Quella di Ben-Hur non è una storia vera, come si potrebbe immaginare. La vicenda del principe giudeo salvato e adottato da un tribuno romano, che ha dato vita a diversi film è stata ideata dal generale Lew Wallace per il romanzo Ben-Hur: a Tale of the Christ, pubblicato nel 1880, ed è totalmente frutto della fantasia dello scrittore. E pur facendo riferimento a un’epoca molto precisa, non è collegato ad alcun fatto realmente accaduto. Ma andiamo con ordine e raccontiamo brevemente la trama di Ben-Hur.
Siamo a Gerusalemme, a circa vent’anni dalla nascita di Gesù. Il territorio è occupato dall’esercito romano che fatica a fronteggiare il diffondersi del Cristianesimo, la nuova religione che predica amore e perdono. Qui vive Giuda Ben-Hur, un principe ebreo legato da fraterna amicizia al soldato romano Messala, da cui tuttavia lo separa una diversa visione della vita.
Quando per sbaglio Ben-Hur fa cadere una tegola sul prefetto romano della Giudea, in visita a Gerusalemme, l’uomo, sua madre Miriam e la giovane sorella Tirzah vengono imprigionati. Tutto questo davanti al silenzio di Messala che, in cerca di gloria, sacrifica la vita dell’amico pur di fare carriera.
Ben-Hur viene condannato a essere rematore schiavo sulla flotta navale romana. Durante un assalto dei pirati, Ben-Hur si contraddistingue per coraggio e lealtà, quando salva il tribuno Quinto Arnio, amico del padre. L’uomo è talmente colpito dal gesto che decide di adottare Ben-Hur, liberandolo e portandolo con sé a Roma. Dopo anni di lontananza, in cui il principe è diventato un celebre auriga, Ben-Hur torna in patria per cercare la madre e la sorella. Ritrova così Esther, figlia del vecchio collaboratore Simonide e si innamora di lei.
Ben-Hur ritrova anche Messala che decide di sfidare nella celebre corsa delle quadrighe, spinto dal desiderio di vendetta. La sfida è cruenta e ad avere la peggio è Messala che, in fin di vita, rivela all’ex amico che madre e sorella sono rinchiuse in un campo di lebbrosi. Il nobile ebreo si precipita da loro. In tempo per assistere al miracolo di Gesù che le guarisce. Ben-Hur si convertirà al cristianesimo dopo aver assistito alla morte di Cristo sul Golgota.
I film sono piuttosto fedeli alla storia di Lew Wallace. Il primo è un cortometraggio muto del 1907, seguito da un’altra pellicola muta nel 1925. E naturalmente dalla splendente versione del 1959 di William Wyler con Charlton Heston. Il film conquistò ben 11 Oscar e ancora oggi è ricordato come uno dei kolossal più epici della storia. Sono arrivate poi la versione animata del 2003 e l’ultima, risalente al 2016, diretta da Timur Bekmambetov con Jack Huston nei panni di Ben-Hur.