La Società della Neve di J. A. Bayona, film di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023, è ora disponibile su Netflix e rappresenterà la Spagna nella corsa al miglior film internazionale agli Oscar 2024. Diventato rapidamente uno dei film più chiacchierati del nuovo anno, non è tuttavia il primo prodotto audiovisivo a raccontare la vera storia dei sopravvissuti al disastro aereo delle Ande del 1972. Prima del film del regista spagnolo, infatti, c’è stato Alive – Sopravvissuti, diretto da Frank Marshall e uscito nel 1993, che non fu un grande successo al botteghino, guadagnando circa 36,3 milioni di dollari al box office nazionale partendo da un budget di produzione di 32 milioni di dollari. Ciononostante, ha affascinato il pubblico fin dalla sua uscita, con il suo racconto di una storia vera così tragica, almeno fino all’arrivo de La Società della Neve, che offre senza dubbio una prospettiva inedita, più stratificata e realistica alla storia del Miracolo della Ande. Aspetti che vogliamo approfondire in questo articolo, analizzando insieme le principali differenze tra il film di J. A. Bayona e Alive – Sopravvissuti, suo predecessore tematico.
Le fonti, il punto di vista e le location
![Tutti i protagonisti de La società della Neve](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/06_0691_analog_LSDLN_roll11653_38_scan-3-copia-1024x679.jpg)
Gran parte delle riprese de La Società della Neve, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione, si sono svolte sulle Ande, nel vero luogo dell’incidente aereo. Alive è stato invece girato principalmente nella catena canadese delle Montagne Rocciose. Sebbene entrambe le location siano riuscite ad apportare quel grado di realismo necessario per coinvolgere ancora di più lo spettatore nel racconto di una storia vera, nessuna location alternativa o ricostruzione in studio può essere paragonato al girare letteralmente nel luogo in cui si sono svolti i tragici eventi del film, che dopo l’incidente fu chiamato la Valle delle Lacrime.
Per quanto riguarda le fonti, i film si basano su due delle decine di libri che sono stati scritti sull’incidente aereo delle Ande del 1972 da storici, giornalisti e molti dei sopravvissuti. Nello specifico, la sceneggiatura de La Società della Neve è basata sul libro omonimo di Pablo Vierci, mentre quella di Alive è basata sul libro Alive: The Story of the Andes Survivors scritto dall’autore britannico Piers Paul Read nel 1974. Anche le voci narranti dei film differiscono: Alive è narrato dal “vecchio Carlitos Páez”, interpretato da John Malkovich, mentre La Società della Neve è raccontato dallo sguardo di Numa Turcatti, l’ultima persona deceduta prima che gli altri 16 sopravvissuti fossero salvati nella vita reale e che narra la vicenda nel suo svolgimento. Alive inizia e finisce con le scene del personaggio del “Vecchio Carlitos Páez“, uno dei sopravvissuti interpretato da John Malkovich, che rievoca lo scenario molti anni dopo l’accaduto in Alive e che ha scritto in prima persona le battute di Malkovich, mentre Numa fornisce una sorta di ricordo spirituale degli eventi dopo la sua morte nel film di Bayona.
Realismo della produzione spagnola vs progetto hollywoodiano
![Una scena de La società della neve](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/6457_LSDLN_quimvives_V__4244-1024x683.jpg)
Grazie all’aggiunta di strati di realismo, La Società della Neve emerge come un ritratto più fedele degli eventi che hanno seguito l’incidente aereo sulle Ande nel 1972, raccontando tutti i 72 giorni di sopravvivenza. Il film di Bayona offre senza alcun dubbio una narrazione ancor più dettagliata rispetto ad Alive, presentando gli avvenimenti in modo diretto e veritiero. Con tre decenni di evoluzione cinematografica che separano i due film, non sorprende che quello di Bayona sia caratterizzato da scene più intense e realistiche. In linea con i cambiamenti nelle convenzioni sulla rappresentazione cinematografica, La Società della Neve si distingue per la sua messa in scena cruenta, superando Alive nella capacità di trasmettere la storia con un realismo mai visto prima.
A conferire ulteriore veridicità al racconto, vi è la scelta di La Società della Neve di un cast interamente sudamericano, risolvendo così una delle principali critiche rivolte ad Alive. Quest’ultimo, nonostante vantasse attori di calibro come John Malkovich ed Ethan Hawke, ha ricevuto critiche per il suo cast composto da attori americani e canadesi che interpretavano personaggi uruguaiani. In questo senso, un elemento significativo che contribuisce all’autenticità del film di Bayona è l’uso predominante della lingua spagnola nei dialoghi. Grazie al casting di attori che parlano la lingua madre dei passeggeri e dei sopravvissuti reali, il film si avvicina ulteriormente alla realtà degli eventi. Al contrario, Alive, pur essendo un film hollywoodiano di alto profilo, presenta dialoghi interamente in inglese, il che va a compromettere l’autenticità della narrazione rispetto alla lingua originale dei protagonisti.
I personaggi: un ritratto fedele e uno rielaborato
![Il salvataggio dei sopravvissuti nel film Alive - Sopravvissuti (Paramount Pictures)](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/ALIVE-ant-1024x576.jpeg)
La Società della Neve si distingue per aver onorato la memoria della maggior parte dei passeggeri e di tutti i sopravvissuti all’incidente aereo originale, compresi quelli non rappresentati in Alive come Gaton Costemalle, Alexis Hounie, Guido Magri, Felipe Maquirriain e Julio Martinez-Lamas. Anche se il film apporta alcune modifiche ai personaggi del pilota e del copilota, senza rendere noti i loro nomi, riesce comunque a rendere omaggio alla complessità del gruppo di sopravvissuti.
Una delle differenze significative tra Alive e la realtà riguarda il personaggio di Sergio Catalán, il salvatore. Mentre Alive omette completamente la figura di Catalán e riscrive il momento in cui Roberto e Nando sono entrati in contatto con l’uomo, La Società della Neve affronta la situazione in modo più fedele alla realtà: ricrea l’esatto momento in cui Catalán li individua e salva, riproducendo fedelmente il gesto di lanciare una pagnotta e il suo viaggio a cavallo per ore fino alla città più vicina, che alla fine portò al salvataggio degli altri 14 sopravvissuti.
Inoltre, La Società della Neve si distingue per la sua fedeltà nel raffigurare tutti i passeggeri e i sopravvissuti reali con i loro veri nomi, compresi quelli deceduti, mentre Alive opta per la scelta di cambiare i nomi dei defunti. Questa differenza aggiunge un livello di rispetto e precisione alla narrazione del film spagnolo, che si impegna a mostrare sullo schermo i nomi e le età reali dei defunti al momento della loro morte o del ritrovamento dei loro corpi. D’altra parte, Alive ha adottato una strategia differente, modificando tutti i nomi dei defunti: il nome di Numa Turcatti – come dicevamo, narratore del film di Bayona – non è quindi incluso nel cast, dato che sono stati tutti alterati. La decisione di Bayona di mantenere fedeltà ai nomi veri contribuisce a creare un legame più autentico con gli eventi e le persone coinvolte nella tragica vicenda.
Gli approcci diversi del finale
![Frame tratto dal finale di Alive - Sopravvissuti (Paramount Pictures)](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/sopravvissuti-1024x512.webp)
L’ultima differenza importante tra La Società della Neve e Alive – Sopravvissuti emerge nei diversi finali, con particolare riferimento al modo in cui gestiscono le conseguenze e il ricovero dei 16 sopravvissuti. Mentre Alive evita di approfondire questa parte della storia, il film di Bayona offre uno sguardo più dettagliato allo spettatore anche del post-tragedia, narrando brevemente l’inizio della frenesia mediatica scatenatasi dopo il salvataggio dei sopravvissuti. La pellicola va certamente oltre, mostrando alcune scene ambientate in ospedale e offrendo uno sguardo sul difficile processo di adattamento dei sopravvissuti alla vita quotidiana dopo l’esperienza drammatica. Questo diverso approccio conferisce alla Società della Neve una prospettiva più completa sulla storia e sulle sfide affrontate dai protagonisti dopo il loro salvataggio. Dall’altra parte, Alive sceglie di concludersi senza esplorare dettagliatamente questa fase della vicenda, mantenendo l’attenzione su altri aspetti della storia, come la dimostrazione della forza e della resilienza umana in situazioni estreme.