Il quarto tipo, film del 2009, non è ispirato ad una storia vera, come viene spiegato nelle prime scene, ma è un falso documentario che rievoca fatti relativi a rapimenti alieni, dati per veri, ma in realtà completamente inventati. All’inizio del film infatti, Milla Jovovich spiega agli spettatori che quello che si accingono a vedere è una drammatizzazione di una storia realmente accaduta a None, in Alaska, nell’ottobre del 2000. L’attrice aggiunge che il regista Olatunde Osunsanmi ha incluso dei veri filmati, quelli registrati da una psicologa, la dottoressa Abigail Tyler interpretata dalla Jovovich, e che in realtà non è mai esistita.
Si tratta di un espediente alla The Blair Witch Project, con il quale filmati found footage o vicende narrate vengono date per vere. Una strategia molto comune nel genere horror, che crea immedesimazione negli spettatori. Per quanto alcuni horror siano effettivamente tratti da storie vere – ad esempio L’Esorcista o la saga di The Conjuring – altri invece, a dispetto delle headline in cartellone o nei credits, sono storie di finzione. Anche il film Non aprite quella porta fa ricordo ad un espediente simile, ma in realtà l’ispirazione a fatti accaduti è minima.
La trama de Il quarto tipo vede protagonista la dottoressa Abigail Tyler, una psicologa che si sottopone a sedute di ipnosi regressiva (guidate da un suo collega) per cercare di individuare l’identità dell’assassino di suo marito, ucciso ad agosto 2000, mentre era nel letto accanto a lei. Le sedute non danno i risultati sperati, ma invece di prendersi una pausa dal lavoro, come le viene consigliato, la Tyler continua a lavorare sui suoi pazienti, in particolar modo quelli affetti da disturbi del sonno. Quando la dottoressa registra le loro testimonianze in video, si rende conto che questi racconti hanno un inquietante dettaglio in comune: le persone intervistate infatti, riferiscono che un gufo bianco le osserva di notte, mentre dormono. Abigail cerca di indagare più approfonditamente su questo aspetto, sottoponendo un paziente ad ipnosi regressiva, ma questi, la sera stessa, uccide la sua famiglia e si spara. Prima di ammazzarsi, l’uomo parla una lingua strana.
Le ulteriori indagini di Abby la portano a scoprire delle inquietanti connessioni tra le testimonianze dei suoi pazienti e l’omicidio di suo marito.