Lion – La strada verso casa, film del 2016, è ispirato alla rocambolesca storia vera di Saroo Brierley. All’età di cinque anni, Brierley si perse nella città di Calcutta, molto distante dalla sua città natale, Khandwa. Dopo lunghe peregrinazioni è stato adottato da una famiglia australiana. In seguito, grazie a lunghe e pazienti ricerche, ha ritrovato la madre biologica. Dunque, una vicenda che ha dell’incredibile, la sua. Quasi un’Odissea ancora più tragica se si pensa che a viverla sia stato un bambino. Il film è diretto da Garth Davis ed è interpretato da Nicole Kidman e Dev Patel.
Siamo nella seconda metà degli anni ’80, 1986 per la precisione, a Ganesh Talai, un sobborgo di Khandwa. Sheru Munshi Khan, questo il vero nome di Saroo, ha pochi anni quando suo padre abbandona la famiglia, lasciandola nell’indigenza assoluta. La madre Kamla Munshi, i fratelli Guddu e Kallu e la sorella Shekila devono quindi far fronte comune per gestire la nuova situazione. Guddu, appena quattordicenne, decide allora di andare a lavorare a Burhanpur. Porta con sé anche il fratellino Sheru, che insiste per accompagnarlo. La situazione sul convoglio è particolarmente caotica, così quando Guddu scende alla fermata, dimentica di prendere Sheru. Il bambino scende alla prima stazione a disposizione e sale su un treno, dove poi si addormenta.
Al mattino si ritrova in viaggio verso Calcutta, a quasi 1.600 chilometri da casa. Il piccolo Sheru/Saroo (che in hindi vuol dire leone) è ignaro della sorte del fratello che è stato investito da un treno nella sua nuova città. Da solo e senza alcun punto di riferimento, Saroo, che non parla il bengali ma l’hindi, vaga per Calcutta provando a tornare indietro senza successo.
Vive così ai margini della stazione, in mezzo a pericoli di ogni genere, compresa la presenza di alcuni predatori sessuali. Così, dopo svariate settimane d’angoscia, Saroo finisce sotto custodia della Società indiana per la sponsorizzazione e l’adozione. Subito i responsabili provano a contattare la famiglia di Saroo, ma non riescono. Nel 1987, quindi, Saroo diventa parte della famiglia australiana dei Brierley, e si trasferisce a Hobart, in Tasmania.
Saroo impara l’inglese e anno dopo anno cresce da cittadino australiano, ignorando il fatto che la madre lo stia cercando. Tuttavia, il legame con l’India e il desiderio di saperne di più della sua famiglia originaria lo spingono a intraprendere una serie di ricerche su Google Earth, basate per lo più ai ricordi d’infanzia. Solo nel 2011 identifica la stazione di Burhanpur e la città natale Khandwa. L’anno successivo si reca proprio a Khandwa e mostrando le sue foto da bambino risale all’identità della madre, che riabbraccia il 12 febbraio assieme alla sorella Shekila e al fratello Kallu.
Decide così nel 2013 di scrivere un’autobiografia intitolata La lunga strada per tornare a casa, diventata poi l’ispirazione per il film Lion – La strada verso casa. Curiosamente, la sua madre adottiva Sue ha scritto due anni fa la sua versione della storia, Lioness, leonessa, in cui racconta le peripezie che hanno portato all’adozione di Saroo.
Oggi Saroo vive in Australia con la compagna Sarah. E, nonostante la differenza linguistica, comunica regolarmente con la famiglia d’origine. Non rinuncia a viaggi periodici in India e ha acquistato una casa per mamma Kamla, che ha rifiutato il trasferimento in Australia, per vivere nella sua città in tranquillità. Saroo cerca ancora suo padre.