Lo squalo è ambientato sull’isola di Amity, località fittizia che non esiste, le riprese del film del 1975 infatti furono effettuate a Martha’s Vineyard, un’isola che si trova nel Massachusetts. Amity è un’isola immaginaria che fa da sfondo a tutti i film della saga de Lo squalo, fino al quarto, ma nel corso dei primi due capitolo vengono fornite indicazioni geografiche che suggeriscono allo spettatore l’ubicazione ideale dell’isola, collocandola sulla costa atlantica.
Ne Lo squalo, Matt Hooper (interpretato da Richard Dreyfuss) apre il canale digestivo di un piccolo squalo tigre catturato da alcuni pescatori locali e rinviene una targa della Louisiana, dicendo quindi che “viene dalla Corrente del Golfo”. Che si tratti della costa atlantica, ed in particolare della costa del New England, è desumibile anche dal primo dialogo tra Martin Brody ed il Sindaco di Amity: quest’ultimo infatti, di fronte al richiesto divieto di balneazione, risponde che la cittadina vive di turismo estivo e che ponendo il divieto i turisti sarebbero andati a spendere i loro dollari nelle spiagge di Long Island e Cape Cod, note località balneari rispettivamente dello stato di New York e del Massachusetts. In diversi dialoghi si fa inoltre riferimento alle targhe del New Jersey delle auto dei turisti.
Ne Lo squalo 2, poi, viene indicato chiaramente dove si trova l’isola di Amity: il gruppo di velisti giunge infatti al piccolo scoglio con stazione elettrica chiamato Cable Junction ed uno di essi dice “oltre di esso c’è l’Atlantico”. La collocazione dell’isola di Amity è quindi sulla costa atlantica. Nella realtà invece, come abbiamo detto in apertura, le riprese dell’isola si sono svolte nei pressi di Martha’s Vineyard, Massachusetts. Di recente, proprio a Martha’s Vineyard, si è tenuta una mostra di foto del set de Lo Squalo, per celebrare le riprese di un film che ha fatto la storia del cinema. Se il tema vi affascina, non perdetevi la nostra classifica dei film sugli squali!
A essere entrato nella storia del cinema è stato Lo squalo, il primo capitolo del franchise, responsabile della creazione del blockbuster estivo e, soprattutto, dei cosiddetti tentpole movies, progetti i cui ricavi fondamentali non dipendono tanto dagli incassi in sala quanto, piuttosto, dal merchandising e dagli sfruttamenti collaterali.