizio per lasciarsi andare ad un isolamento volontario. Un’interpretazione che ha regalato al suo interprete Tom Felton, il titolo di miglior cattivo. Nonostante questo, però, l’attore in quel periodo ha iniziato ad avere di Draco un opinione ben precisa: “Malfoy è colui che vorrebbe essere l’Harry Potter del lato oscuro, ma che quando deve premere il grilletto esita»

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