Buffalo Bill, pseudonimo dell’assassino seriale Jame Gumb e tra i personaggi principali de Il silenzio degli innocenti, è ispirato a ben sei serial killer realmente esistiti: Jerry Brudos, Ed Gein, Gary Heidnik, Edmund Kemper, Gary Ridgway e Ted Bundy. Nello specifico lo scrittore Thomas Harris, autore del romanzo da cui è tratto il film, ha basato vari elementi del modus operandi di Gumb su quelli dei succitati assassini seriali legati a fatti di cronaca sconcertanti che hanno caratterizzato la storia americana del secondo dopoguerra.
Nel dettaglio, Jerry Brudos, ha ucciso quattro donne tra il 1968 e il 1969. Come poi visto in Buffalo Bill, strangolava le sue vittime, si vestiva con i loro abiti e conservava le loro scarpe. Ed Gein, a cui è ispirata anche la figura del Norman Bates di Psycho, di Alfred Hitchcock, creava trofei e ricordi con le ossa e la pelle dei cadaveri che dissotterrava nei cimiteri e delle donne che aveva ucciso. Ha anche realizzato un “vestito di pelle” femminile con tanto di maschera, riferimento di una delle scene principali de Il silenzio degli innocenti.
Gary M. Heidnik, come Buffalo Bill, teneva prigioniere in una fossa le donne che rapiva. In tutto ha rapito, violentato e torturato sei donne, due delle quali sono poi morte. Per prepararsi al suo ruolo di Buffalo Bill, Ted Levine, si recò presso il quartier generale dell’FBI a Quantico per visionare i video degli interrogatori di Heidnik. Allo stesso modo l’attore girò per bar frequentati da travestiti per parlare con i titolari e i performer e “catturare” qualcosa del suo personaggio.
Edmund Kemper, presente anche come personaggio nella serie tv Mindhunter, esattamente come Gumb da adolescente ha ucciso i suoi nonni “solo per vedere cosa si provava”. Gary Ridgway, il Green River Killer (ancora non identificato al momento della stesura del romanzo di Thomas Harris) è il secondo serial killer più prolifico della storia degli Stati Uniti con 49 vittime confermate. Come Gumb gettava i corpi delle donne nei fiumi e inseriva oggetti estranei nei loro cadaveri. Infine Ted Bundy, serial killer molto popolare nell’immaginario collettivo, come Buffalo Bill fingeva di essere ferito (usando un tutore per il braccio o delle stampelle) come stratagemma per chiedere aiuto alle sue vittime.
Non sorprende quindi che Thomas Harris in una recente intervista abbia dichiarato che con i romanzi legati a Il Silenzio degli Innocenti non ha inventato nulla, ma si è ispirato a più personaggi. Per dire, lo stesso Bundy, ha ispirato in parte anche Hannibal Lecter, per il dettaglio narrativo della sua collaborazione con le forze dell’ordine. Ma allo stesso tempo Lecter fu ispirato ad un medico assassino messicano.
Il silenzio degli innocenti è in streaming e tutt’oggi è un cult tra i più amati. Nel cast del film di Jonathan Demme, oltre a Ted Levine nel ruolo di Buffalo Bill figurano Jodie Foster e Anthony Hopkins.