Molti pensano che realizzare un seguito di un film di successo sia il risultato di una mancanza di idee o di un tentativo da parte degli studios di continuare a lucrare per un tempo indeterminato sulle spalle del successo più o meno strepitoso del primo capitolo dell’eventuale saga. Ma questo assunto non vale per alcuni dei sequel cinematografici che compongono questa eccitante classifica. Molti dei lungometraggi che abbiamo scelto non solo sono a tutti gli effetti dei sequel straordinari, ma in taluni casi anche dei veri e propri capolavori inarrivabili della settima arte.
Per questo motivo abbiamo raccolto per voi i 20 migliori sequel della storia del cinema, quelli che ancora oggi ricordiamo con passione e piacere, e che spesso e volentieri riteniamo addirittura migliori del capostipite della serie ideata per il grande schermo. Siete pronti per questo viaggio avventuroso e appassionante tra i più grandi seguiti mai realizzati?
1. Il Padrino – Parte II (1974)
Dopo il successo strepitoso e i tre Oscar vinti nel 1972 per il primo, leggendario capitolo, Francis Ford Coppola torna dietro la macchina da presa e continua ad adattare parte del romanzo omonimo di Mario Puzo, espandendo il racconto criminoso della famiglia Corleone su due linee temporali distinte: una nel presente della narrazione, l’altra nel passato, ai primi del Novecento e sulle tracce delle origini di Don Vito Corleone, dalla Sicilia a New York. La nascita di un impero mafioso non è mai stata così romanzesca e Il Padrino – Parte II vince 6 premi Oscar nel 1974 diventando il primo sequel ad ottenere la statuetta per il miglior film. Ad oggi, è considerato non solo tra i seguiti più celebri di sempre, ma tra i migliori lungometraggi americani mai realizzati. Un capolavoro che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
È il 1901 quando Vito Corleone (Robert De Niro) raggiunge gli Stati Uniti; crescendo fonda un impero fondato sulle case da gioco e sulla prostituzione. Nel 1958 la famiglia Corleone si va disgregando, mentre la situazione si fa sempre più difficile per gli “affari”. Il figlio di Vito, Michael (Al Pacino), diventa il nuovo Padrino, ma il potere fa di lui un uomo solo.
2. Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re (2003)
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia diretta da Peter Jackson e tratta da Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re è a tutti gli effetti anche uno dei lungometraggi più epici mai realizzati, anche a venti anni di distanza dalla sua uscita nelle sale nel 2003. La guerra dell’Anello nella fantastica e perigliosa Terra di Mezzo si tramuta in uno spettacolo cinematografico senza precedenti, dove le ultimissime tecnologie in fatto di effetti speciali si sposa alla perfezione con l’umanità e le commozione dei destini ultimi dei tanti protagonisti di questo racconto fantasy che nel 2004 entra di diritto nella Storia del Cinema: vince ben 11 Oscar, raggiungendo il record assoluto di statuette detenuto da Ben-Hur e Titanic.
Mentre Frodo e Sam, accompagnati da Gollum, proseguono il loro viaggio verso Monte Fato per distruggere l’Anello, il resto della compagnia corre in soccorso di Rohan e Gondor, impegnati nella grande battaglia dei Campi del Pellenor. Proprio qui, a Minas Tirith, Sauron ha deciso di sferrare l’attacco finale per la conquista della Terra di Mezzo.
3. Star Wars: Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora (1980)
Il sequel per eccellenza? Tre anni dopo il successo insuperabile di Guerre Stellari (1977), George Lucas abbandona la cabina di regia della sua innovativa saga fantascientifica e rimane produttore e ideatore del soggetto del secondo, eccitante capitolo di Star Wars. Stiamo ovviamente facendo riferimento a L’impero colpisce ancora, medaglia di bronzo di questa classifica dedicata ai migliori sequel mai realizzati. Ed il film diretto da Irvin Kershner supera a mani basse (almeno secondo il nostro giudizio) il primissimo capitolo di Lucas, tra una colonna sonora semplicemente leggendaria (la Marcia Imperiale di John Williams è Storia!) ed una sfida tra le forze del Bene e del Male che ha fatto scuola. Senza dimenticare il grande plot twist che ha cambiato per sempre il destino della saga: “Luke, io sono tuo padre!”
Malgrado la Morte Nera sia stata distrutta, le truppe imperiali si sono impadronite nuovamente di Yavin. I ribelli si sono rifugiati sul pianeta di ghiaccio, ma sono costretti ancora alla fuga. Han Solo semina gli inseguitori, mentre Luke si reca sul pianeta di Dogabah per ritrovare la “Forza”. Nel tentativo di liberare Leila e gli amici, incontra poi Darth Vader, che si rivela essere suo padre.
4. Mad Max: Fury Road (2015)
George Miller ha compiuto il miracolo. A trent’anni esatti dall’uscita del terzo capitolo (Mad Max -Oltre la sfera del tuono), il regista australiano realizza un quarto capitolo che etichettare come sequel è quasi riduttivo. Anzi, potremmo affermare che l’acclamato Mad Max: Fury Road è un vero e proprio reboot della saga post-apocalittica iniziata con il volto di Mel Gibson ed evoluta con quelli del ruvido e taciturno Tom Hardy e dell’Imperatrice Furiosa di Charlize Theron. Iperrealismo con pochi effetti digitali e tanti stunt, inseguimenti al cardiopalma, una fotografia spaziale firmata John Seale, una regia pirotecnica senza eguali; questo è Mad Max: Fury Road! Sei Oscar, tutti tecnici.
Max Rockatansky (Tom Hardy), meglio conosciuto come Mad Max, si ritrova coinvolto con un gruppo di persone in fuga per le lande deserte dell’Australia nella guerra delle trivellazioni condotta da Imperatora Furiosa (Charlize Theron). Ha origine così un conflitto che per le strade lascerà dietro di sé una scia di vittime e pochi sopravvissuti in grado di raccontare quello che è successo.
5. Il Cavaliere Oscuro (2008)
Non solo George Miller sa compiere miracoli, ma anche il regista britannico ormai di culto Christopher Nolan. Dopo l’ottima accoglienza di Batman Begins nel 2005, il cineasta alza l’asticella delle aspettative e dirige tre anni dopo Il Cavaliere Oscuro, considerato alla sua uscita “il Padrino dei film sui supereroi”. Un paragone che forse gli sta un po’ stretto a The Dark Knight, ma che anticipa l’ambizione sfrenata del sequel dedicato alla trilogia su Bruce Wayne/Batman. Realistico, violento, complesso, caustico, di fattura adulta ed impressionante, e con un Joker interpretato dal compianto Heath Ledger che ormai è diventato uno dei villain cinematografici più influenti di tutti i tempi. Due Oscar, tra cui uno postumo a Ledger.
Batman (Christian Bale) e il Commissario Gordon (Gary Oldman) collaborano con Harvey Dent (Aaron Eckhart), il nuovo procuratore distrettuale di Gotham City, per catturare il Joker (Heath Ledger), un folle criminale che svaligia banche. Ma altre forze tramano nell’ombra contro il Cavaliere Oscuro.
6. Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
Si può superare la qualità e la memorabilità di un capolavoro? James Cameron ci è riuscito alla grande. Nel 1984 aveva firmato la regia del primo, immortale Terminator con la nuova star del cinema d’azione Arnold Schwzrzenegger, e sette anni dopo torna dietro la macchina da presa con Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Che andrebbe annoverato nella lista dei migliori sequel anche solo per i rivoluzionari effetti visivi realizzati per mettere in scena questo epico scontro tra cyborg buono e cyborg cattivo che ha influenzato l’immaginario collettivo di una generazione. Semplicemente iconico!
Al centro del mirino di un cyborg killer, il terrificante T-100, è il figlio di Sarah Connor (Edward Furlong). Sarah (Linda Hamilton) tenta di portare a termine il suo progetto di eliminazione dei piani “Skynet”, il programma dal quale usciranno i futuri, malefici cyborg. Il Terminator e T-100 (Arnold Schwarzenegger) arrivano infine al duello risolutivo.
7. Agente 007 – Missione Goldfinger (1964)
Terzo capitolo della serie di spionaggio con protagonista l’iconico James Bond/Sean Connery, Goldfinger è anche l’appuntamento forse migliore della longeva saga. Diretto da Guy Hamilton e uscito nelle sale di tutto il mondo nel corso del 1964, è diventato celebre innanzitutto per la famosissima canzone dei titoli di testa dal titolo omonimo, la cui voce è quella dell’inimitabile Shirley Bassey; poi per almeno un paio di sequenze entrate di diritto nell’antologia del cinema d’azione di tutti i tempi: 007 che esce dall’acqua togliendosi la muta e sfoggiando uno smoking assolutamente perfetto, ad esempio. E già basterebbe.
Goldfinger (Gert Frobe) è un misterioso uomo d’affari sospettato di essere a capo di un’organizzazione che contrabbanda oro. James Bond (Sean Connery) viene incaricato del caso e riesce ad arrivare così vicino al quartiere generale di Goldfinger da cadere nelle sue mani. Questi ha un piano per attaccare Fort Knox, deposito delle riserve auree degli Stati Uniti e luogo tra i più sorvegliati e sicuri del mondo, ma James è sul piede di guerra…
8. Before Sunset – Prima del tramonto (2004)
Autore forse di una delle trilogie più belle mai realizzate per il grande schermo, Richard Linklater aveva fatto la sua fortuna nel 1995, quando con Prima dell’alba raccontava di un incontro casuale tra due giovani di lingua e provenienza differenti sul treno da e per Vienna, mostrandone con umanità e precisione impressionanti le prime fasi dell’innamoramento. Nove anni dopo arriva nelle sale Before Sunset – Prima del tramonto, che riunisce la coppia formata da Ethan Hawke e la francese Julie Delpy in un nuovo incontro fortuito, stavolta nella città di Parigi. Secondo tassello di una trilogia che si conclude nove anni dopo, nel 2013, con l’altrettanto commovente Before Midnight. Ma dei tre capitoli della trilogia dell’amore di Richard Linklater, Before Sunset ne è la punta di diamante assoluta.
Jesse (Ethan Hawke), diventato uno scrittore di successo, è a Parigi per promuovere il suo libro e, dopo nove anni, rivede Celine (Julie Delpy) che lavora per un’associazione ambientalista. I due passano le poche ore che li separano dalla partenza di Jesse, insieme. Da quel fortuito incontro, il loro destino cambierà per sempre…
9. Il Signore degli Anelli – Le Due Torri (2002)
Peter Jackson ha firmato la trilogia perfetta. Unica saga ad essere presente in questa lista con i suoi due “sequel”, quello del Signore degli Anelli è stato un fenomeno cinematografico senza precedenti. Lo avevamo già intuito con il primo, estasiante capitolo La Compagnia dell’Anello, lo abbiamo ribadito un’ultima volta (e più in alto nella lista) con il finale commovente de Il Ritorno del Re, ci siamo convinti della sua unicità con il capitolo di mezzo, Le Due Torri. Che merita di trovarsi in clsssifica anche solo per due elementi: il personaggio di Gollum, il primo interpretato da un attore in carne ed ossa ma modificato completamente in performance capture, e la lunghissima battaglia del Fosso di Helm, tra gli scontri cinematografici più impressionanti di sempre.
Dopo la morte di Boromir e la scomparsa di Gandalf, la Comunità si è scissa in tre. Frodo e Sam, persi nelle colline di Emyn Muil, scoprono di essere inseguiti da Gollum, una creatura corrotta dall’Anello. Costui promette agli Hobbit di condurli fino alla Porta Nera di Mordor; attraverso la Terra di Mezzo, Aragorn, Legolas e Gimli fanno rotta verso Rohan, il regno assediato da Theoden. Questo grande regnante, manipolato dalla spia di Saruman, il sinistro Lingua di Serpente, è ormai caduto sotto l’influenza del malvagio Mago. Nel frattempo, gli Hobbit Merry e Pippin, prigionieri degli Uruk-hai, sono fuggiti e hanno scoperto nella Foresta di Fangorn un inatteso alleato, il guardiano degli alberi e membro di un antico popolo vegetale. Frodo e Sam, per assaltare la torre di Orthanc e sfuggire all’assalto dei Cavalieri Neri, chiederanno loro aiuto.
10. Aliens – Scontro finale (1986)
Con i sequel James Cameron ci sa fare. Precedentemente in questa classifica avevamo già incontrato il suo mirabolante Terminator – Il giorno del giudizio, ma ben cinque anni prima dell’uscita di quel film, il regista americano aveva dato prova di essere tra gli autori di blockbuster più innovativi di sempre addossandosi il fardello di dirigere il sequel di Alien, capolavoro inarrivabile di Ridley Scott. Cameron ci riesce e sette anni dopo il primo capitolo, mette in scena un esempio senza precedenti di fantascienza e tensione, di effetti visivi all’avanguardia e di una struttura narrativa che celebra in maniera del tutto originale ed inedita il tema della maternità, anche surrogata.
Dopo sessant’anni di ibernazione, Ellen Ripley (Sigourney Weaver), unica sopravvissuta alla terribile avventura dell’astronave Nostromo, come giunge sulla Terra riceve l’incarico di ripartire per appurare come mai la colonia del pianeta Archeron abbia misteriosamente interrotto i contatti con la base. Giunta con una squadra di marines dello spazio presso la colonia, scopre che i pionieri sono rimasti vittime della proliferazione di mostruosi alieni, del tutto simili a quello che aveva attaccato il Nostromo. Ma il fatto ancora peggiore è che, in quel pianeta, si è annidata la terribile generatrice di quelle creature con il suo immenso nido. Eliminati uno per uno tutti i compagni di Ripley, in uno scontro titanico la donna guerriera e la gigantessa aliena lottano l’una per la salvezza della sua progenie, l’altra per la vita dell’unica sopravvissuta umana della colonia, Newt, una bambina.
11. Uno sparo nel buio (1964)
“Maria è bellissima, e quindi innocente”. Su queste basi criminologiche il più esilarante ispettore di tutti gli schermi cinematografici costruisce il suo impianto assolutorio nel secondo capitolo della serie a lui dedicata ed iniziata l’anno prima con La Pantera Rosa di Blake Edwards. E nonostante tutto, anche in questo divertentissimo sequel, l’unico ad essere continuamente arrestato è proprio lui, l’ispettore Clouseau, interpretato da un iconico Peter Sellers. Parodia caustica e cattivissima del giallo alla Agatha Christie, il film contiene numerose sequenze da antologia, come ad esempio quella “storica” del campo nudisti.
Nella villa del facoltoso monsieur Ballon è stato commesso un omicidio: delle indagini è incaricato l’ispettore Clouseau. Tutti i sospetti si riversano sulla bella cameriera, ma Clouseau, innamoratosene, si rifiuta di considerarla colpevole: la storia (del film) gli darà ragione.
12. Skyfall (2012)
Se la pluridecennale saga di spionaggio di 007 ha un degno sequel, quello oltre al già citato Goldfinger, è senza dubbio l’impressionante Skyfall di Sam Mendes. Terzo tassello narrativo delle avventure del James Bond interpretato da Daniel Craig (il film del 2012 arriva dopo i successi del semi-reboot con Casino Royale e Quantum of Solace), è forse anche il migliore degli ultimi decenni per l’agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming. Che scava nelle origini famigliari di Bond e intesse un racconto al cardiopalma sul senso di eredità. E con un Javier Bardem nei panni di uno dei villain più memorabili della storia di 007.
Una minacciosa figura (Javier Bardem), appartenente a un misterioso passato di cui nessuno è a conoscenza, torna a tormentare M (Judi Dench), chiamata a dar prova della sua lealtà nei confronti dell’intero corpo di agenti segreti MI6, che ha da sempre diretto con coraggio e determinazione. Con l’obiettivo di salvare il gruppo, noncurante dell’alto costo personale che la missione comporta, l’agente 007 (Daniel Craig) non esita a mettersi in azione per aiutare M e rintracciare chi la vuole fuori dai giochi, provando a liberarsene prima che sia troppo tardi.
13. Indiana Jones e l’ultima crociata (1989)
Ancor più che il precedente Indiana Jones e il tempio maledetto, il terzo capitolo della saga avventurosa ideata da George Lucas e Frank Marshall e diretta da Steven Spielberg trova il suo apice narrativo in Indiana Jones e l’ultima crociata. Che nel 1989 mette in scena uno scontro/incontro diretto tra l’archeologo interpretato da Harrison Ford con il burbero padre, qui con il volto di un divertentissimo Sean Connery. Un omaggio a quello che Connery fu in passato: agente segreto per antonomasia del cinema mondiale che, chiudendo un cerchio, prende parte all’eredità Jones impreziosendo quello che alla fine degli anni ’80 era stato programmato come tassello finale della serie d’avventura. Tassello che forse, cristallizzando I predatori dell’arca perduta, è il migliore per ritmo, idee, emozioni.
Europa, 1938. Durante la ricerca del Santo Graal, il calice che raccolse il sangue di Cristo sulla Croce, il padre di Indiana Jones, archeologo di fama, sparisce. Il figlio parte alla sua ricerca: con una collega tedesca rintraccia a Venezia la tomba di un crociato che gli fornisce preziose indicazioni e ritrova il padre prigioniero dei nazisti (che vogliono arrivare per primi al Graal) in un castello, in Germania. Libera il padre e insieme vanno a Berlino, intrufolandosi in una adunata presieduta da Hitler, per poi proseguire in Mediom Oriente, dove ci sarà un’indiavolata resa dei conti.
14. Spider-Man 2 (2004)
Due anni dopo aver ravvivato una volta per tutte il genere supereroistico con Spider-Man, il regista Sam Raimi firma un sequel delle avventure fumettose di Peter Parker AKA L’Uomo Ragno addirittura superiore in qualità ed ambizione al primo, eccezionale capostipite narrativo. Spider-Man 2 è un sequel che spinge il pedale sull’introspezione psicologica dei suoi protagonisti, sulla spettacolarità (ma senza esagerare con i pur mirabolanti effetti speciali) e sul ritratto da antologia della nascita di un cattivo con i fiocchi per intensità e melodramma quasi shakespeariano: il Doctor Octopus interpretato da un perfetto Alfred Molina.
Sono passati due anni da quando Peter Parker (Tobey Maguire) ha deciso di rinunciare a Mary Jane (Kirsten Dunst), la ragazza che ama da sempre, per essere Spider-Man. Intanto il suo amico Harry Osborne (James Franco) è sempre deciso a vendicare la morte del padre uccidendo l’Uomo Ragno. Peter decide di provare a essere una persona normale, ma quando un nuovo nemico, il Doctor Octopus (Alfred Molina), minaccia la città, sente di dover fare qualcosa…
15. Blade Runner 2049 (2017)
Seppur non all’altezza dell’insuperabile Blade Runner di Ridley Scott, nel 2017 il regista canadese di culto Denis Villeneuve compie un piccolo miracolo, un tentativo coraggiosissimo che in passato moltissimi altri cineasti e sceneggiatori avevano abbandonato: realizzare un sequel del cult di fantascienza distopica con Harrison Ford mettendo a punto un secondo tassello che non avrebbe di certo replicato stile e linguaggio del capolavoro del 1982, ma ne avrebbe omaggiato temi ed eredità contenutistica con rispetto e tanto senso del cinema. Il risultato è il sorprendente Blade Runner 2049, con Ryan Gosling, Harrison Ford (che torna a vestire i panni di Rick Deckard), Jared Leto, Ana de Armas e Robin Wright. Due Oscar per la fotografia e gli effetti speciali per uno dei sequel visivamente più pazzeschi degli ultimi decenni.
2049. Incaricato di recuperare un vecchio modello di replicante, l’ufficiale K (Ryan Gosling), un blade runner appartenente alla polizia di Los Angeles, riporta in luce un segreto a lungo sepolto che ha il potenziale di far precipitare nel caos ciò che è rimasto della società. La scoperta lo porta a dover scovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner scomparso da trent’anni.
16. Paddington 2 (2017)
Sequel diretto del gioiellino Paddington del 2014, questo secondo capitolo sempre diretto da Paul King e con un cast all british formato da Sally Hawkins, Hugh Bonneville, Julie Walters, Brendan Gleeson e un inedito Hugh Grant nei panni di un variopinto cattivo, è ancora meglio del precedente. Ispirato al celebre personaggio dell’orsetto della letteratura inglese per bambini creato dallo scrittore Michael Bond, Paddington 2 è il perfetto esempio di come realizzare un seguito cinematografico migliore del predecessore, tra avventura, ironia, divertimento assicurato per tutta la famiglia e tanta, tantissima commozione. Deliziosissimo.
L’orso Paddington vive felicemente con la famiglia Brown a Windsor Gardens. In occasione del centesimo compleanno della zia Lucy, Paddington trova il regalo perfetto ma qualcuno glielo ruba. Paddington e i Brown dovranno così ritrovare il ladro e il regalo. Sarà l’ennesima avventura rocambolesca.
17. Toy Story 3 – La grande fuga (2010)
Unico sequel di un film d’animazione presente in questa classifica, Toy Story 3 – La grande fuga è la punta di diamante assoluta della saga creata da John Lasseter e ormai arrivata ad un quarto capitolo (un quinto pare sia già in pre-lavorazione). Navigando tra toni particolarmente adulti e divertimento assicurato anche per il pubblico di piccini, il Toy Story 3 diretto da Lee Unkrich è un sequel animato complesso, capace di soddisfare i palati degli aficionados del cinema targato Pixar e i nuovi, giovanissimi appassionati delle avventure di Woody e Buzz. Due meritatissimi premi Oscar, uno al miglior film d’animazione, l’altro per la canzone originale “We Belong Together” di Randy Newman.
Andy ormai è cresciuto e sta per partire per il college. Mentre mette in una scatola destinata alla soffitta i suoi amati giocattoli trova Woody e Buzz e decide di portare Woody con sé. Per un errore però, la scatola viene scambiata dal netturbino per spazzatura e caricata sul camion dei rifiuti. Solo Woody se ne accorge ma non riesce nel suo tentativo di salvataggio. Per i giocattoli iniziano così una serie di avventure destinate a culminare in una eroica fuga verso nuovi destini.
18. Batman – Il ritorno (1992)
Chi lo avrebbe detto che Warner Bros. avrebbe lasciato carta letteralmente bianca a Tim Burton (sulla cresta dell’onda nei primi anni ’90 dopo i successi di Batman, Beetlejuice e Edward Mani di Forbice) per realizzare un sequel del primo capitolo del 1989 dedicato alla figura del Cavaliere Oscuro di Gotham City. Lontanissimo dall’iperrealismo e violenza contemporanea e metropolitana di Nolan, il ritratto che Burton fa di Batman è gotico e fiabesco, e in questo secondo capitolo ancor più personale e complesso. Con un addirittura un trio di freak antagonisti da far tremare i polsi: il Pinguino di Danny De Vito, la Catwoman di Michelle Pfeiffer e il cadaverico Max Schreck di Christopher Walken.
È Natale a Gotham City. La popolazione si appresta a festeggiarlo ascoltando il tradizionale discorso delle autorità, quando la festa viene rovinata dagli uomini del “Pinguino” (Danny De Vito). Questa mostruosa creatura, cresciuta nelle fogne dopo essere stato abbandonato in fasce da genitori terrorizzati, è il sovrano incontestato del mondo sotterraneo di Gotham. Ora vuole impadronirsi di tutta la città; per questo vuole ottenere la complicità di Max Schreck (Christopher Walken), perfido magnate senza scrupoli. Sulla strada di questo spregevole complotto irrompe Batman (Michael Keaton). Entra poi in azione una nuova eroina supersexy: Catwoman (Michelle Pfeiffer).
19. Ritorno al futuro: Parte II (1989)
Ancora più complicato ed ingarbugliato del primo capitolo, Ritorno al futuro – Parte II introduce nel cinema post-moderno il concetto di universi paralleli e linee temporali alternative, decenni prima del Multiverso che sta spopolando nell’universo cinematografico targato Marvel. Tra passato, presente e futuro alternativi dove ritornare e da “aggiustare”, stavolta le avventure di Marty McFly ed Emmett Brown dirette da Robert Zemeckis volano altissimo. Forse con meno senso dell’equilibrio del predecessore del 1985 (che tutt’oggi ha una sceneggiatura perfetta), ma con tantissimo divertimento in più. Seguirà l’anno successivo la Parte III ambientata nel Far West, molto meno incisiva.
Emmett “Doc” Brown (Christophet Lloyd) avverte Marty McFly (Michael J. Fox) che, per il bene della sua futura famiglia, deve recarsi nel 2015 per “correggere” gli eventi. Hill Valley è infatti terrorizzata da Biff, arricchitosi grazie al possesso di un annuario sportivo che gli consente di conoscere in anticipo i risultati delle partite. Nel tentativo di riportare tutto alla normalità, Marty deve tornare nel 1955.
20. Avengers: Infinity War (2018)
Sequel di Avengers (2012) e Avengers: Age of Ultron (2015), Infinity War è la prima parte ideale di un gran finale suddiviso in due capitoli, culminati nel 2019 con il campione d’incassi Endgame. Eppure, nonostante la drammaticità e lo scontro epico che hanno chiuso con il botto una lunga storyline condivisa dai più famosi supereroi dell’eredità Marvel, è nell’interlocutorio Avengers: Infinity War del 2018 che i due registi Joe ed Anthony Russo danno il meglio di sé, mettendo in scena un climax narrativo ed emotivo di grandissimo impatto, con un cliffhanger finale che ha scioccato il mondo intero e ne ha decretato il successo stratosferico. Forse, il lungometraggio migliore mai realizzato da casa Marvel, a conti fatti.
Gli Avengers e i loro alleati dovranno essere pronti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo impeto di devastazione e rovina porti alla fine dell’universo. La guerra per le Gemme dell’Infinito è appena cominciata, e avrà conseguenze drammatiche per la Terra e tutti gli universi conosciuti.