Il film Infidel sembra tratto da una storia vera, ma in realtà non è così o almeno non del tutto. Scritto e diretto dall’americano-iraniano Cyrus Nowrasteh, il film racconta la vicenda di Doug Rawlins (Jim Caviezel), che durante una conferenza in Egitto viene rapito dal regime iraniano che decide di imprigionarlo con l’accusa di spionaggio. Nowrasteh si è ispirato a una serie di fatti realmente accaduti che vedono al centro degli americani che sono stati rapiti, imprigionati o comunque trattenuti forzatamente in Iran. Tra le varie vicende che ha amalgamato ci sono in particolare quelle di Michael White, Xiyue Wang, Robin Shahini e soprattutto quello di Robert Levinson, quest’ultimo la fonte d’ispirazione principale di Infidel.
Nowrasteh, proprio per questo suo rapporto personale travagliato con storie che riguardano detenzioni illecite da parte del regime iraniano, Nowrasteh ha sempre mostrato grande interesse per vicende simili come lui stesso ci ha tenuto a specificare in una recente dichiarazione: “Sono stato colpito dal fatto che così tanti americani siano stati trattenuti in Iran per molti anni”. Il tutto parte probabilmente nel 2013 quando suo padre Daryush Nowrasteh venne prima arrestato e poi trattenuto durante un viaggio in Iran. Una vicenda che ha portato poi il regista a interessarsi all’argomento e a volerlo prima approfondire e poi sviscerare all’interno del suo film. Ma diamo uno sguardo più da vicino al resto delle vicende che hanno ispirato il film.
Nel 2018 Michael White, veterano della Marina statunitense, è in viaggio verso Mashhad, città del Nord-Est dell’Iran e meta di grandi pellegrinaggi religiosi, per ricongiungersi con la sua ragazza. Viene però arrestato e accusato di aver insultato Ali Khamenei, Guida Suprema della nazione mediorientale. Su White cala una condanna a 10 anni di carcere. Tuttavia, nel 2020, una volta contratto il COVID-19, ottiene una licenza medica e viene rilasciato e dato in custodia all’ambasciata svizzera come segno di cooperazione tra Stati Uniti e Iran. Una storia molto simile è quella accaduta a Xiyue Wang.
Wang, americano di origini cinesi, si reca in viaggio di studio in Iran nel 2016 per svolgere ricerche sulla dinastia Qajar. Durante il viaggio viene accusato di spionaggio, arrestato dalle autorità iraniane e condannato anche lui a dieci anni di carcere. Nel dicembre 2019 Wang viene rilasciato nell’ambito di un programma di scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Iran. Un altro caso che ha influenzato Nowrasteh è stato quello di Robin Shahini, un iraniano americano, che è stato sequestrato e detenuto durante una visita alla madre. Shahini è stato condannato per “minaccia alla sicurezza nazionale” e a 18 anni di carcere. Dopo aver iniziato uno sciopero della fame nel 2017, Shahini è stato rilasciato su cauzione.
Infine il caso più emblematico, grave e principale fonte di ispirazione di Infidel: il caso Robert Levinson. Levinson scompare dall’isola iraniana di Kish nel 2007. Da quel momento in poi si apre un lungo botta e risposta fatto di negazioni e smentite tra USA e Iran e di varie inchieste giornalistiche che hanno provato a portare chiarezza sui fatti. Il governo iraniano ha sostenuto di non saperne niente della scomparsa di Levinson. La CIA d’altro canto ha immediatamente negato il proprio coinvolgimento, specificando che con l’uomo non aveva nulla a che fare. Un’inchiesta giornalistica dell’Associated Press ha però sostenuto sia che Levinson si trovasse in Iran in una missione non autorizzata per conto del governo statunitense sia che i funzionari americani e la stessa intelligence avessero forti sentori del coinvolgimento diretto del governo iraniano sull’accaduto. Nel 2020 alcuni voci interne al sistema americano hanno riferito che Levinson probabilmente era morto sotto la custodia iraniana.