Da Omero a Quentin Tarantino, passando per William Shakespeare, quello della vendetta è un tema antico quanto l’uomo: compare nell’antica epica greca, nella tragedia e nel romanzo, e nel corso dell’ultimo secolo ha trovato ampio spazio anche nel mondo della settima arte.
Si tratta di un vero e proprio archetipo, uno schema fisso della narrazione, rigorosamente articolato in tre atti: distruzione, rinascita e resa dei conti.
Ma soprattutto, le storie di vendetta sono racconti di iniziazione, in cui il protagonista attraversa un processo di maturazione e trasformazione individuale: dopo che l’ingiustizia si è abbattuta su di lui e ha distrutto la sua vita, dalle ceneri di quella che era la sua pacifica esistenza precedente viene alla luce un individuo completamente nuovo, il vendicatore.
Si tratta di un antieroe spietato e sanguinario, che consacra tutte le energie che gli restano al ripristino della giustizia e all’annientamento di tutti i responsabili della sua sofferenza.
Le varianti cinematografiche abbondano: la vendetta può colpire soltanto le persone che hanno commesso il torto, o allargarsi indiscriminatamente a tutti coloro che mettono in atto comportamenti analoghi.
Ci sono film in cui a vendicarsi è il protagonista, altri in cui la resa dei conti viene ordita da un villain, e non manca anche un filone a sé stante dedicato alla vendetta al femminile, che celebra il sanguinario riscatto della donna dagli abusi dell’uomo.
Ecco un percorso alla scoperta dei migliori 20 film sulla vendetta.
1. Kill Bill (2003-2004)
Capolavoro pulp nato dal genio di Quentin Tarantino, Kill Bill (articolato in due volumi) è il punto di partenza ideale per esplorare questo tema nel mondo della settima arte, è infatti il miglior film in assoluto sulla vendetta.
La Sposa, iconica protagonista del racconto interpretata da Uma Thurman, emerge da quattro anni di coma dopo che il suo ex amante geloso, Bill, ha assaltato la chiesa il giorno del suo matrimonio, massacrando lo sposo, il reverendo e tutti gli altri invitati.
Al momento della strage, la donna era incinta della figlia di Bill, ma neppure questo è stato sufficiente a fermare la mano dell’assassino e dei suoi sicari.
Spinta dalla disperazione e bramosia di vendetta, la Sposa intraprenderà un lungo viaggio alla ricerca dei suoi aggressori, determinata a eliminarli uno ad uno dalla faccia della terra.
Tra flashback, colpi di scena e un sensazionale incontro di molti generi e tecniche cinematografiche, Kill Bill rappresenta la summa del cinema di Tarantino, nonché una delle più avvincenti storie di vendetta di sempre.
2. La sposa in nero (1968)
Malgrado François Truffaut sia passato alla storia con pellicole che trattano temi molto differenti da quello della resa dei conti, è proprio lui a firmare il secondo film di questa rassegna, che non a caso molti critici cinematografici considerano un vero e proprio precursore di Kill Bill.
Unica escursione del regista francese in quest’ambito, La sposa in nero richiama l’immaginario di Alfred Hitchcock, grazie anche alla magistrale colonna sonora composta da Bernard Herrmann, storico collaboratore del maestro del thriller.
La storia è quella di una giovane donna che, dopo aver perso il marito il giorno delle nozze e aver tentato invano il suicidio, intraprende un viaggio alla ricerca dei cinque giovani scapestrati responsabili della sua tragica morte.
Armata soltanto del suo fascino, la seducente “vedova nera” inizia con ognuno di loro un gioco fatale e inesorabile: si avvicina alle sue prede, approfondisce la conoscenza, intraprende una relazione, le seduce e infine le uccide.
Si tratta di un grande classico del filone, che trasforma i ritmi lenti e il progressivo dipanarsi degli eventi in uno strumento narrativo formidabile.
3. Oldboy (2003)
La terza tappa del nostro viaggio ci conduce in Corea, patria del capolavoro di Park Chan-wook (di cui, nel 2011, Spike Lee ha realizzato un remake americano).
Il protagonista di Oldboy, Oh Dae-su, è stato appena rilasciato dalla polizia dopo un banale episodio di ubriachezza molesta, quando viene improvvisamente stordito e rapito.
L’uomo si risveglia in una camera d’albergo, dove viene tenuto prigioniero per ben 15 anni. Durante tutto quel tempo, Dae-su non vede mai in volto i suoi carcerieri, e ne ignora completamente le motivazioni: giunge a un passo dalla follia, e tenta più volte il suicidio, ma viene sempre soccorso.
Un giorno, tuttavia, viene improvvisamente liberato dai rapitori, che gli fanno avere soldi e abiti costosi.
La sua prigionia è finita, ma la sua odissea è appena cominciata: Oh Dae-su si trova esposto a un nuovo pericolo, di natura ancor più spietata e crudele.
La vendetta, in questo film fortemente permeato dall’etica dell’onore tipica dell’Estremo Oriente, non viene messa in atto dal nostro sventurato protagonista, bensì dall’oscuro mandante della sua persecuzione: tanto violenta quanto iconica, la sequenza della resa dei conti finale è un’autentica pietra miliare del cinema conteporaneo.
4. Il Corvo (1994)
Reso celebre dalla tragica morte di Brandon Lee per un colpo di pistola accidentale sul set, Il Corvo di Alex Proyas aggiunge una sfumatura dark fantasy al consolidato filone della vendetta.
L’indimenticabile personaggio interpretato Lee è il musicista rock Erik Draven, brutalmente assassinato da una gang di criminali nella Notte del Diavolo.
Dopo la sua morte, gli assalitori violentano e uccidono la sua amata Shelley, con cui Eric avrebbe dovuto sposarsi il giorno successivo.
L’anima del protagonista non può trovare pace: un giorno, un corvo misterioso si posa sulla sua tomba, e picchietta con il becco sulla sua lapide.
Poco dopo, Eric risorge dall’aldilà e, guidato dal corvo e dai suoi nuovi poteri soprannaturali, intraprende una crociata oscura e sanguinaria nelle vie della città.
Il suo unico obiettivo è annientare tutti gli assassini della sua fidanzata, fino alla resa dei conti con il boss della malavita Top Dollar.
Con le sue nuove abilità ultraterrene, Draven ha assorbito nel proprio corpo tutta la sofferenza provata dalla povera Shelley durante le sue 30 ore di agonia, e ora intende restituirle a chi ha causato tutto quel dolore.
5. Il gladiatore (2000)
Anche quella del generale romano Massimo Decimo Meridio, mirabilmente interpretato da un giovane Russell Crowe, è a tutti gli effetti una storia di vendetta.
Nel celebre lungometraggio di Ridley Scott, il protagonista viene incaricato dall’imperatore Marco Aurelio di ripristinare la repubblica e restituire il potere al Senato, inaugurando una nuova stagione politica.
Suo figlio, Commodo (Joaqin Phoenix), però, usurpa il trono dopo aver assassinato il padre, e, dopo aver ordinato la morte del generale, invia un manipolo di legionari a massacrare sua moglie e suo figlio.
Contro ogni pronostico, tuttavia, il protagonista sopravvive all’agguato: distrutto dalla perdita della famiglia, viene però catturato e venduto come schiavo da una carovana di passaggio.
È l’inizio di una nuova vita: con il soprannome di “Ispanico”, Massimo diventerà un gladiatore, e di arena in arena cercherà di avvicinarsi sempre di più al dispotico usurpatore, nella speranza di incrociare le spade con lui in un’ultima resa dei conti.
Una menzione speciale va alla magistrale colonna sonora composta da Hans Zimmer, che contribuisce a rendere ancor più epica e immortale la vendetta del protagonista.
6. John Wick (2014)
Inutile negarlo: nel cinema contemporaneo, l’idea della vendetta è inscindibilmente legata alla figura di John Wick, l’assassino silenzioso dalle formidabili capacità di combattimento interpretato da Keanu Reeves.
Il film omonimo, diretto da Chad Stahelski, ha avuto un tale successo da originare un vero e proprio franchise, con tre sequel cinematografici e, nel prossimo futuro, pure un film spin-off (Ballerina) e una serie tv collaterale (The Continental).
Tutto, però, ha avuto inizio con uno stupido e meschino gesto di crudeltà commesso nei confronti del protagonista dal giovane Yosef, scapestrato rampollo di una potente famiglia criminale originaria dell’Est Europa.
Un giorno, il ragazzo uccide il cane di John Wick, ignorando l’identità dell’uomo e le sue capacità.
Quel cucciolo, però, era una creatura molto speciale, dal momento che gli era stato donato dalla moglie prima di morire, e rappresentava per John l’unico ricordo della donna.
È da quel fatidico episodio che prenderà il via un’incredibile spirale di vendetta e distruzione…
7. Taken – Io vi troverò (2008)
“Io non chi siete, non so cosa volete. Se cercate un riscatto sappiate che non possiedo denaro. Però, io possiedo delle capacità molto particolari, che ho acquisito durante la mia lunga carriera, che fanno di me un incubo per la gente come voi. Se lasciate andare mia figlia, la storia finisce qui. Non verrò a cercarvi, non vi darò la caccia. Ma se non lo farete io vi cercherò. Vi troverò. E vi ucciderò“.
Sono queste le celebri parole che l’ex agente dei servizi segreti americani Bryan Mills, interpretato da Liam Neeson, rivolge al telefono agli anonimi rapitori di sua figlia all’inizio del film Taken – Io vi troverò, nato da una brillante sceneggiatura di Luc Besson.
La giovane era in viaggio in Europa con un’amica, quando è stata aggredita e rapita da un clan di malavitosi albanesi che prende abitualmente di mira le ragazze per venderle al mercato nero come prostitute.
Pure in questo caso, la violenta resa dei conti contrapporrà un protagonista dalle risorse eccezionali a un’intera organizzazione criminale, in un tripudio di sequenze action.
Anche Taken – Io vi troverò ha segnato l’inizio di un franchise, con due seguiti cinematografici e una serie tv prequel.
8. Montecristo (2002)
Nel mondo della letteratura, una delle più grandi storie di vendetta è senz’altro Il Conte di Montecristo, di Alexandre Dumas: pertanto, nessun viaggio alla scoperta dei migliori film dedicati al tema della vendetta può ignorare il solido adattamento cinematografico realizzato dal regista americano Kevin Reynolds.
La pellicola vanta un cast di prim’ordine, con Jim Caviezel nei panni del protagonista Edmond Dantes, il compianto Richard Harris a interpretare l’abate Faria, e il duo Guy Pierce-James Frain nelle vesti dei corrotti malfattori Fernando Mondego e Gerard de Villefort.
All’elenco, peraltro, bisogna aggiungere anche una delle prime comparsate cinematografiche di Henry Cavill, che nel film dà il volto al giovane Alberto Mondego, figlio di Fernando.
Per quanto non sia affatto semplice trasporre la monumentale opera letteraria sul grande schermo, il film riesce a catturarne quantomeno l’essenza, e a restituirci con fedeltà i tratti salienti del viaggio di Edmond che, dopo 13 anni di prigionia nello Chateau d’If marsigliese, tornerà per esigere la sua vendetta con l’identità del ricchissimo Conte di Montecristo.
Per chi desiderasse un’alternativa al pregevole film di Reynolds, oltre – ovviamente – a consigliare la lettura del romanzo, suggeriamo pure la celebre miniserie televisiva del 1998, con Gérard Depardieu nei panni di Edmond Dantes.
9. Gangs of New York (2002)
Anche Martin Scorsese ha firmato una grandiosa e memorabile storia di vendetta: si tratta ovviamente di Gangs of New York, che fa incontrare i grandi temi della tragedia shakespeariana con le variopinte ambientazioni dell’America ottocentesca.
Tutto ha inizio nella New York del 1846, dove due bande si contendono il controllo del quartiere di Five Points: i “Conigli Morti” cattolici e i “Nativi” protestanti.
Durante una resa dei conti in Paradise Square, il capo dei Nativi, Bill il macellaio (Daniel Day Lewis), uccide il suo carismatico rivale “Prete” Valon (Liam Neeson) sotto gli occhi del figlio, e assume l’egemonia sulla zona.
Animato da sincero rispetto per il suo defunto rivale, Bill risparmia il bambino. Inizia così l’avventura del protagonista (Leonardo Di Caprio), che, appena raggiunta la maggiore età, farà ritorno a Five Points con l’intenzione di vendicare il padre e riprendere il controllo sul quartiere.
Il giovane, conosciuto con lo pseudonimo Amsterdam, finirà per scalare le gerarchie fino a diventare il braccio destro dell’odiato macellaio, e ne scoprirà il volto più umano e paterno. Il richiamo della vendetta, però, rimarrà inesorabile.
10. Bastardi senza gloria (2009)
Il nostro viaggio alla scoperta dei film sulla vendetta ci riporta all’autore da cui eravamo partiti: Quentin Tarantino.
In questo caso, la vendetta è ambientata durante la seconda guerra mondiale, e ha per bersagli nientemeno che Aldolf Hitler e l’intero stato maggiore del Terzo Reich.
Per Tarantino, si tratta del primo atto della “trilogia del revisionismo storico”, in cui tutto, ma davvero tutto, può succedere.
La storia ha inizio nella Francia del 1944, quando la famiglia della protagonista, Shoshanna, viene uccisa dal colonnello nazista Hans Landa, il “cacciatore di ebrei”.
La donna, sopravvissuta all’eccidio e diventata la proprietaria di una sala cinematografica parigina, avrà ben presto un’incredibile occasione di esigere la sua vendetta: l’eroe di guerra tedesco Frederick Zoller, invaghito di lei, le proporrà infatti di ospitare la prima del film propagandistico che celebra le sue gesta.
Alla proiezione dovrebbe partecipare il Fuhrer in persona insieme all’intero stato maggiore nazista, oltre all’odiato Hans Landa.
Da un lato, Shoshanna e il suo compagno Marcel tenteranno di sabotare l’evento e inscenare un attentato.
Nel frattempo, però, a loro completa insaputa ci proveranno anche i “Bastardi”, una squadra speciale di ebrei determinata a eliminare i nazisti con ogni strumento possibile.
11. Santa Sangre (1989)
Enigmatico e provocatorio, il regista franco-cileno Alejandro Jodorosky è il campione indiscusso della spiritualità e dell’esoterismo sul grande schermo.
Reduce dal clamoroso successo di La Montagna Sacra e dal fallimento produttivo del suo potenziale capolavoro, Dune, nel 1989 tornò nelle sale con un film dedicato proprio al tema della vendetta: Santa Sangre.
In questo caso, a esigere una sanguinosa resa dei conti non è il protagonista, Fenix, bensì sua madre Concha, che si trasforma nella spietata antagonista del racconto.
Sacerdotessa di un culto pagano dedicato al sangue di una martire, nonché moglie del padrone del circo locale, Orgo, la donna assiste alla distruzione del suo tempio da parte delle autorità locali e, poco dopo, scopre il tradimento del marito.
Dopo aver perso entrambe le braccia, la donna inizierà a utilizzare il povero Fenix come uno strumento inconsapevole della sua vendetta contro tutte le donne, esercitando un controllo tirannico su di lui e sulla sua vita.
12. Solo Dio perdona (2013)
A tutti gli effetti, questo violento e oscuro capolavoro a tinte neon del visionario regista danese Nicolas Winding Refn rappresenta un autentico remake contemporaneo di Santa Sangre di Alejandro Jodorowsky, e anche in questo caso gravita attorno al tema della vendetta materna che si trasforma in una forma di malevola ossessione.
Il film, ambientato nel sottobosco criminale di Bangkok, vede un taciturno Ryan Gosling nei panni di Julian, il figlio minore di una potente e dissoluta signora del crimine. Dopo la morte del fratello maggiore Billy, ucciso come rappresaglia per aver picchiato a morte una prostituta, la madre utilizzerà Julian come strumento per esigere una spietata resa dei conti, e lo spingerà a commettere atti di crudeltà indescrivibile.
In questo caso, però, a legare il figlio alla madre non è un incantesimo, bensì un inconscio legame edipico che impedisce al povero Julian di sviluppare una personalità indipendente.
Sulla loro strada, tuttavia, i due incontreranno un vecchio poliziotto in pensione, Chang, che si erge a giustiziere e difensore degli oppressi applicando una legge del taglione che rievoca l’Antico Testamento.
13. Gone Girl – L’amore bugiardo (2014)
Si apre come un dramma a tema sentimentale, ma con un memorabile colpo di scena all’improvviso si trasforma in un thriller legato al tema della vendetta: il film è Gone Girl – L’amore bugiardo, il regista è nientemeno che David Fincher e i due protagonisti sono Ben Affleck e Rosamund Pike.
In questo caso non possiamo dirvi molto, per non rovinare la visione a chi ancora non conoscesse la trama questo splendido film tratto dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn: nel giorno dell’anniversario di matrimonio la bella Amy Dunne scompare nel nulla, e suo marito Nick si ritrova costretto a cercarla disperatamente.
Cosa sarà successo alla moglie del protagonista? Siete avvertiti: in questo film nulla, ma davvero nulla è come sembra…
14. Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Adattamento dell’omonimo romanzo d’esordio di Stephen King, il magistrale Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian de Palma ci racconta la storia di una sedicenne emarginata e bullizzata dalle compagne di classe che, come se non bastasse, a casa si trova costretta a fare i conti con una madre pazza, dispotica e ossessionata dalla religione.
L’affiorare delle sue prime mestruazioni e la sua ingenuità diventeranno il pretesto per una serie di beffe crudeli, che si protrarranno fino al ballo della scuola.
Nel frattempo, però, la giovane Carrie scoprirà di essere in grado di muovere gli oggetti con la forza del pensiero, e di fronte all’ennesima crudeltà perpetrata dalle compagne di classe nei suoi confronti scatenerà tutta la sua furia vendicativa nei confronti dell’intera cittadina.
15. Memento (2000)
Anche il film rompicapo Memento, capolavoro d’esordio di Christopher Nolan – poi reso celebre dalla trilogia del Cavaliere Oscuro, nonché da Inception, Interstellar e dall’imminente Oppenheimer – affronta il tema della vendetta. L’investigatore assicurativo Leonard Shelby (Guy Pearce) ha assistito allo stupro e all’uccisione della moglie, e il trauma gli ha procurato una forma di amnesia anterograda che, a intervalli regolari, gli impedisce di ricordare gli eventi recenti.
Tra decine di tatuaggi, post-it, appunti e altri promemoria, Shelby dovrà sforzarsi di registrare rapidamente ogni evento e ogni scoperta, nel disperato tentativo di mettere insieme tutti gli indizi ed esigere una liberatoria resa dei conti nei confronti dell’uomo che gli ha rovinato la vita.
Per aggiungere dubbio e mistero, la nostra storia di vendetta viene narrata a ritroso, risalendo dal presente al passato a ogni reset della memoria del protagonista.
16. Irréversible (2002)
A ritroso nel tempo si muove anche la violenta storia di vendetta raccontata dal visionario Gaspar Noè in Irréversible, con Vincent Cassel e Monica Bellucci.
All’inizio del film, i protagonisti Marcus e Pierre fanno irruzione in un locale gay e uccidono un uomo a colpi di estintore per vendicare lo stupro e il pestaggio della bella Alex, fidanzata di Marcus ed ex di Pierre.
Nel prosieguo del film viaggeremo nel passato e scopriremo le circostanze che hanno preceduto quell’episodio, fino a un inatteso colpo di scena. Oltre alle suggestive atmosfere notturne e alla rappresentazione particolarmente brutale ed efferata della violenza, il film si distingue per la scelta di raccontare l’intera vicenda mediante un unico piano sequenza, proponendoci anche sul piano visivo una spirale soffocante.
Nulla di più adeguato per farci sperimentare la stretta viscerale della vendetta…
17. The Northman (2022)
Quando pensiamo all’Amleto di Shakespeare, nella nostra mente prende subito forma un racconto ambientata tra palazzi sfarzosi e alta aristocrazia: Kenneth Branagh, ad esempio, ne ha realizzato un magistrale adattamento ambientato nella Danimarca dell’Ottocento, attualizzando di un paio di secoli la tragedia composta a inizio Seicento alla corte di Elisabetta I.
Con il suo recente The Northman, invece, il regista americano Robert Eggers riavvolge il corso della storia e ci conduce nell’oscura e sanguinaria epoca vichinga, facendo rivivere l’antica epopea norrena da cui lo stesso Shakespeare ha tratto ispirazione. La tragica vicenda del principe Amleto – costretto a vendicare la morte del padre per mano dello zio – si trasforma così in un’epica e violentissima odissea che riesce a far rivivere, in maniera storicamente ineccepibile, l’era in cui il concetto stesso di vendetta ha visto la luce.
Tra oscuri riti vichinghi, suggestive visioni iniziatiche, emozionanti colonne sonore ed epici duelli all’ultimo sangue, The Northman non è soltanto un ottimo film a sfondo storico, ma anche e soprattutto un ottimo lungometraggio dedicato al tema della retribuzione nella sua forma più autentica e archetipale.
18. Lady Vendetta (2005)
Altro capolavoro a firma di Park Chan-wook, Lady Vendetta forma, insieme al già citato Oldboy e all’ottimo Mr. Vendetta (che non abbiamo incluso in questa selezione, ma nondimeno vi consigliamo calorosamente), la cosiddetta “trilogia della vendetta” del regista coreano.
Anche in quest’occasione, la storia ruota attorno alla vittima di un’ingiustizia e al suo desiderio di riscatto: la protagonista è Lee Geum-ja, una donna che ha trascorso dodici anni in carcere con l’accusa di aver assassinato un neonato.
Arrestata nel 1991 all’età di vent’anni, durante la sua permanenza nel sistema carcerario sudcoreano Lee ha dovuto fare i conti con ogni genere di ingiustizia e ha aiutato molte detenute a difendersi dai loro aguzzini, stringendo molte preziose alleanze. Ora, dopo aver dato pubblicamente prova di pentimento ed essere diventata una fervente cristiana, la donna ha conquistato il favore dei mass media e dell’opinione pubblica, riuscendo a riconquistare la libertà.
Il momento della resa dei conti sta per arrivare, ma Lee Geum-ja dovrà pianificare attentamente le proprie mosse…
19. Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)
Nella nostra rassegna dedicata ai migliori film sul tema della vendetta c’è posto anche per le suggestive atmosfere neogotiche del cinema di Tim Burton, con Johnny Depp nei panni del celebre barbiere assassino Sweeney Todd ed Helena Bonam Carter nei panni della locandiera Nellie Lovett.
Adattamento dell’omonimo musical teatrale del 1979 – a sua volta ispirato al romanzo di Christopher Bond del 1846 – il film ci racconta la grottesca storia del barbiere Benjamin Barker, che, dopo essere stato condannato e obbligato a quindici anni di lavori forzati nelle colonie in Australia, fa ritorno a Londra sotto mentite spoglie per riscuotere una sanguinaria vendetta su tutti coloro che gli hanno rovinato la vita.
In cima alla lista c’è il corrotto giudice Turpin (Alan Rickman), che ha ordito l’intera cospirazione ai suoi danni dopo essersi invaghito di sua moglie Lucy, poi suicidatasi dopo che il magistrato l’ha violentata.
Benjamin si trasforma così in Sweeney Todd, un rinomato barbiere che, in segreto, giustizia i ricchi malfattori e nasconde i loro resti nei pasticci di carne della locandiera Nellie Lovett. Coniugando canzoni e horror vittoriano, violenza e poesia, il film di Burton ha lasciato un segno duraturo nell’immaginario collettivo.
20. Revenant – Redivivo (2015)
Concludiamo questo percorso cinematografico con Revenant – Redivivo, il film di Alejandro González Iňarritu che nel 2016 è valso a Leonardo di Caprio il tanto agognato premio Oscar per il miglior attore.
La storia, ambientata nel selvaggio e incontaminato Nord Dakota del 1823, ci racconta le avventure dell’esploratore inglese Hugh Glass che, nel corso di una battuta di caccia alla ricerca di pelli, viene tradito e abbandonato a morire di freddo dal cacciatore John Fitzgerald (un perfido Tom Hardy) dopo aver riportato una brutta ferita in uno scontro all’ultimo sangue con un orso grizzly.
Deciso a non lasciare testimoni, Fitzgerald uccide a sangue freddo il giovane Hawk, figlio adolescente del protagonista, mentre questi giace a terra inerme. Abbandonato a morire nella neve, Hugh Glass intraprenderà una disperata lotta per la sopravvivenza che lo porterà a emergere redivivo dalle desolazioni selvagge in cerca di vendetta.
Raggiungere la resa dei conti sembra impossibile, ma la determinazione del personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio gli offrirà una seconda chance di ottenere giustizia per il povero Hawk.