La Llorona – Le lacrime del male non è tratto da una storia vera ma è ispirato a delle leggende estremamente diffuse in Messico e nel resto del Centro America e dell’America Latina. La Llorona – che in italiano significa “la donna che piange” – è, secondo la tradizione, lo spirito di una donna che dopo aver ucciso i suoi figli è costretta a vagare in eterno schiacciata dal senso di colpa. Il film di Michael Chavez, è parte del Conjuring Universe, anche se il collegamento con il resto della saga horror è piuttosto vago.
Secondo la leggenda de La Llorona – che per alcuni storici risale al passato coloniale, per altri addirittura a quello precolombiano – questa donna viene presa da un raptus di follia dopo essere stata abbandonata dall’amato per un’altra, cosa che la spingerà ad uccidere i propri figli, avuti con lui. Nella versione più diffusa di questa storia, la donna porta i bambini ad un corso d’acqua dove poi li annega. Resasi conto del suo orribile gesto decide poi di togliersi la vita, gettandosi nelle acque. Tradizione vuole che da allora La Llorona si aggiri piangente tanto sulle rive dei corsi d’acqua che per le strade di città e villaggi, portando alla follia o addirittura alla morte chi ne ascolti la voce. I più in pericolo sarebbero i bambini, che lei rapirebbe convinta di aver ritrovato i suoi figli, e i mariti fedifraghi, per ovvie ragioni sue vittime predilette.
Ne La Llorona – Le lacrime del male a subire gli attacchi della terrificante creatura sono Chris e Samantha, figli di un’assistente sociale che ha da poco perso suo marito. Verranno aiutati da un curandero a liberarsi della maledizione, anche se non sarà per niente facile salvarsi dalla sua oscura presenza. Nel film – di cui abbiamo parlato nella recensione de La llorona – viene raccontata la leggenda della Llorona, che ricalca quasi del tutto quella diffusa nei paesi dell’America Latina: una donna, bellissima e innamorata, viene abbandonata dal marito, e presa dalla disperazione uccide prima i suoi figli poi si toglie essa stessa la vita.
