La figura del vampiro affonda a piene mani nella tradizione dell’Europa dell’Est, quando nel corso del XVIII secolo nell’area geografica dei Balcani scoppia un’isteria collettiva a proposito di alcuni cadaveri assetati di sangue che sembravano non voler morire. Da lì il termine “vampiro” (che sembra etimologicamente nato proprio in Serbia o Albania) è entrato di diritto nel linguaggio comune, e poi nella letteratura dei secoli successivi: il celeberrimo romanzo Dracula di Bram Stoker vi dice qualcosa?
L’opera di Stoker non soltanto ha cambiato per sempre l’immaginario collettivo sulla figura del vampiro (un non-morto che può assumere varie sembianze, anche animali, per nutrirsi di sangue di esseri umani e vivere per sempre), ma ha influenzato anche le arti del XX secolo, come ad esempio il cinema. Per questo motivo oggi vogliamo presentarvi quelli che riteniamo i 22 film sui vampiri migliori di sempre, le pellicole che in un modo o nell’altro hanno cambiato per sempre la percezione pop che abbiamo ancora oggi di questa malefica creatura succhiasangue delle tenebre.
1. Nosferatu il vampiro (1922)
Medaglia d’oro incontrovertibile per il Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, capolavoro dell’espressionismo tedesco che non soltanto ha fatto scuola per il cinema internazionale a venire, ma ha dato anche il via al filone vampiresco per il grande schermo. E con grandissimo stile aggiungeremmo. Il film di Murnau è un adattamento (quasi) fedele del Dracula di Bram Stoker, anche se per questioni di diritto d’autore cambia l’ambientazione (da Londra a Wisborg) e i nomi dei protagonisti, tra cui quello del signore delle tenebre, che qui diventa il famigerato Conte Orlok con il volto dell’attore Max Schreck.
In Nosferatu il vampiro, un giovane agente immobiliare di nome Hutter viene mandato dal suo responsabile a firmare un atto di compravendita con il misterioso Conte Orlok in Transilvania; il viaggio nei Carpazi non sarà però come se lo aspettava, e quando Hutton raggiungerà il castello del nobile, scoprirà pian piano che la compravendita dell’immobile a Wisborg è in realtà la punta dell’iceberg di un piano sinistro. Un capolavoro della storia del cinema che merita di posizionarsi al primo posto dei migliori film sui vampiri e come adattamento definitivo e più iconico del romanzo di Stoker.
2. Dracula di Bram Stoker (1992)
Parlando di adattamenti, anche il film Dracula di Bram Stoker diretto da Francis Ford Coppola nel 1992 dà del filo da torcere al capolavoro di Murnau. Ennesimo adattamento dal romanzo omonimo dello scrittore irlandese, il lungometraggio del regista premio Oscar si distingue dalle altre (forse troppe) trasposizioni per il grande schermo grazie alla sua certosina ricostruzione dei luoghi, i costumi, il suo avanguardistico trucco prostetico, il suo look evocativo e barocco; il Dracula di Coppola adatta il capolavoro letterario di Stoker con rispetto e fedeltà, aggiungendo una vena romantica inedita che ne ha decretato il successo negli anni successivi. Nello straordinario cast del film, Gary Oldman, Keanu Reeves, Winona Ryder e Tom Waits.
Piuttosto aderente al libro di origine, Dracula di Bram Stoker racconta le vicissitudini dell’avvocato Jonathan Harker (Keanu Reeves) che si reca in Transilvania per far firmare il contratto di compravendita di una vecchia abbazia inglese al Conte Dracula (Gary Oldman). Quando il giovane avvocato scopre che è prigioniero all’interno del castello di un vampiro, farà di tutto per fuggire e tornare dalla sua Mina, oggetto del desiderio del Conte.
3. Vampyr (1932)
Medaglia di bronzo ad un altro capostipite della cinematografia vampirica. Ci troviamo nel 1932 e siamo nuovamente in Germania; dopo la lezione dietro la macchina da presa di Murnau, il regista “religioso” Carl Theodor Dreyer fa seguito al successo del suo La passione di Giovanna d’Arco e firma un capolavoro del cinema dell’orrore. Non più ispirato al romanzo di Stoker, il suo Vampyr è invece liberamente tratto da alcune novelle di Joseph Sheridan Le Fanu, trasposte in un film con pochissimi dialoghi, un sapiente uso del sonoro per generare tensione ed un bianco e nero onirico e spettrale.
In Vampyr di Carl Theodor Dreyer, un viaggiatore misterioso di nome Allan Grey si ferma al calar della notte all’interno di una locanda per riposare; a notte fonda, un vecchio entra nella sua camera e lascia sul comodino un pacchetto con su scritto “Da aprire solo alla mia morte”. Incuriosito dal lascito, Allan esce dalla locanda e viene accompagnato da alcuni spiriti all’interno di un vecchio maniero dove verrà alla scoperta di una verità agghiacciante. Un capolavoro da riscoprire.
4. Nosferatu, il principe della notte (1979)
Il più grande omaggio al capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau risale al 1979 ed è scritto e diretto dal regista tedesco di culto Werner Herzog. Stiamo ovviamente parlando del suo notevolissimo Nosferatu, il principe della notte. Adattamento piuttosto fedele del romanzo di Stoker, il film di Herzog funziona alla grande non solo per il suo voler creare un ponte tra il cinema espressionistico tedesco delle origini e il “nuovo cinema tedesco” di cui lui era esponente, ma anche grazie soprattutto al suo cast ispirato, su cui svettano Klaus Kinski, Bruno Ganz e Isabelle Adjani.
Con un setting che si svolge nella cittadina di Wismar sul Mar Baltico, il Nosferatu di Werner Herzog mantiene intatti tutti gli eventi principali del romanzo originario, salvo il finale che cambia completamente il ruolo e l’importanza del personaggio di Jonathan Harker. Scoprite da soli qual è il destino di Harker nel remake-capolavoro di Herzog.
5. L’ombra del vampiro (2000)
Un film biografico che racconta i retroscena del set di uno dei più grandi capolavori della storia del cinema: stiamo parlando, nuovamente, del Nosferatu di Murnau, ed il film film poco conosciuto che ne celebra la lavorazione è L’ombra del vampiro di E. Elias Mehringe. Il cast in questo lungometraggio presentato a Cannes nel 2000 è di prim’ordine: da John Malkovich nei panni di Murnau ad un istrionico Willem Dafoe nei panni di Max Schreck, l’attore che nel 1921 ha vestito i panni del fantasmagorico Conte Orlok nel capolavoro tedesco.
Per il ruolo di Max Schreck, Willem Dafoe ha ricevuto la candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista, così come il trucco e l’acconciatura del film, il cui team ha lavorato duramente per trasformare l’attore statunitense nel vampiro Orlok con somiglianza sconvolgente.
6. Intervista col vampiro (1994)
Il primo di una lunga serie di romanzi pubblicati da Anne Rice è stato portato sul grande schermo con grande successo di pubblico e critica nel 1994 dal regista premio Oscar Neil Jordan. Il film a cui stiamo facendo riferimento è Intervista col vampiro, cult assoluto degli anni ’90 con Brad Pitt e Tom Cruise al massimo del loro splendore e sex appeal.
Nella San Francisco del 1993, il giornalista Daniel Malloy intervista un misterioso uomo di nome Louis de Pointe du Lac, per poi scoprire che è stato trasformato in vampiro nel XVIII secolo dal temibile Lestat (Cruise); l’intervista con du Lac sarà l’escamotage per raccontare la vita precedente del vampiro interpretato da Brad Pitt. Nel cast, anche Antonio Banderas ed una giovane quanto bravissima Kirsten Dunst.
7. Dracula (1931)
Dopo il Nosferatu di Murnau e un anno prima dell’uscita nelle sale di Vampyr di Dreyer, c’è stato il seminale Dracula di Tod Browning. Qui le vesti del principe delle tenebre sono indossate dall’iconico Bela Lugosi, che aveva già interpretato il ruolo a teatro. E il lungometraggio di Browning è proprio l’adattamento dello show di Broadway curato da Hamilton Deane e John L. Balderstone. Girato in bianco e nero, è il primo film sonoro dedicato alla figura del Conte Dracula creata da Bram Stoker.
Il celeberrimo film della Universal Pictures racconta anche questa volta del viaggio nei Carpazi di un giovane avvocato, pronto a far firmare i documenti necessari al Conte Dracula intenzionato ad acquistare una vecchia abbazia inglese. Quando arriverà al castello della Transilvania, scoprirà di avere a che fare con un vampiro. L’unica grande differenza rispetto al romanzo originario sta nel fatto che Jonathan Harker è stato sostituito dall’avvocato di nome Renfield. Un classico del cinema dell’orrore praticamente imprescindibile.
8. Miriam si sveglia a mezzanotte (1983)
Facciamo un salto pluridecennale ed arriviamo nei rutilanti anni ’80 con un piccolo cult diretto da Tony Scott, al suo primo tentativo dietro la macchina da presa di un lungometraggio cinematografico. Presentato con ottimo successo di critica al 36° Festival di Cannes, Miriam si sveglia a mezzanotte è l’adattamento del romanzo The Hunger di Whitley Strieber. Nello straordinario cast, un trittico d’eccezione che ha fatto scuola: Catherine Deneuve, Susan Sarandon e David Bowie.
Il film di Tony Scott racconta le vicissitudini di Miriam Blaylock, una vampira che passa i suoi secoli di vita a cambiare compagno perché quello che si è scelto deperisce con il passare del tempo e cade in uno strano letargo. La donna conoscerà però Sarah, se ne innamorerà perdutamente e la tramuterà in un vampiro per fare in modo di vivere assieme a lei per sempre. Con qualche bastone tra le ruote.
9. Solo gli amanti sopravvivono (2013)
Anche il regista statunitense di culto Jim Jarmusch si è cimentato con i vampiri sul grande schermo, e nel 2013 ha portato in concorso alla 66° edizione del Festival di Cannes il suo Only Lovers Left Alive – Solo gli amanti sopravvivono. Nel cast del vampire movie d’autore, due splendidi Tilda Swinton e Tom Hiddleston, con un cameo di lusso di John Hurt.
I due interpreti vestono i panni di Adam ed Eve; il primo è un vampiro che vive recluso a Detroit componendo musica per funerali con la sua chitarra, la seconda invece si è stabilita a Tangeri dove si cimenta nella lettura di libri dalle lingue più disparate. Entrambi vampiri, si ricongiungono a Detroit dove cercheranno di sopravvivere all’amore che nel tempo si è spento e all’arrivo improvviso di Ava, sorella minore di Eve.
10. Ragazzi perduti (1987)
«Dormire tutto il giorno. Festeggiare tutta la notte. Non invecchiare mai. Non morire mai. È bello essere un vampiro» Così recitava lo slogan promozionale di Ragazzi perduti, film del 1987 diretto da Joel Schumacher e che scardina il mito del vampiro cinematografico, qui dipinto come giovane adolescente che, assieme alla sua banda, scorrazza tutta la notte a bordo della propria motocicletta. Un ritratto inedito della creatura della notte che ben si sposa con le ambizioni del film di Schumacher con protagonisti interpreti adolescenti. Grande successo al botteghino statunitense in quell’anno.
Quando i fratelli Michael e Sam Emerson si trasferiscono con la madre single nella cittadina costiera di Santa Carla in California, i due fanno la conoscenza di una ragazza di nome Stella; quest’ultima porterà i due fratelli all’interno di una spirale “demoniaca” quando faranno la conoscenza della stravagante banda di motociclisti che frequenta la ragazza.
11. Lasciami entrare (2008)
Debutta nelle sale svedesi nel 2008 questo piccolo capolavoro europeo che ha vinto numerosissimi premi in tutto il mondo. Lasciami entrare, diretto da Tomas Alfredson e tratto dal romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvist, ha ricevuto anche il trattamento del remake statunitense due anni dopo con il notevole, seppur non all’altezza, Blood Story di Matt Reeves.
In Lasciami entrare, un ragazzo di 12 anni di nome Oskar vive a Stoccolma con la sua famiglia ma a scuola viene costantemente vessato e picchiato dai suoi coetanei. Quando fa la conoscenza di Eli, trasferitasi nel quartiere assieme a suo padre Håkan, le cose inizieranno lentamente a cambiare e Oskar farà una scoperta sconvolgente sulla natura e le intenzioni della sua nuova amica.
12. Stress da vampiro (1988)
Il filone del cinema vampiresco nei decenni ha dato vita anche a tantissimi film dal tono scanzonato, comico, se non addirittura denigratorio nei confronti dei vampire movie. Tra questi citiamo senza dubbio il divertentissimo Stress da vampiro (Vampire’s Kiss) del 1988, diretto da Robert Bierman. Nel cast del film-parodia un esaltante e divertentissimo Nicolas Cage, qui nei panni di Peter Lowe, direttore di una società di New York che è convinto di essere stato vampirizzato da una donna che si porta a letto dopo che in camera sopraggiunge un pipistrello. Un’ironica discesa nella paranoia che funziona alla perfezione anche come film-manifesto che si fa beffa dei cliché degli horror con protagonisti i succhiasangue notturni, negli anni ’80 in grande saturazione sul grande schermo.
13. Vita da vampiro – What We Do In The Shadows (2014)
A farsi beffa del filone vampiresco sul grande schermo però non c’è stato solamente Nicolas Cage con il suo irresistibile Stress da vampiro. Nel 2014 Taika Waititi si fa definitivamente conoscere al mondo con il suo esilarante Vita da vampiro – What We Do In The Shadows, campione di incassi nel 2014 nel cinema neozelandesi di quel periodo. Girato come se fosse un vero e proprio mockumentary, il film scritto, diretto ed interpretato da Waititi racconta la vita vampirica di un quartetto formato da Viago, Vladislav, Deacon e Petyr, quattro succhiasangue dall’età molto differente che condividono un appartamento a Wellington, capitale neozelandese. La troupe televisiva che sta realizzando il documentario su di loro li seguirà nella quotidianità casalinga e nelle scorribande notturne. Divertente, originale ed irresistibile.
14. Per favore, non mordermi sul collo (1967)
Nel 1967 Roman Polanski realizza un lungometraggio che avrebbe non soltanto fatto scuola negli anni a venire, ma che avrebbe creato un modello cinematografico per le parodie tutte dedicate ai vampire movie successivi. In Per favore, non mordermi sul collo c’è veramente tutto: il cacciatore di vampiri, i villaggio dell’Europa dell’Est, il vampiro aristocratico che insidia una giovane ragazza, e chi più ne ha più ne metta. Tutto serve a realizzare uno scanzonato omaggio ai film horror della Hammer capitanato dall’improbabile Professor Abronsius (Jack McGowran) che si dirige assieme al suo assistente Alfred (lo stesso Polanski) in un castello della Transilvania ma viene catturato dalle malie del conte Von Krolock. Per favore, non mordermi sul collo è un vero e proprio spasso!
15. Twilight – La saga (2008 – 2012)
Nonostante sia stata massacrata dalla critica internazionale e una certa fetta di spettatori e cinefili più incalliti ancora non riesca a vederla di buon occhio, la saga di Twilight ha fatto scuola e ha dominato i botteghini di tutto il mondo dal 2008 fino al 2012, data di debutto nelle sale dell’ultimo capitolo cinematografico.
La serie di film tratti dai romanzi omonimi di Stephanie Meyer (Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Dawn) ha cambiato di volta in volta registi e sceneggiatori, ma il cast formato dai giovanissimi Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner ha conquistato il cuore degli adolescenti del nuovo millennio. La storia della saga prende il via quando la diciassettenne Bella Swan si traferisce da Phoenix alla piccola cittadina di Forks nello stato di Washington; qui fa la conoscenza di nuovi coetanei e della famiglia Cullen, tra cui il tenebroso Edward, di cui Bella si innamorerà perdutamente. Volente o nolente, un classico dei teen movie del nuovo millennio.
16. Ammazzavampiri (1985)
Questo piccolo cult del 1985 è scritto e diretto da Tom Holland ed ha avuto così tanto successo nell’anno del suo debutto che ha dato vita anche ad un sequel diretto (Ammazzavampiri 2, nel 1989), un remake nel 2011 con Colin Farrell (Fright Night – Il vampiro della porta accanto) e due seguiti diretti del lungometraggio del 2011. In questa gemma della commedia horror degli anni ’80, il giovane Charley Brewster vive assieme a sua madre nei sobborghi tranquilli della città di Los Angeles. Un giorno scopre che il suo vicino porta in casa una bara, mentre la città riceve sempre più allarmi di donne scomparse misteriosamente. Che il suo misterioso dirimpettaio Jerry Dandridge sia un “vampiro della porta accanto”?
17. Il buio si avvicina (1987)
Rimaniamo ancora negli anni ’80 e riscopriamo questo piccolo capolavoro diretto dalla regista premio Oscar Kathryn Bigelow. Come per il “similare” Ragazzi perduti, qui i vampiri post-moderni vengono dipinti come dei girovaghi, non più con a fianco una roboante motocicletta, ma in viaggio a bordo di una sgangherata roulotte, lontani dalla luce del giorno e dai rumori della società moderna. Il giovane Caleb si innamora di una ragazza di nome Mae che si scopre essere un vampiro che rifugge la luce del giorno e miete le sue vittime con il favore delle tenebre aiutata dalla sua banda di succhiasangue vagabondi. Il ritratto cinematografico che qui la Bigelow fa del mondo dei vampiri è tra i più originali del cinema post-moderno.
18. The Addiction – Vampiri a New York (1995)
Facciamo un salto in avanti ed arriviamo agli anni ’90. Il regista italo-americano di culto Abel Ferrara racconta nuovamente una storia di dipendenza con l’interessante The Addiction – Vampiri a New York, lungometraggio low-budget interamente girato a Manhattan in un abbacinante bianco e nero. In The Addiction, il tema del vampirismo è strettamente legato a quello della dipendenza da eroina, che per il regista Ferrara rappresenta il male contemporaneo da estirpare. Proprio come vorrebbe fare raccontando le vicissitudini di Kathleen, una studentessa di filosofia che viene avvicinata da un gruppo di vampiri che la trasformano in una succhiasangue. La ragazza cambierà repentinamente il proprio temperamento, fino a prendere piena consapevolezza della nuova sé e della sua nuova condizione di dipendenza dal sangue umano. Da recuperare per tutti gli appassionati del cinema di Abel Ferrara.
19. Blade (1998)
Anche la Marvel trova spazio in questa classifica. Ebbene sì, perché alla diciannovesima posizione troviamo Blade, film del 1998 diretto da Stephen Norrington ed ispirato al personaggio omonimo della Marvel Comics. A dare un volto al cosiddetto “Diurno” ci ha pensato l’attore Wesley Snipes, qui nei panni perfetti di un implacabile cacciatore di vampiri che bracca i succhiasangue in tutto il mondo e li riduce letteralmente in cenere. Un serial killer dai poteri letali che ha portato fortuna al personaggio e al franchise, visto che il lungometraggio di Norrington ha dato il via a due sequel diretti: Blade II (2002) diretto da Guillermo del Toro e Blade: Trinity (2004) di David S. Goyer.
20. A Girl Walks Home Alone At Night (2014)
La regista britannica Ana Lily Amirpour si fa conoscere nel mercato cinematografico internazionale con l’implacabile ed affascinante A Girl Walks Home Alone At Night nel 2014. Girato in Iran in uno straordinario ed evocativo bianco e nero, il film della Amirpour reinventa Teheran, capitale della nazione del Medio Oriente, appellandola “Bad City” ed incentra la sua narrazione sulle vicende del giovane Arash, sedotto da una misteriosa ragazza con uno chador nero che si aggira per la città ascoltando musica e bevendo il sangue delle persone che non sono pure di cuore e non meritano di vivere. L’incontro con il ragazzo iraniano, però, la farà ricredere.
21. Dracula il vampiro (1958)
Torniamo indietro nel tempo ed arriviamo al 1958, quando debutta nelle sale di tutto il mondo Dracula il vampiro, film diretto da Terence Fisher ed ennesimo adattamento del romanzo di Bram Stoker. Nei panni del conte sanguinario l’attore britannico Christopher Lee, che qui veste i panni probabilmente di uno dei vampiri più iconici della storia della Settima Arte.
Nel film di Terence Fisher, Jonathan Harker viene inviato in incognito per conto del cacciatore di vampiri Abraham Van Helsing nel castello del conte Dracula, spacciandosi per suo bibliotecario; Jonathan riuscirà ad uccidere la sposa del conte, ma alla fine verrà trasformato anche lui in un succhiasangue. Van Helsing non potrà fare altro che dirigersi dal perfido Dracula e tentare di sconfiggerlo una volta per sempre. Il film del 1958, prodotto dalla Hammer Films, ha ricevuto ben sette seguiti e tre spin-off.
22. Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!! (1974)
Secondo film girato in Italia da Paul Morrissey dopo il notevole e divertente Il mostro è in tavola… Barone Frankenstein, questo vampire movie è prodotto da Andy Warhol e diretto in parte anche dal nostrano Antonio Margheriti. L’idea di Warhol, che aveva finanziato i due progetti horror di Morrissey, era quello di realizzare una serie di lungometraggi orrorifici low-budget dallo smaccato stampo erotico. In questa curiosa pellicola del 1974, Morrissey e Margheriti si avvalgono della presenza nel cast di Joe Dallesandro e Udo Kier per raccontare un ipotetico sequel per il Conte Dracula in cui il vampiro più temibile al mondo cerca disperatamente sangue di vergine per sopravvivere. Lo troverà, forse, trasferendosi nella “cattolica” Italia. Da vedere almeno una volta nella vita.