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Home » Film » 41 film strappalacrime da vedere almeno una volta nella vita

41 film strappalacrime da vedere almeno una volta nella vita

Da Titanic a Forrest Gump, fino a La vita è bella e Moulin Rouge: ecco 41 film strappalacrime da vedere assolutamente nella vostra vita.
Simone FabrizianiDi Simone Fabriziani1 Marzo 202336 min lettura
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Titanic
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Quando andiamo al cinema oppure ci sediamo comodamente sul divano di casa davanti alla nostra piattaforma di streaming preferita, vogliamo fare essenzialmente due cose: evadere dalla realtà quotidiana ed emozionarci di fronte a una storia che sia, preferibilmente, strappalacrime. Per fortuna che la storia del cinema di ieri e di oggi ci fornisce un’amplissima scelta di lungometraggi che hanno fatto piangere generazioni intere.

Un vero e proprio concentrato di emozioni viscerali che soltanto la magia della settima arte e di una storia raccontata bene su un grande o piccolo schermo può mettere in scena. Per consigliarvi dunque qualche titolo di ieri e di oggi da recuperare, abbiamo selezionato per voi ben 41 film strappalacrime da vedere almeno una volta nella vita, pellicole per le quali è veramente dura non versare qualche lacrima. Scopriamo insieme quali sono riusciti a entrare nella nostra classifica.

1. Les Misérables (2013)

Les Miserables

Anche se non siete appassionati di musical, non potrete non commuovervi fino alle lacrime con Les Misérables. Tratto dall’opera teatrale da record che da decenni fa il tutto esaurito a Broadway e nel West End londinese, questo adattamento musicale dal romanzo immortale di Victor Hugo è semplicemente un concentrato di emozioni forti e viscerali dall’inizio alla fine. Ogni attore del film di Tom Hooper, da Hugh Jackman a Anne Hathaway fino a Russell Crowe, canta le proprie melodie sporcando le proprie voci senza cercare la tonalità perfetta e massimizzando sentimenti ed emozioni interiori. Lo spettacolo strappalacrime è servito.

In Les Misérables, Jean Valjean ritorna in libertà dopo aver trascorso gran parte della sua esistenza detenuto in un carcere, dal quale usciva ed entrava in continuazione a causa di alcuni furti dettati dalle estreme condizioni di povertà in cui viveva. Deciso a lasciarsi dietro quegli anni e Javert, lo spietato poliziotto che non ha mai smesso di braccarlo, Jean prova a costruirsi una nuova identità che lo riscatti agli occhi di una società che da sempre lo considera un reietto. L’incontro con l’operaia Fantine, poi, fa sì che prenda a cuore le sorti della figlia di lei, cambiando per sempre il resto della sua vita.

2. Non lasciarmi (2010)

Non lasciarmi

Nel 2010 Mark Romanek firma la regia di un ottimo adattamento cinematografico legato al romanzo distopico e strappalacrime Non lasciarmi. Pubblicato dal premio Nobel per la Letteratura Kazuo Ishiguro, il libro ha stregato negli anni milioni di lettori in tutto il mondo, tanto che il lungometraggio britannico con Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield è diventato nel suo piccolo un cult movie molto amato da un pubblico di spettatori particolarmente trasversale alla ricerca di emozioni forti.

In un’Inghilterra alternativa distopica, dove la scienza medica ha fatto enormi progressi, Kathy, Ruth e Tommy sono tre bambini che crescono nel collegio di Hailsham, del tutto isolato dal mondo, in un clima particolare. A sedici anni, completati gli studi, i tre ragazzi lasciano Hailsham per andare nei “Cottages” a completare la loro educazione per diventare prima “assistenti” e poi “donatori”; questo infatti è il loro destino sin dalla nascita: sono dei cloni umani, i cui organi sono destinati a essere espiantati. Nonostante siano perfettamente consapevoli del loro destino, nutrono però sentimenti che li lasciano sperare di poter modificare il corso degli eventi.

3. Hachiko – Il tuo migliore amico (2009)

Hachiko

Amici degli animali, non vi conviene recuperare questo film, a meno che non siate già pronti a un infinito fiume di lacrime. Uscito nelle sale di tutto il mondo a partire dal 2009, questo famoso film diretto da Lasse Hallstrom e con protagonista Richard Gere è la rivisitazione in chiave americana di una commovente storia vera accaduta in Giappone a cavallo tra gli anni ’20 e gli anni ’30. Ovviamente, la storia vera ha a che vedere con uno splendido esemplare di Akita Inu, che nel tempo è diventato un modello di affetto e fedeltà verso il suo padrone umano che ancora oggi ispira tenerezza e riconoscenza.

Infatti, dopo l’improvvisa scomparsa del suo proprietario, per i dieci anni successivi Hachiko ha aspettato invano il suo umano preferito davanti alla stazione ferroviaria, come aveva sempre fatto quando era in vita. Nel film di Hallstrom, Haki è un cane di razza akita inu e ogni giorno accompagna il suo padrone, il professor Parker (Richard Gere), alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. Un giorno però questa routine viene interrotta. Tutto quello che accade da quel momento in poi ha dello straordinario, come straordinaria è la dedizione di Haki nei confronti del suo umano preferito…

4. Le pagine della nostra vita (2004)

Le pagine della nostra vita

Non è difficile affermare che Le pagine della nostra vita sia considerato a oggi uno dei film romantici più commoventi di sempre. Alla sua uscita nelle sale nel 2004 ebbe reazioni contrastanti da parte della critica, anche se il pubblico lo premiò con un passaparola incredibile; diretto da Nick Cassavetes (figlio di John) e ispirato al romanzo omonimo di Nicholas Sparks del 1996, Le pagine della nostra vita ha dato anche il via alla carriera davanti la macchina da presa di star emergenti (quantomeno al tempo) come Ryan Gosling e Rachel McAdams.

Anni ’40, Nord Carolina. Annie Hamilton, in vacanza con la facoltosa famiglia, conosce Noah Calhoun, un semplice operaio. I due vivono un’appassionata relazione e, dopo l’estate, quando si devono separare è una tragedia per entrambi. Anni dopo si ritrovano: la ragazza, che non ha mai dimenticato il suo primo amore, sta per sposarsi con Lon, ma sa che prima deve chiudere definitivamente il capitolo Noah.

5. Il miglio verde (1999)

Il miglio verde

Sembra strano associare lacrime di commozione al nome di Stephen King, eppure il maestro del brivido letterario contemporaneo ha anche pubblicato romanzi particolarmente emozionanti che poco hanno a che vedere con elementi horror puri e duri. Il miglio verde è uno di questi, tanto che la trasposizione cinematografica che ha realizzato Frank Darabont nel 1999 (lo stesso regista che nel 1994 aveva firmato anche Le ali della libertà, sempre da King) è stato un insospettabile successo di pubblico e di critica. Un cast poi capitanato dal premio Oscar Tom Hanks non poteva che trascinare spettatori curiosi a frotte!

Paul Edgecomb è stato il sovrintendente al braccio della morte nel carcere di Cold Mountain e ora, ormai anziano racconta a un’amica un incontro davvero speciale avvenuto ne “Il miglio verde”, l’ala del carcere dove sono rinchiusi i condannati a morte, nel 1935, all’arrivo del gigantesco prigioniero nero John Coffey, accusato di aver ucciso dei bambini.

6. Jojo Rabbit (2019)

Jojo Rabbit

Il folle regista, sceneggiatore e attore Taika Waititi si cimenta nell’adattamento di un commovente romanzo dal titolo “Il cielo in gabbia” di Christine Leunens, sfornando così Jojo Rabbit, tra i titoli dedicati al tema dell’Olocauso e della Seconda Guerra Mondiale più apprezzati e applauditi degli ultimissimi anni. Nel cast del film in costante equilibrio tra dramma e commedia pura, ci sono lo stesso Waititi nei panni di un immaginario Adolf Hitler, Scarlett Johnasson e Sam Rockwell.

Jojo, un bambino cresciuto dalla sola madre, ha come unico alleato il suo amico immaginario Adolf Hitler. Il suo ingenuo patriottismo viene però messo alla prova quando incontra una ragazzina che stravolge le sue convinzioni sul mondo, costringendolo ad affrontare le sue paure più grandi.

7. Coco (2017)

Coco

Il 2017 è l’anno di uscita nelle sale di tutto il mondo di una delle punte di diamante del cinema animato targato Disney/Pixar; amato da un pubblico trasversale formato da grandi e piccini, Coco ci ha fatto versare litri di lacrime per la sua storia famigliare intima e allo stesso tempo avvincente. Un lungometraggo d’animazione che, pur nella sua ambientazione messicana, è riuscito a parlare al cuore dell’esperienza universale degli esseri umani e di come affrontare la perdita dei nostri cari nella maniera più sana e positiva.

Sebbene la sua famiglia da generazioni sia contraria alla musica a causa di una sorta di maledizione, Miguel sogna di divenire un musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. Nel tentativo di dimostrare il suo talento, il piccolo Miguel si ritrova nella colorata Terra dell’Aldilà in seguito a una misteriosa catena di eventi. Avrà modo così di incontrare diversi antenati deceduti, come la bisnonna Imelda e l’affascinante imbroglione Hector. Con quest’ultimo, poi, partirà alla volta di uno straordinario viaggio allo scopo di trovare Ernesto, guadagnarsi la benedizione della famiglia e tornare al Mondo dei Vivi prima che sia troppo tardi.

8. La ricerca della felicità (2006)

La ricerca della felicità

Nel 2006 il nostro regista di grande successo commerciale Gabriele Muccino approda negli Stati Uniti e firma il suo primo lungometraggio americano. Basato su una sceneggiatura originale di Steve Conrad, La ricerca della felicità è il racconto romanzato per ovvi motivi cinematografici di Chris Gardner, un imprenditore milionario che si trova a vivere momenti di estrema povertà con un figlioletto a carico. Una storia vera di grande ispirazione e commozione con un Will Smith al massimo delle sue capacità attoriali. Dopo il successo di questo film, Smith avrebbe poi realizzato con Muccino Sette anime.

Chris Gardner, rappresentante di apparecchiature mediche, perde il lavoro, viene abbandonato dalla moglie e diventa un barbone. L’unica ragione che lo spinge ad andare avanti è suo figlio Christopher, di cinque anni, che vive con lui. Chris cerca disperatamente un lavoro, fino a quando inizia un lungo tirocinio non pagato in una prestigiosa società di consulenze borsistiche che gli cambierà la vita.

9. La scelta di Sophie (1982)

La scelta di Sophie

Nel ruolo da protagonista in questo apprezzatissimo dramma del 1982 diretto da Alan J. Pakula, Meryl Streep ha vinto il secondo Oscar della sua carriera grazie a uno dei ritratti femminili più indelebili nella storia del cinema moderno. Il film è l’adattamento del poco conosciuto romanzo omonimo di William Styron e ad oggi è considerato a posteriori tra le testimonianze cinematografiche sull’esperienza dell’Olocausto più vivide e agghiaccianti di sempre.

Sophie è una emigrata polacca che ha subito la terribile esperienza del campo di concentramento. Nathan è un intellettuale ebreo ossessionato dall’Olocausto. I due cercano di sopravvivere come possono. Abitano vicino a un giovane scrittore, Stingo, che con il passare del tempo diventa amico di entrambi. Stingo capisce che le turbe di Sophie hanno avuto inizio quando per salvare il figlio maschio ha lasciato morire una figlia ad Auschwitz.

10. Inside Out (2015)

Inside Out

E se i sentimenti avessero… dei sentimenti? Questa è la premessa del 15° lungometraggio d’animazione targato Pixar. Inside Out, diretto e co-scritto da Pete Docter su sceneggiatura assolutamente originale, è tra i film animati più apprezzati del Nuovo Millennio, anche e soprattutto grazie a come riesce a raccontare con toni fantasiosi e allo stesso tempo semplicissimi i meccanismi dell’emotività umana nella fase adolescenziale. Un gioiello cinematografico genuino, empatico e fortemente commovente: vi dice qualcosa il nome di Bing Bong?

Crescere non è sempre facile e Riley, una ragazzina di 11 anni, se ne rende conto quando per seguire il lavoro del padre a San Francisco è costretta a lasciare la sua vita nel Midwest. Come tutti, Riley è guidata dalle cinque emozioni principali, Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza, che vivono nella sua mente e che la aiutano ad affrontare la quotidianità. Mentre Riley fatica ad adattarsi alla nuova grande città, nel quartier generale delle emozioni monta l’agitazione: sebbene Gioia cerchi di mantenere uno visione positiva delle cose, le restanti emozioni entrano in conflitto sul modo migliore per esplorare la nuova realtà in cui si trovano.

11. Papà, ho trovato un amico (1991)

Papà, ho trovato un amico

Lo ricordate tutti questo piccolo gioiello di family movie? Si chiama Papà, ho trovato un amico, ha debuttato nelle sale di tutto il mondo a partire dal 1991 ed è stato tra i primissimi progetti cinematografici a sfruttare la visibilità di Macaulay Culkin dopo il successo strepitoso dell’anno precedente di Mamma, ho perso l’aereo. Difatti, il titolo italiano del film di Howard Zieff sembra voler proprio ricalcare la struttura di quello di Chris Columbus dell’anno prima, quasi a volersi assicurare una fetta di pubblico in sala. Che, comunque, lo premiò con un ottimo passaparola e un titolo di cult movie che detiene ancora oggi.

Harry è vedovo dal 1961, anno in cui nasce la piccola Vera e in cui sua moglie muore di parto. Harry di mestiere fa l’impresario di pompe funebri, stravede per la figlioletta, ormai undicenne, e non ha nessuna intenzione di risposarsi. Vera è un po’ strana, è innamorata di uno dei suoi insegnanti, ha un solo amico, l’occhialuto e timido Thomas, e somatizza le malattie di cui sono stati affetti i clienti del papà. Senza contare che è gelosissima del babbo. Così quando Harry comincia ad avvicinarsi a Shelly, lei non la prende bene.

12. Un ponte per Terabithia (2007)

Terabithia

Il romanzo omonimo di Katherine Paterson aveva già avuto un fallimentare adattamento televisivo nel 1985, ma poi nel 2007 arriva il regista Gabor Csupò e confeziona una trasposizione di Un ponte per Terabithia che non ha di certo avuto il successo che ci si aspettava nelle sale, ma che con gli anni a venire si è trasformato in un piccolo e commovente cult di cinema per ragazzi in equilibrio tra racconto di dolorosa formazione ed elementi squisitamente fantasy.

Jesse ama dipingere, ma sia i suoi familiari sia i suoi compagni di scuola lo prendono in giro. Quando conosce Leslie, i due immaginano un bosco incantato dove rifugiarsi dalla realtà e dove poter vivere avventure straordinarie lontani dalla grigia e deprimente realtà di tutti i giorni che li fa star male. Ma sarà reale quel regno incantato dove si sono felicemente rifugiati?

13. I segreti di Brokeback Mountain (2005)

I segreti di Brokeback Mountain

Il 2005 è un anno fondamentale per il cinema LGBTQ; esce infatti nelle sale di tutto il mondo I segreti di Brokeback Mountain, diretto da Ang Lee. Il film, tratto da un racconto di Annie Proulx, riesce a vincere Leone d’Oro, tre Oscar e svariati altri premi internazionali nonostante la delicata tematica affrontata: l’amore che scaturisce all’improvviso tra due cowboy americani contro tutto e contro tutte le convenzioni culturali e sociali dell’America più ruvida e profonda. Il film di Ang Lee ebbe tale risonanza che cambiò per sempre le carte in tavola dell’esposizione mediatica del cinema LGBTQ in tutto il mondo.

Nell’estate del 1963, Jack Twist (Jake Gyllenhaal) e Ennis Del Mar (Heath Ledger) si incontrano in un ranch del Wyoming. Tra i due nasce un’intensa amicizia, che con il passare del tempo si trasforma in un legame ancora più profondo che diventerà nel tempo amore vero e proprio. Un legame fortissimo che però verrà sempre nascosto alle rispettive famiglie, fino a quando non scoppia la tragedia.

14. Up (2009)

Up

Questa classifica ci conferma quanto la Pixar, pur occupandosi di film d’animazione per tutta la famiglia, sia riuscita a farci commuovere fino alle lacrime più e più volte. Da questa “equazione del pianto” non può non rientrare anche Up. Diretto e co-scritto da Pete Docter, è stato il secondo lungometraggio d’animazione ad ottenere la storica candidatura all’Oscar come miglior film dopo La bella e la bestia nel 1991.

Se dovessimo descrivere Up, diremmo che è una storia d’altri tempi che racconta le avventure di Carl Fredricksen, un arzillo settantenne. Dopo aver sognato per una vita di girare il mondo, si ritroverà a realizzare il suo desiderio in compagnia di un piccolo, ma insistente, boyscout di otto anni. La bizzarra coppia, a bordo della vecchia villetta di Carl trasformata da migliaia di palloncini colorati in un allegro dirigibile, sorvolerà il globo terrestre e dovrà fronteggiare mostri e furfanti di ogni tipo.

15. Schindler’s List (1993)

Schindler's List

Con Schindler’s List non stiamo soltanto parlando di uno dei più indiscussi capolavori della storia del cinema, bensì anche del film-testimonianza definitivo sull’Olocausto e i suoi orrori. Diretto con eleganza da Steven Spielberg, alla sua uscita ricevette il plauso unanime di pubblica e critica, vincendo ben 7 premi Oscar nel 1994. Ad oggi, questo straordinario adattamento dal romanzo di Thomas Keneally, è semplicemente una visione obbligatoria.

Oskar Schindler, di origine morava, arriva nel 1939 a Cracovia con l’intenzione di arricchirsi sfruttando gli ebrei in una fabbrica di vasellame. Ma, colpito dalla ferocia nazista, decide di “giocare” una pericolosa avventura: salvare i suoi operai dallo sterminio. Si ridurrà in miseria, ma, per merito suo, più di mille israeliti, destinati ai campi di stermino, sopravvivranno alla guerra.

16. Io e Marley (2008)

Io e Marley

E se vi dicessimo che Hachiko non è nulla rispetto alle lacrime che verserete per Io e Marley? Questo tenero film diretto da David Frankel (Il Diavolo veste Prada) nel 2008 ebbe un successo di cassetta senza precedenti; tratto dal romanzo biografico omonimo di John Grogan, è stato interpretato da Owen Wilson e Jennifer Aniston, protagonisti di una vera e propria storia d’amore con un labrador retriver giallo che ha fatto commuovere praticamente il mondo intero.

Quando John e Jenny si trasferiscono in Florida decidono di lavorare per dei quotidiani locali, il lavoro di lei sembra andare molto bene, quello di John invece non lo soddisfa. I due prendono in considerazione di avere un bambino, ma un amico di famiglia gli consiglia di adottare prima un cane, per capire se sono pronti. Ed è in quel momento che entra in scena Marley, un nevrotico e incontenibile cucciolo di labrador che cambierà la vita di John e Jenny per sempre…

17. Room (2015)

Room

Nel 2015 il regista inglese Lenny Abrahamson dirige l’adattamento di un romanzo pubblicato da Emma Donoghue con il titolo italiano di “Stanza, letto, armadio, specchio”. Il film è Room e quando debutta nelle sale nel corso di quell’anno, riceve elogi sperticati da parte di pubblico e critica, tanto che vince il prestigioso premio del pubblico al Toronto International Film Festival e l’Oscar per la miglior attrice protagonista alla bravissima e intensa Brie Larson.

Esattamente come accade nel romanzo di Emma Donoghue (qui anche sceneggiatrice del film), Room è un doloroso racconto di maternità e speranza che inizia con Jack. Jack è un bambino di cinque anni cresciuto in una stanza in un capanno 3 metri per 3, che crede sia il mondo intero, ma cosa succede quando la madre, rapita da adolescente dieci anni prima, gli comunica improvvisamente che esiste ben altro fuori dalle mura della stanza?

18. Vi presento Joe Black (1999)

Vi presento Joe Black

Lo sapevate che il famosissimo dramma romantico Vi presento Joe Black è il remake di un film del 1934 dal titolo “La morte in vacanza”? E che questo film è tratto a sua volta da una celebre commedia teatrale del 1923 del nostro Alberto Casella? C’è quindi un po’ d’Italia nel celeberrimo lungometraggio di Martin Brest uscito nelle sale nel 1999. Il cast, poi, è assolutamente di prim’ordine, impreziosito dalle straordinarie performance di Brad Pitt e Anthony Hopkins.

Il film racconta di William Parrish, magnate della televisione che ha saputo conquistare il successo ma che si vede la vita sconvolta dall’inaspettato arrivo di Joe Black. Il misterioso giovane si innamora di Susan, la bellissima figlia di William. Per la famiglia Parrish le conseguenze di questo innamoramento si rivelano più drammatiche del previsto, dato che Joe Black in realtà è l’angelo della Morte.

19. Il re leone (1994)

Il re leone

Allontaniamoci per un momento dalla produzione animata della Pixar e concentriamoci semplicemente sui classici targati Disney. Nessuno di questi, pur nella loro peculiarità, ha mai raggiunto le vette di straordinaria potenza narrativa e commozione de Il re leone. Questo capolavoro assoluto del cinema animato diretto da Roger Allers e Rob Minkoff esce nel 1994 e diventa il più alto incasso dell’anno, nonché al tempo il più grande risultato al botteghino internazionale per un cartoon. Un record semplicemente tutto meritato. E a chi non sa se preparare già i fazzoletti per la (ennesima?) visione, vi diciamo soltanto: Mufasa.

Il film racconta di Simba, un cucciolo di leone che vive nella savana africana. Sentendosi accusato della morte del padre Mafusa, lascia il suo branco per infliggersi un esilio volontario. Diventato adulto, torna dalla famiglia, pronto ad affrontare il malvagio Scar, il vero responsabile della morte del padre.

20. Fiori d’acciaio (1989)

Fiori d'acciaio

Al calare degli anni ’80, al cinema arriva uno dei film cult più apprezzati di quell’incredibile e variegato decennio. Diretto da Herbert Ross e tratto dalla pièce teatrale omonima di Robert Harling (qui anche sceneggiatore), Fiori d’acciaio dispiega uno dei cast al femminile più incredibili di sempre per raccontare una storia transgenerazionale unica e molto commovente: non vi bastano Sally Field, Julia Roberts, Olympia Dukakis, Dolly Parton e Shirley Maclaine?

M’Lynn è in ansia per la figlia Shelby, che è incinta nonostante il parere contrario dei medici. Shelby infatti è diabetica; a consolarla ci pensano le amiche Ouiser, una litigiosa signora con due mariti alle spalle, Clairee e Annelle, che sta fuggendo da un matrimonio infelice. Il bambino nasce sano, ma Shelby peggiora e, nonostante il trapianto di un rene fornito da M’Lynn, rischia la vita…

21. Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991)

Pomodori verdi fritti

Altro grande dramma al femminile quello che arriva nei cinema di tutto il mondo nel 1991. Diretto da Jon Avnet e tratto dal romanzo “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” di Fannie Flag, Pomodori verdi fritti alla fermata del treno è un racconto di amicizia femminile, di coraggio, di speranza e di razzismo nell’America profonda della fine degli anni ’30. Nel cast del dramma di Avnet, Kathy Bates, Jessica Tandy e Cicely Tyson, tra le altre.

Evelyn, sovrappeso e frustrata dall’indifferenza del marito, fa amicizia in un ospizio con l’anziana Ninny che le racconta, a puntate, una storia di molti anni prima che ha per protagoniste due amiche, Idgy e Ruth, in un bar vicino a una ferrovia dove la specialità sono i pomodori verdi fritti. Idgy cresce ribelle e selvaggia e frequenta ambienti poco raccomandabili, ma riuscirà a convincere l’amica Ruth a lasciare il violento marito, che ha sposato contro la sua volontà, e a tenersi il suo bambino.

22. Will Hunting – Genio ribelle (1997)

Will Hunting

Il dinamico duo Ben Affleck e Matt Damon si cimenta nella sceneggiatura e dà vita a uno degli script originali più interessanti degli ultimi decenni; dirige Gus Van Sant e recitano, oltre agli stessi Damon e Affleck, anche Robin Williams, Stellan Skarsgard e Minnie Driver. Un film che alla sua uscita ha commosso pubblico e critica e che gli ha regalato svariate nomination all’Oscar e due statuette: alla sceneggiatura e a Robin Williams attore non protagonista, nel 1998.

Will è un orfano che ha alle spalle una vita difficile di violenze, si guadagna da vivere facendo lo sguattero al Mit e viene scoperto a risolvere complicati teoremi matematici. Egli infatti ha una memoria prodigiosa e una geniale propensione per la matematica, così il professore Lambeau decide di affidarlo alle cure di Sean McGuire, un amico psicologo.

23. E.T. L’extraterrestre (1982)

E.T. L'extraterrestre

Nessuno potrà mai affermare di non aver pianto di fronte a questa commovente favola fantascientifica diretta da Steven Spielberg nel 1982. Quando arrivò in sala, fu il più grande successo commerciale di tutti i tempi, battendo addirittura Guerre Stellari. Il segreto del successo? Una storia semplice di amicizia tra un un gruppo di adolescenti e un tenero e spaurito alieno braccato dagli agenti di sicurezza americani. Un mix vincente che rende ancora E.T. L’extraterrestre tra i film simbolo degli anni ’80 e una delle maggiori cause di utilizzo compulsivo di… kleenex!

Un extraterrestre è abbandonato sulla Terra dai suoi compagni, obbligati a ripartire in tutta fretta. Gli uomini gli danno la caccia, ma un gruppo di bambini lo nasconde. Nasce un’amicizia, ma l’alieno (ribattezzato E.T.) ha nostalgia di casa e cerca in tutti i modi di mettersi in contatto con i suoi. Sarà proprio grazie ai ragazzi che riuscirà a sfuggire agli agguati di militari e scienziati.

24. Forrest Gump (1994)

Forrest Gump

Nel 1994 ebbe un successo strepitoso nei cinema di tutto il mondo, tanto che ancora è oggi considerato tra i film drammatici più influenti e riconoscibili dalle ultime generazioni. Stiamo parlando di Forrest Gump, film diretto da Robert Zemeckis e tratto dal romanzo omonimo (e poco conosciuto) di Winston Groom; protagonista di questa fiaba moderna uno straordinario Tom Hanks, che per il ruolo di “candido contemporaneo” riceve il suo secondo Oscar ed entra definitivamente nell’immaginario collettivo.

Forrest Gump è un ragazzo del Sud, un po’ tardo, che parla lentamente e che, grazie alla sua bontà e a un inguaribile ottimismo, diventa una star del football, un eroe di guerra, un atleta, un milionario e sposa anche la ragazza dei suoi sogni. Nel corso della sua vita Forrest ha l’opportunità di conoscere i grandi leader del suo tempo, da Nixon a Lennon, e di viaggiare dal Vietnam a Washington, dalla Repubblica Cinese a Londra, a New York.

25. Storia di un matrimonio (2019)

Storia di un matrimonio

Se pensate che il matrimonio sia una passeggiata, vi ricrederete dopo aver visto l’ironico e allo stesso tempo doloroso Storia di un matrimonio. Questo film Netflix scritto e diretto da Noah Baumbach con gli ottimi Adam Driver e Scarlett Johansson è nato da un’idea semi-autobiografica del regista e sceneggiatore, che partendo da alcuni elementi del suo ex-matrimonio con l’attrice Jennifer Jason Leigh mette in scena un tira e molla emotivo che vi farà passare la voglia di convolare a nozze.

Charlie è un famoso regista teatrale sposato con l’attrice Nicole, da cui ha un figlio piccolo. La coppia sta attraversando problemi matrimoniali e perciò i due seguono una terapia di coppia. Il terapista che li segue suggerisce loro di scrivere su un foglio tutte le cose che all’uno piacciono dell’altra, ma Nicole si rifiuta di leggerle. Quando alla donna viene offerto un ruolo nell’episodio pilota di una nuova serie televisiva a Los Angeles, decide di lasciare la compagnia teatrale e di andare temporaneamente a vivere con la madre insieme al figlio. Sarà l’inizio della fine della loro lunga relazione?

26. Chiamami col tuo nome (2017)

Chiamami col tuo nome

Tratto dallo splendido romanzo omonimo di André Aciman, Chiamami col tuo nome è ad oggi considerato uno dei capisaldi assoluti del nuovo cinema LGBTQ occidentale, tanto che dal momento della sua uscita ha creato attorno a sé un’aura di devozione quasi religiosa da parte della comunità queer mondiale e da parte dei fan sfegatati di Timothée Chalamet, che nel ruolo del giovane protagonista fa sfracelli al box-office e si impone come nuova stella emergente di Hollywood. Dirige Luca Guadagnino da un canovaccio di James Ivory, premiato all’Oscar per la sceneggiatura non originale.

A metà degli anni Ottanta, nell’Italia settentrionale, il diciassettenne Elio, l’unico figlio della famiglia italo-americana dei Perlman, si prepara ad affrontare un’altra noiosa estate nella villa dei genitori quando l’arrivo di Oliver sconvolge i suoi giorni. Accademico ventiquattrenne, Oliver è arrivato per aiutare il padre di Elio, insigne professore ed esperto di cultura greca. Durante le sei settimane di permanenza dell’ospite, Elio viene conquistato dal suo essere frizzante, spontaneo e affascinante.

27. Il paziente inglese (1996)

Il paziente inglese

Il paziente inglese può essere a tutti gli effetti considerato come uno degli ultimi kolossal mélo della storia del cinema contemporaneo. Arrivato nelle sale nel 1996 diretto da Anthony Minghella, il film con Ralph Fiennes e Kristin Scott Thomas è tratto dal romanzo omonimo best-seller di Michael Ondatjee e alla sua uscita ricevette una valanga di premi internazionali: dall’Orso d’Oro a Juliette Binoche nel ruolo che poi le è valso l’Oscar, fino a ben 9 Academy Awards, tra cui miglior film e miglior regia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, quattro persone si rifugiano sulle colline intorno a Firenze: un uomo misterioso dotato di una vasta cultura storica e geografica, reso irriconoscibile dalle ustioni; la ventenne Hana, infermiera che ha abbandonato il suo distaccamento per accudire lo sconosciuto paziente; Caravaggio, ladro italo-canadese, e infine l’artificiere Kip, indiano sikh, che diventa l’amante di Hana. Il paziente misterioso racconta la sua tragica avventura nell’Africa coloniale.

28. The Hours (2002)

The Hours

Con questo straordinario film Nicole Kidman vince il suo primo e unico Oscar alla sua sua seconda candidatura alla statuetta. Stiamo parlando dell’intenso The Hours, film diretto da Stephen Daldry e tratto dal capolavoro letterario di Michael Cunningham. Un racconto transgenerazionale di tre donne del passato e del presente, tutte unite dal fil rouge della grande mente letteraria di Virginia Woolf, qui proprio interpretata da Nicole Kidman, affiancata da un ensemble da far tremare i polsi: Meryl Streep, Julianne Moore, Ed Harris, John C. Reilly e Toni Collette.

1949: Laura Brown, casalinga incinta, vuole preparare una festa per il marito, ma non riesce a staccare gli occhi dal romanzo che sta leggendo, Mrs. Dalloway di Virginia Woolf. Ai giorni nostri invece Clarissa Vaughn intende dare un party per celebrare l’amico Richard, un famoso scrittore che sta morendo di Aids. Due storie che sono profondamente legate a quella della stessa scrittrice britannica che nella terza linea narrativa del film è proprio intenta a scrivere il suo capolavoro…

29. Il pianista (2002)

Il pianista

Non soltanto Schindler’s List. A testimoniare gli orrori indicibili della deportazione e dello sterminio della popolazione ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale ci ha pensato anche il commovente e scioccante Il pianista. Diretto da regista di culto Roman Polanski e tratto dal romanzo autobiografico di Wladislaw Szpilman (personaggio protagonista del film), commosse il mondo intero a tal punto che nel corso del 2002 vinse non soltanto la Palma d’Oro al Festival di Cannes ma anche 3 premi Oscar: miglior regia a Polanski, attore protagonista a Adrien Brody e sceneggiatura non originale.

Nel corso della Seconda guerra mondiale, Wladyslaw Szpilman, celebre pianista ebreo polacco, riesce a sfuggire alla deportazione. Si ritrova così nel ghetto di Varsavia, all’interno del quale condivide le sofferenze e le eroiche lotte degli abitanti. Un ufficiale nazista amante della sua musica, però, decide di aiutarlo e gli permette di continuare a vivere, anche se le conseguenze di questa opportunità non saranno facili da affrontare.

30. Braveheart – Cuore impavido (1995)

Braveheart

Il 1995 è stato l’anno della consacrazione definitiva di Mel Gibson come star cinematografica davanti e dietro la macchina da presa. Dopo l’ottimo tentativo da regista due anni prima con “L’uomo senza volto”, Gibson realizza uno degli ultimi e più gloriosi kolossal della storia del cinema moderno. Per il celeberrimo Braveheart – Cuore impavido, il regista e attore ottiene ben 5 Oscar, tra cui le statuette al miglior film e alla miglior regia, per l’appunto. Un’epica ed emozionante storia romanzata di uno dei più grandi eroi nella storia della Scozia, William Wallace. Campione al botteghino internazionale nel 1995 e titolo cult ancora oggi.

Nel tardo tredicesimo secolo, William Wallace torna in Scozia, la sua terra, dopo molti anni passati lontano. Il re di Scozia è morto, e re Edoardo I d’Inghilterra, il Plantageneto, si è insediato al suo posto. Dopo la morte del padre e l’assassinio della moglie, Wallace tiene testa agli oppressori inglesi guidando la sua patria attraverso la lunga e sanguinosa guerra di liberazione.

31. Il gladiatore (2000)

Il Gladiatore

L’ultimo grande kolossal del cinema moderno? Non di certo Braveheart, bensì Il Gladiatore di Ridley Scott. Nel 2000 il regista britannico realizza uno dei peplum più influenti e conosciuti in tutto il mondo, tanto che il lungometraggio in costume con Russell Crowe è ad oggi considerato tra i film più celebri non solo della contemporaneità ma di tutti i tempi. Successo planetario al box-office e 5 Oscar vinti, tra cui quelli al miglior film e al miglior attore protagonista.

Sconfitti i barbari in Germania, nel 180 d.C., il vittorioso generale romano Massimo viene designato da Marco Aurelio, ormai vecchio, deluso e stanco, quale suo successore. Ma il figlio dell’imperatore, Commodo, uccide il genitore e ordina di eliminare Massimo per non avere rivali nella successione al soglio imperiale. Massimo diventa così il bersaglio di una spietata caccia all’uomo che porta allo sterminio di tutta la sua famiglia. Il resto, come si suol dire, è storia.

32. Una tomba per le lucciole (1988)

Ua tomba per le lucciole

Il film d’animazione più strappalacrime di tutti i tempi? Per noi non c’è competizione con Una tomba per le lucciole. Questo straordinario capolavoro animato del 1988 è stato diretto da Isao Takahata, co-fondatore dello Studio Ghibli assieme a Hayao Miyazaki, e ispirato a un racconto semi-autobiografico pubblicato da Akiyuki Nosaka. Una testimonianza profondamente umana e destabilizzante degli effetti della Seconda Guerra Mondiale in Giappone e della bomba atomica degli americani in terra asiatica; nel mezzo degli orrori della guerra, la storia tenera e commovente di due fratelli che vivono di stenti. Vi consigliamo di preparare, ancora una volta, i fazzoletti.

La sera del 21 settembre 1945 Seita, un giovane ragazzo, muore di stenti nella stazione ferroviaria di Kobe, in Giappone. Fra le mani tiene solo una scatola di latta che contiene dei frammenti di ossa appartenenti alla sua sorellina Setsuko. Quando i passanti gettano via la scatola, appare il fantasma della bambina e subito dopo quello del ragazzo. Ha inizio così un lungo flashback che racconta la loro storia, cominciata nel giugno di quello stesso anno, durante il bombardamento di Kobe da parte degli Americani.

33. A Beautiful Mind (2001)

A Beautiful Mind

Un anno dopo il successo planetario de Il Gladiatore, l’attore australiano Russell Crowe era in cima alla lista delle star più talentuose e richieste di Hollywood, tanto che vestì subito i panni del premio Nobel John Forbes Nash in A Beautiful Mind di Ron Howard. Il film, liberamente ispirato al libro “Il genio dei numeri” di Sylvia Nasar, racconta la storia vera di una delle teste più brillanti nella storia della matematica, tra vicende pubbliche e private, tra amori e cliniche psichiatriche. Un film molto intenso e commovente che ebbe grande successo di pubblico e critica, vincendo alla fine della sua corsa ben 4 Oscar.

Nel 1948 John Forbes Nash jr. si trovava a Princeton con la più ambita delle borse di studio; piccolo borghese, un po’ sciatto rispetto ai suoi colleghi studenti, con la testa sempre tra le nuvole, molto scontroso, il matematico che sarà segnato dalla schizofrenia elabora nell’università in cui si trova la sua teoria economica dei giochi; secondo lui infatti le fluttuazioni dei mercati finanziari possono essere calcolate molto precisamente. Un’intuizione che gli porterà gloria e visibilità ma che lo farà sempre più sprofondare nella malattia mentale…

34. Million Dollar Baby (2004)

Million Dollar Baby

Nella variegata e lunghissima carriera di autore dietro la macchina da presa per Clint Eastwood, Million Dollar Baby è forse il suo film più bello ed emozionante. Ispirato a un racconto breve di F.X. Toole, il film vanta nel cast interpreti del calibro dello stesso regista, Hilary Swank e Morgan Freeman. Un film non soltanto dedicato al mondo del pugilato, ma anche una storia intensissima di riscatto, di redenzione e di amore. Grande successo di pubblico e critica e 4, meritatissimi, Oscar nel 2005: miglior film, regia, attrice protagonista e attore di supporto.

Frankie Dunn ha passato l’esistenza sul ring, allenando tanti pugili. Il suo unico amico è Scrap, anche lui ex boxeur, con cui gestisce una palestra a Los Angeles. L’arrivo di Maggie, una ragazza determinata a combattere, cambia le abitudini e l’atteggiamento di Frankie: lui ne farà una campionessa, ma il prezzo che lei dovrà pagare sarà altissimo.

35. Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)

Rain Man

La Hollywood di ieri e quella di oggi. Perlomeno, questa era la percezione di Rain Man – L’uomo della pioggia nel lontano 1988; assemblando un cast che figurava l’allora giovane ma affermatissimo Tom Cruise assieme al veterano e premio Oscar Dustin Hoffman, il regista Barry Levinson confeziona un dramma famigliare che fece scuola e che ancora oggi viene ricordato con grande senso della commozione da moltissimi spettatori dell’epoca. Piccolo ma significativo ruolo anche per Valeria Golino nel film che l’anno successivo alla sua uscita vinse ben 4 Oscar, tra cui film, regia e attore protagonista a Dustin Hoffman.

Charlie, commerciante di auto di lusso ma indebitato fino al collo, scopre che l’eredità paterna è stata assegnata a un fratello di cui non ha mai avuto notizia: ha vent’anni più di lui e vive in una clinica, affetto da autismo. Charlie lo porta via per diventarne il tutore e per spendere i suoi soldi, ma Charlie va con lui a Las Vegas e sbanca il casinò. Il rapporto tra i due, presto, si trasforma però in solidarietà e affetto sincero.

36. La vita è bella (1997)

La vita è bella

Che anno straordinario per il cinema italiano che è stato il 1997 e i due successivi. Nel mese di dicembre del ’97 arriva nelle nostre sale La vita è bella, film scritto, diretto ed interpretato da Roberto Benigni che al 51° Festival di Cannes vinse il Gran Premio della Giuria. Un lungometraggio che divenne con il tempo il più alto incasso di sempre per una produzione italiana a quel tempo (ben 92 miliardi di lire!) e il film nostrano con il maggior numero di Oscar vinti, ben tre: miglior pellicola internazionale, miglior attore protagonista, miglior colonna sonora. Record su record per un lungometraggio, quello di Robert Benigni, che forse è tra i film italiani più amati e celebrati in tutto il mondo dopo i capolavori di Fellini.

Orefice Guido, cameriere e poi libraio nell’Italia del ventennio, ha sposato una maestrina ricca, ed è ebreo. Esattamente come il suo vecchio zio, e come Orefice Giosué, il suo bambino. Come tutti gli ebrei, i tre sono stati caricati su un camion, poi su un treno, e portati in un campo di concentramento dove Guido, con un coraggio da leone, inventa un gioco, perché Giosué non si spaventi e riesca, magari, a sopravvivere.

37. Colpa delle stelle (2014)

Colpa delle stelle

Non sarà magari stato un campione di incassi strepitoso, eppure il film diretto da Josh Boone nel 2014 e che ha tratto dal romanzo best-seller tra i lettori teen di quel tempo pubblicato da John Green, è ad oggi considerato un vero e proprio classico della letteratura per ragazzi, una storia d’amore adolescenziale che senza ombra di dubbio ha fatto versare litri e litri di lacrime tra appassionati della lettura e spettatori cinematografici e casalinghi poi. Ovviamente, stiamo parlando dello strappalacrime Colpa delle stelle, con Ansel Elgort e Shailene Woodley.

Hazel e Gus sono due adolescenti che condividono lo stesso spirito caustico, il disprezzo per tutto ciò che è convenzionale e un amore che li travolge. Il loro rapporto è qualcosa di miracoloso, dal momento che l’altro costante compagno di Hazel è una bombola di ossigeno e Gus ha una protesi alla gamba. Il loro amore è, inoltre, nato in un gruppo di supporto per i malati di cancro.

38. Il Dottor Zivago (1965)

Il Dottor Zivago

Con la quarta posizione di questa classifica, poco fuori dal podio, troviamo uno dei più grandi classici del cinema sentimentale e storico di tutti i tempi. Siamo nel lontano 1965 e nei cinema di tutto il mondo fa furore Il Dottor Zivago di David Lean. Adattamento kolossal del romanzo omonimo di Boris Pasternak con un cast straordinario costituito, tra gli altri, da Omar Sharif, Julie Christie, Alec Guinness, Geraldine Chaplin e Rod Steiger, il film fu un successo popolare strepitoso, tanto che oltre a vincere 5 Golden Globe e 5 Oscar, arrivò al podio della classifica musicale Billboard del 1965 con il Tema di Lara composto da Maurice Jarre. Con Il Dottor Zivago siamo veramente di fronte a un capolavoro senza tempo che ha fatto commuovere intere generazioni.

Yuri e Lara si conoscono prima della Grande Guerra, quando lui è sposato alla cugina Tonya e lei all’idealista Pasha. Durante il conflitto si ritrovano perché lui combatte e lei fa l’infermiera; nel frattempo Pasha diventa un pezzo grosso del partito comunista, salito al potere dopo la rivoluzione d’Ottobre, mentre la famiglia di Yuri s’è ridotta in miseria. Al ritorno a Mosca, Yuri si trasferisce negli Urali ed è li che Lara diventa la sua amante, ma la felicità dei due, purtroppo, sarà di breve durata…

39. Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re (2003)

Il Ritorno del Re

Non sarà magari un film strappalacrime a tutti gli effetti, eppure il terzo capitolo della straordinaria trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson e tratta dal capolavoro fantasy di J.R.R. Tolkien ha saputo conservare tutta l’emozione e la commozione per il destino finale dei suoi innumerevoli protagonisti. Tra battaglie epiche per la Terra di Mezzo ed anelli da distruggere, Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re è un trionfo di celluloide senza se e senza ma, tra le pellicole più epiche mai portate sul grande schermo, nonché un tripudio senza pari di emozioni.

Mentre Frodo e Sam, accompagnati da Gollum, proseguono il loro viaggio verso Monte Fato per distruggere l’Anello, il resto della compagnia corre in soccorso di Rohan e Gondor, impegnati nella grande battaglia dei Campi del Pellenor. Proprio qui, a Minas Tirith, Sauron ha deciso di sferrare l’attacco finale per la conquista della Terra di Mezzo. Sarà uno scontro epico dalle conseguenze impreviste e dai sacrifici enormi…

40. Moulin Rouge! (2001)

Moulin Rouge

Diretto da Baz Luhrmann e presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2001, Moulin Rouge è da moltissimi considerato non solo come uno dei musical che hanno ridefinito una volta per tutte il genere cinematografico donandogli nuova dignità commerciale ed eco mondiale, ma è anche uno dei lungometraggi più strappalacrime di tutti i tempi, e su questo c’è poco dubbio. Una medaglia d’argento meritatissima quella del film musicale, con due bravissimi Ewan McGregor e Nicole Kidman che, nei panni della ballerina di can can Satine, entra nell’immaginario collettivo e riceve la sua prima candidatura all’Oscar.

Christian, scrittore squattrinato, arriva a Parigi nel 1899 e, recatosi al Moulin Rouge, si innamora del can can e di Satine, una bellissima donna, che si esibisce nel locale. Per un equivoco viene scambiato per il duca di Monroth e si ritrova nella sua stanza. Viene ingaggiato per scrivere uno spettacolo che avrà come protagonista Satine, ma allo stesso tempo dovrà fare i conti con il duca che, innamorato di Satine, tenta di legarla indissolubilmente a sé.

41. Titanic (1997)

Titanic

Titanic, il film catastrofico-sentimentale scritto e diretto da James Cameron con i suoi incassi da urlo (al tempo fu il più alto risultato al botteghino globale di tutti i tempi) e i suoi 11 Oscar vinti fu un fenomeno di costume che ancora oggi non ha avuto precedenti. Oggi come oggi, tutti hanno visto almeno una volta nella vita il film che racconta la breve ma intensissima storia d’amore tra Jack (Leonardo DiCaprio) e Rose (Kate Winslet) sullo sfondo del naufragio tristemente più famoso della storia del Novecento. Una pietra miliare che non ha avuto precedenti nell’impatto sulla storia del cinema e che ha fatto versare (in questo caso letteralmente) un oceano di lacrime alle persone che hanno visto e rivisto il film di Cameron.

Un equipaggio cerca di recuperare un diamante nel relitto del Titanic, e va dall’unica superstite, Rose. La donna anziana racconta alla ciurma la storia di come era riuscita ad avere quella pietra preziosa e della storia d’amore che aveva vissuto sul transatlantico. Flashback, Rose è una giovane aristocratica che viaggia nella prima classe del Titanic, Jack invece è un pittore bello e squattrinato che naviga stipato in terza classe. Quando i due si conoscono, non potranno più lasciarsi e sfidano fino all’ultimo le convenzioni sociali, sullo sfondo del terribile naufragio della nave dei sogni.

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