Il 4 Aprile su Netflix arriva il film tratto dal successo editoriale Fabbricante di Lacrime della scrittrice Erin Doom, edito da Magazzini Salani, libro più letto del 2022 con un venduto di 600.000 copie. In occasione del lancio del film in tutto il mondo sulla piattaforma, abbiamo intervistato gli attori protagonisti, Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni, ovvero i Nica e Rigel del film.
Nel mondo di Fabbricante di Lacrime
Dentro le mura cupe del Grave, dove Nica ha trascorso la sua infanzia, circola da tempo immemorabile una leggenda: quella del Fabbricante di Lacrime, un enigmatico artigiano ritenuto responsabile di plasmare tutte le paure e le inquietudini che affollano il cuore degli uomini. Tuttavia, all’età di diciassette anni, Nica si trova di fronte alla necessità di abbandonare i racconti fantastici. Il suo più grande desiderio sta per realizzarsi: i coniugi Milligan stanno procedendo con l’adozione e sono pronti a offrirle la famiglia che ha sempre sognato.
Tuttavia, nella nuova dimora, Nica non è sola. Insieme a lei viene accolto Rigel, un orfano dal temperamento irrequieto e avvolto dal mistero, l’ultima persona al mondo che Nica vorrebbe come fratello adottivo. Rigel è dotato di un’intelligenza acuta, suona il pianoforte con una maestria ipnotica ed è avvolto da una bellezza irresistibile. Nonostante il legame tra Nica e Rigel sia radicato nel passato condiviso, la convivenza tra loro sembra un’impresa impossibile… ma gentilezza e furia rappresentano soltanto due differenti strategie per affrontare il dolore, destinati a trasformarsi reciprocamente nel mitico Fabbricante di Lacrime.
Il potere di una storia: tra empatia e amore
Tra i temi del film, c’è sicuramente quello dell’empatia, dove il dolore dell’uno diventa la forza dell’altra e viceversa. La pellicola cerca di riflettere, soprattutto, sull’importanza di andare oltre gli stereotipi e di accettare e accettarsi. A questo proposito, Caterina Ferioli ci dice: “L’empatia è un sentimento che dovremmo avere tutti. Mettersi nei panni dell’altro, cercare di comprendere di più, non farebbe male.”
Concetto che, evidentemente, è arrivato forte e chiaro al pubblico della Doom o non ci troveremmo a parlare di un vero e proprio fenomeno editoriale. Infatti, a proposito di questo, dal punto di vista degli stessi attori, abbiamo chiesto quale sia, secondo loro, la forza dietro questa storia. Comincia Simone Baldasseroni, dicendo: “La scrittura di Erin Doom. Il modo in cui scorre, i colpi di scena, passare dal punto di vista di Nica a quello di Rigel. È un po’ questo per me il potere.” A cui fa eco Caterina, continuando: “È una storia d’amore pazzesca!”
L’intervista integrale a Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni